” LA FIRMA DEL PUPARO ” DI ROBERTO RICCARDI- ediz.E/0
9 Marzo 2015IL LIBRO DI OGGI : ” LA FORMA DELL’ACQUA” di ANDREA CAMILLERI
10 Marzo 2015MICKEY SPILLANE. Nato a Brooklyn il 9 marzo 1918, morto il 17 luglio 2006. E’ stato uno scrittore, un fumettista, uno sceneggiatore ed è considerato uno dei
padri della letteratura hard-boiled insieme a Dashiell Hammett e Raymond Chandler.
La ragazza è bionda, bellissima, colpevole. E’ in piedi, alta sui suoi tacchi, davanti al detective che le punta la calibro 45. Lui l’ha amata, l’ama ancora, ma ora che
ha smascherato il suo gioco non avrà pietà. Senza dire una parola lei comincia a spogliarsi fino a quan do resta solo la sua carne nuda, bianchissima, invitante,
Parte il colpo. Lei, con la voce strozzata gli chiede: “Come hai potuto ? ” ” Lui è stato facile”.
Il detective con la licenza di uccidere è Mike Hammer, lo scrittore che ha creato la sua epopea è Mickey Spillane. Uno che ha fatto di tutto, lo sceneggiatore di fu-
metti, l’artista del circo, ma che ancora oggi è tra gli scrittori più famosi nel mondo. E’ morto a 88 anni nel 2006, si dice che avesse venduto solo negli States più di
200 milioni di copie. Era stato tradotto in Italia per i Gialli Garzanti da Bruno Tasso, primo titolo uscito in Italia Ti ucciderò ( I, the Jury). Anche da noi raggiunge
un enorme successo e interessante è anche l’…indotto che produce, ad esempio senza Spillane non ci sarebbe stato Fred Buscaglione con Che bambola, Che notte
quella notte, Eri piccola così, tutte canzoni che già nei titoli indicavano il loro riferimento.
Con Mike Hammer c’è stata una simbiosi perfetta, ad esempio un altro suo personaggio, Tiger Mann, ha avuto un successo minore. Ma Mickey Spillane si vantava
di ben altre cose, ad esempio diceva di essere l’autore più tradotto al mondo dopo Lenin, Tolstoj, Gor’kj e Verne e poi non è che si desse delle arie, diceva di scrivere
unicamente per fare denaro.
Si sposò tre volte, la seconda, Sherri, era bellissima e posò anche nuda per varie copertine dei suoi libri. I suoi colleghi non lo amavano molto né la critica fu parti-
colarmente benevola ma lui ribatteva che non leggeva le recensioni e che era interessato solo a leggere i rendiconti dei suoi guadagni. Fu un uomo sempre assai
deciso e determinato, fiero avversario del comunismo, si schierò con il senatore McCarthy e anche questo gli alienò molte simpatie.
Molte sue opere furono ridotte per il cinema, si è già parlato di molte sue somiglianze con il personaggio di Hammer che lui vedeva come una raffigurazione di se
stesso e per questo non fu mai contento degli attori che portarono Mike Hammer sullo schermo, sembra che il suo Hammer preferito fosse Cacciatori di donne(
1963), ma vi dobbiamo informare che quell’Hammer era stato interpretato da un certo Mickey Spillane…
Abbandonò per ben due volte la scrittura, dedicandosi alla religione, poi tornò a scrivere con libri di avventure e per ragazzi. M il suo nome resta indissolubilmente
legato a Mike Hammer con la serie di 14 romanzi.
IL CASO DEL GIORNO :Il 9 marzo 1969 si chiudeva un caso che aveva interessato e commosso tutta l’Italia: nella sabbia della pineta di Marina di Vecchiano veniva
ritrovato il cadavere di Ermanno Lavorini. Ermanno Lavorini era un ragazzino di 12 anni, di Viareggio, di famiglia normale, scomparso il 31 gennaio 1969, lo stesso
pomeriggio della scomparsa la famiglia ricevette una telefonata in cui si chiedeva un riscatto. Fu un caso clamoroso con la stampa molto attenta al caso, ci furono
discussioni, polemiche, accuse , il fatto è che la polizia e i carabinieri brancolarono nel buio, la stampa intorbidì l’atmosfera in un crescendo di rivelazioni sempre
più sensazionali, ma che alla resa dei fatti non ebbero riscontro pratico. Fu molto seguita la pista della pedofilia e dell’omosessualità, alcune persone furono travolte
dalle rivelazioni infamanti, ci fu anche un suicidio. La verità risultò ben altra, ci furono tre condanne, secondo la Corte di Cassazione il ragazzo era stato rapito per
chiedere un riscatto che doveva portare fondi alla loro attività politica, poi le cose erano evidentemente precipitate.
GIUSEPPE PREVITI