IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: CARLO EMILIO GADDA
14 Novembre 2014LE PROTAGONISTE DEL GIORNO: LE PICCOLE LIBRERIE
16 Novembre 2014Jean Gabin è stato uno dei più grandi attori del cinema francese, nato a Parigi ilm 17 maggio 19o4 e deceduto a Neuilly sur Seine il 15 novembre 1976.
Il suoi era un nome d’arte, ereditato dal padre, Ferdinand Gabin, il vero nome era infatti Jean-Alexis Moncorgé.Inizia la sua carriera come
attore teatrale ma poi si impose come attore cinematografico interpretando 93 film, che lo resero famoso in tutto il mondo. Inizia la sua carriera negli
anni Trenta con registi come Jean Renoir, Marcel Carné, Julien Duvivier, e si afferma nei ruoli del proletario sempre un po’ ribelle alle in giustizie della
società, partecipa alla guerra di liberazione del suo Paese, ha una breve parentesi a Hollywood. Incanutitosi precocemente passa ai ruoli del borghese,
a quelli del poliziotto, ma anche del gangster, la sua recitazione è sempre molto naturale e aderente al personaggio che deve impersonare e si conquisterà
grandi consensi e tra il pubblico e tra la critica. Riceve vari premi e al Festival di Venezia e a quello di Berlino.
Figlio d’arte, i genitori erano entrambi attori, iniziò a lavorare scritturato alle Folie-Bergere, proseguendo nel teatro di varietà come ballerino e cantante,
lavorando anche con la mitica Mistinguette. Ma poi fu conquistato dal cinema, ben diciotto film in sei anni. Una sua interpretazione memorabile fu quella
di Pepe le Moko(1936), il bandito della Casbah. Altru suoi film memorabili La grande Illusione, Il porto delle nebbie, Alba tragica. L’esperienza negli Stati
Uniti lo legòa Marlene Dietrich, che lo seguì quando lui tornò in Europa, ma il sodalizio durò molto poco e lei tornò negli Stati Uniti.
Lui ritrovò il successo con le Mura di Malapaga, poi venne l’incontro fortunato con George Simenon, per cui interpretò ben nove testi. Tre appartengono
al ciclo Maigret( Maigret tende une piège, Maigret et l’affaire Saint-Fiacre, Maigret e i gangsters).
Molti i film da lui girati che riguardavano la malavita, Touchez pas au grisbi di Becker gli diede un nuovo grande successo, a dispetto di quella perenne aria
da duro, solo una volta fa il gangster (Il dado è tratto), ben quattro volte fa il poliziotto(La grande razzia, I peccatori guardano il cielo, Il vizio e la notte
oltre che in Maigret). Ma si può dire che ogni ruolo gli si confà, è un giudice in Cani perduti senza collare, e’un celebre pittore ne La traversata di Parigi, addi-
rittura Jean Valejean n e I Miserabili. Innumerevoli altri film, innumerevoli personaggi, lo ricordiamo anche nell’Affaire Dominici, in una versione innocenti-
sta del famoso caso che sconvolse la Francia negli anni cinquanta. Ancora poliziotto ne Il commissario Jos, un sodalizio fortunato con Alan Delon ( Colpo
grosso al casinò, Il Clan dei Siciliani ). Ultimo film La gang dell’Anno Santo girato nel 1976.
GIUSEPPE PREVITI