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7 Dicembre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: GIANNI CAVINA
9 Dicembre 2014Piero Colaprico, giornalista per Repubblica, scrittore, è nato a Putignano l’8 dicembre, vive da lungo tempo a Milano dove si occupa per il suo giornale
di cronaca nera e di giustizia. Sua è la efficace definizione ” Tangentopoli”.
Come scrittore si è dedicato particolarmente ai romanzi gialli oltre che a saggi sulla malavita organizzata milanese.
Ma la sua più geniale trovata è stata quella di scrivere romanzi a quattro mani con Pietro Valpreda, il noto anarchico milanese, con l’invenzione del
maresciallo Binda, un maresciallo dei carabinieri inventato dai due…soci.
Valpreda era stato accusato per anni della strage del 1968 di Piazza Fontana, poi veniva prosciolto ed aveva deciso di dedicarsi alla letteratura gialla,
e dal suo incontro con Colaprico è nata la possibilità di cantare Milano, ma non quella patinata dei rotocalchi, bensì’ quella della vita di tutti i giorni, la
Milano della male dei tanti misteri mai risolti , e con la creazione del maresciallo Binda e la scrittura di tre romanzi si è potuto avere una visione molto
reale della città in quegli anni considerati. Valpreda ha contribuito alle storie dando loro la giusta milanesità, Colaprico, oltre che fondere in Binda i
caratteri di altri marescialli che aveva conosciuto negli anni, ci ha messo il ritmo, lo stile, l’ ” anima” che deve avere una storia. Fondendo i vari elementi
ecco che sono nate le storie di questo maresciallo. solido e tutto d’un pezzo. Valpreda era un uomo che aveva avuto una vita difficile, ciò nonostante
aveva voglia di raccontare delle storie, ma aveva anche letto un migliaio di romanzi, tantissimi gialli, insomma era uno che voleva arrivare e peccato che
non abbia potuto godersi il successo che i libri scritti a quattro mani stavano avendo.
Colaprico ha continuato a scrivere e quindi anche il personaggio Binda non è scomparso, ancora è protagonista questa Milano dove ora la malavita parla
straniero, ma Colaprico ha accentuato la critica contro la politica e i politici della città, sempre più spaccata tra chi può permettersi tutto e chi è sempre
più povero. Colaprico nei suoi libri oltre che della trama gialla si vuole occupare del degrado della realtà locale e mette Milano come emblema di tutto ciò.
Molti hanno parlato per Colaprico dell’influenza sulla sua scrittura di Scerbanenco, altro cantore della mala milanesi anni’60, ma lui come pietra di
paragone preferisce un Jim Thompson, uno che conosceva il male di cui scriveva, ecco anche Colaprico ritiene dopo trent’anni di cronaca nera di poterne
parlare con cognizione di causa.
La serie con il Maresciallo Binda comprende 5 titoli, i primi tre scritti con Valpreda, inoltre Colaprico ha scritto un’altra diecina di romanzi.
GIUSEPPE PREVITI