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18 Novembre 2014
Mario Soldati era nato a Torino il 17 novembre 19o6 e si è spento a Tellaro il 19 giugno 1999. Intensissima la sua attività artistica, è stato scrittore,giornalista,
regista cinematografico , autore e sceneggiatore televisivo.
La sua prima attività fu quella di scrittore di romanzi e di racconti, iniziata negli anni Trenta e proseguita sino agli anni Novanta. Indissolubilmente legato al
romanticismo piemontese ma anche esponente della letteratura contemporanea del suo tempo rivela però una sua vena particolare che lo porta a evidenziare
un certo gusto per l’imprevisto ma anche un profondo interesse per i problemi di coscienza. E quindi la sua narrativa sempre estrosa e molto personale non man-
cava di spunti di riflessione pur mantenendosi assai agile e scorrevole.con la capacità qualunque tema affrontasse, anche il più serioso, di dare sempre l’impres-
sione di descrivere un qualcosa di straordinario.
La stessa molteplicità di interessi la si poteva notare anche nella sua funzione di regista cinematografico, ma anche in questa veste seppe sorprendere per la grande
cura e passione con cui evocava ambienti e personaggi dell’ottocento, cui spesso sapeva conferire un alone di poesia.
Molte opere furono autobiogafiche, legate alla sua attività di giornalista, trattò di sport, di cinema, di gastronomia.
Fu subito attratto dal mezzo televisivo di cui seppe cogliere le enormi possibilità di introdurre presso il grosso pubblico anche trasmissioni con intenti storici, antropo-
logici relativi alla vita e all’identità del nostro Paese, ed infatti nel lontanissimo 1956 condusse una inchiesta enogastronomica, un vero e proprio reportage di costume,
Viaggio lungo la Valle del Po, che ancora oggi è un esempio ineguagliabile.
Ma vogliamo anche ricordare il Mario Soldati legato alla letteratura gialla con I racconti del Maresciallo che furono pubblicati nel 1967, seguiti nel 1984 da una ulteriore
raccolta I nuovi racconti del Maresciallo.
Sono una serie di storie ispirate alla letteratura poliziesca il cui protagonista era un maresciallo dei carabinieri Gigi Arnaudi, un investigatore di origini piemontesi.
La struttura narrativa era abbastanza particolare, Mario Soldati e il maresciallo sedevano al tavolo di una trattoria o qualche volta anche alla vettura-ristorante di
un treno e Arnaudi gli raccontava storie, per lo più di bassa criminalità, in cui era stato coinvolto per la sua professione. Ma Arnaudi, una sorta di anti-eroe, aveva
sempre l’idea di voler capire i motivi per cui quella persona aveva infranto la legge e se poteva lo lasciava libero.
Questi racconti furono portati anche in televisione dallo stesso Mario Soldati che ne fu regista e interprete nel ruolo di se stesso.Eravamo nel 1968 e il maresciallo
venne interpretato da Turi Ferro. Nel 1984 quando fu pubblicata la seconda serie, anche questi racconti furono ridotti per la televisione, stavolta la regia fu del
figlio di Soldati, Giovanni, e con Mario Soldati recitò nei panni del maresciallo Arnoldo Foà.
GIUSEPPE PREVITI
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