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20 Ottobre 2014Il 19 ottobre 1931 nasce in Gran Bretagna John Le Carré, pseudonimo di David John Moore Comwell, nella vita agente segreto nei servizi segreti di Sua Maestà,
ma anche scrittore di successo, affermatosi come autore di romanzi di spionaggio.
Le Carrè è stato considerato il miglior scrittore di libri di spionaggio del secolo scorso, un autore che ha saputo costruire storie in cui ha riprodotto con molta
fedeltà lo spirito della guerra fredda, unendo suspense e ironia, brillantezza di scrittura e un giusto tono sdrammatizzante che rendeva accettabile anche le
storie più crude.
Certamente il suo passato di agente segreto gli ha permesso e la diretta conoscenza delle cose che andava a raccontare e l’ispirazione per i suoi soggetti.
Era entrato nei Servizi Segreti inglesi durante la seconda guerra mondiale, con ilcompito di traduttore di documenti segreti per cinque primi ministri. Si era
laureato a Oxford con una tesi sulla letteratura tedesca.
Facendo tesoro di quanto aveva appreso in quegli anni all’inizio degli anni ’60 inizia a scrivere romanzi di spionaggio. Con ” Chiamata per il morto”(1961) fac-
ciamo conoscenza con un personaggio che presto diverrà famosissimo in tutto il mondo, George Smiley. Il romanzo che gli darà maggior successo sarà il
terzo della serie, “La spia che venne dal freddo “, titolo che poi contrassegnò un po’tutta la sua produzione che ebbe inizialmente una strana sorte. Infatti
mentre i romanzi di Le Carré incontrarono subito il favore del pubblico, la reazione della critica non fu molto amichevole, salvo poi ricredersi visto l’enorme
successo riscosso in tutto il mondo.
Ovviamente anche il cinema si interesserà di Smiley che verrà interpretato da Richard Burton, Alec Guinness, Gary Oldman.
Tra i tanti romanzi di successo di questa serie possiamo citare, oltre i ricordati sopra, La Talpa, Tutti gli uomini di Smiley, L’onorevole sclaro.
Con l’abbattimento del Muro di Berlino e la fine della guerra fredda il romanzo di spionaggio perde molto del suo fascino e della sua attualità e certamente anche
Le Carrè non fa eccezione. La sua produzione diviene meno legata alla serialità dei personaggi e comincia a spaziare su vari temi d’interesse generale. Motivazioni
sociali, voglia di raccontare cose e personaggi dei nostri giorni ed ecco in libreria “Il sarto di Panama” e ” Il giardiniere tenace”, romanzi dove si coniuga l’impegno
civile con nel secondo anche l’intenzione di mettere sotto accusa il mondo delle grandi case farmaceutiche multinazionali.
Per gli amanti del gossip va detto che fu Kim Philby, un agente segreto britannico passato ai russi, a “bruciare” la copertura di molti agenti segreti britannici, tra cui
appunto Le Carré che poi riprese la storia di Philby ne La Talpa, romanzo base nel gruppo delle sue opere, dove appunto Smiley da la caccia a un infiltrato.
GIUSEPPE PREVITI