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29 Dicembre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: DONALD E.WESTLAKE
1 Gennaio 2015Luciano Lutring era nato a Milano il 30 dicembre 1937 ed è morto a Verbania il 13 maggio 2013. E’ stato un criminale, uno scrittore e un pittore.
Luciano Lutring, detto anche ” il solista del mitra ” aveva 76 anni, viveva ad Arona, dopo tanti anni di carcere si era riabilitato, divenendo appunto
scrittore e anche pittore di una certa fama.
Era nato a Milano, i genitori volevano che diventasse un violinista, lui dello strumento, anzi della custodia di questo, ne faceva un altro uso nascon-
dendo nella custodia il mitra con cui compirà centinaia di rapine tra gli anni Sessanta e Settanta, prendendo di mira in particolare le banche.
Sin da giovane si fece attrarre dalla malavita e girava con una Smith & Wesson alla cintura, pur se priva delle pallottole. La prima rapina avvenne
per caso, era andato in un ufficio per pagare delle bollette ma il cassiere intravedendo la pistola alla cintura pensò che fosse un rapinatore e gli
consegnò i soldi.
Lutring era uomo dotato di fascino, amava la vita lussuosa, le belle donne, d’altra sembra che in pochi anni avesse raggranellato qualcosa come 30
miliardi di lire. Era considerato un ladro gentiluomo, e grazie al suo fascino perverso era divenuto molto popolare. La caccia che gli dettero la poli-
zia italiana e quella di altri Paesi fu frenetica, sino al 1 settembre 1965 quando venne catturato a Parigi. Condannato a 22 anni, ne scontò 12, iniziando
nl frattempo a scrivere e dipingere. In seguito fu graziato sia in Francia che in Italia. Basandosi sulla sua autobiografia fu girato un film su di lui, con
Alain Delon , ” Lo Zingaro”.
Con la sua morte scomparve l’ultimo esponente di quella malavita, permeata di un alone di romanticismo, che non uccideva. Lui ” rapinatore solita-
rio” rapinava per condurre una bella vita, belle donne, hotel di lusso. Conobbe una bellissima donna, una modella, Elsa, quando le rubò le valigie ma
vinto dalla sua bellezza finse per conoscerla di avergliele ritrovate e poi la sposò pur continuando a commettere dei colpi. Ma nella sua vita ebbe varie
donne e tre figli.
Ma poi smise di fare il bandito, rinnegando quel passato e vivendo onestamente. Il suo amico e biografo Andrea Villani lo ricordò in ” Luciano Lutring,
la vera storia del solista del mitra” (2012). Una vita assai intensa, ricca di sbagli, ma che poi aveva riscattato con una condotta assai diversa da quella
tenuta in gioventù. Lui raccontava che nessuno nasce con le stimmate del criminale, sono le contingenze della vita a volte a determinare il destino
di una persona. Lui aveva commesso errori su errori, ma la fede e l’arte gli avevano fatto superare questa fase della sua vita e fargli trovare una collo-
cazione nella società.
GIUSEPPE PREVITI