” CERVI MAIGRET CAMILLERI: I MOTIVI DI UN SUCCESSO
6 Settembre 2014ESISTONO REGOLE PER COSTRUIRE UN NOIR PERFETTO ?
16 Settembre 2014Raymond William Stacey Burr, più noto come Raymond Burr era un attore canadese, poi neutralizzato americano, nato il 21 maggio 1917 e deceduto il 12
settembre 1993. Ebbe una carriera assai intensa avendo partecipato a settanta film, duecento commedie, oltre cinquemila programmi radiofonici e un
numero altrettanto notevole di spettacoli televisivi.
Ma la sua notorietà è principalmente dovuta alla interpretazione in televisione di Perry Mason, un avvocato-detective inventato dal romanziere Erle Stanley
Gardner. Mason era un avvocato molto abile nel suo mestiere ma anche dotato di una notevole carica umana e di grande simpatia. Burr e Mason costituirono
un binomio perfetto e inscindibile, non è mai infatti cambiato, a differenza di altri ” eroi di carta”, il volto di Pery Mason. La serie ebbe una prima fortunata
edizione tra il 1957 e il 1966, ma il successo della stessa non venne mai dimenticato, tanto che nel 1985, sino al 1993 anno della sua morte,venne prodotto
un’altra serie di 26 film per la televisione sempre con Burr protagonista. Al successo contribuirono anche altri tre attori, sempre presenti, Barbara Hale nei
panni di Della Street, la segretaria, William Hopper nei panni di Paul Drake, l’investigatore, e William Talman, in quelli di Hamilton Burger il poliziotto.
Subito dopo il primo ciclo su Perry Mason Burr interpretò sempre per la televisione Ironside, un investigatore paraplegico, bloccato sulla sedie a rotelle.
Se l’interpretazione dell’avvocato Mason è preponderante nella sua carriera, tuttavia Raymond Burr è sempre stato considerato a Hollywood un buon caratte-
rista , lo abbiamo visto in molti film di genere noir, ad esempio memorabile , sia pure in una piccola parte, il ritratto dell’assassino nel film di Alfred Hitchcock,
La finestra sul cortile. Di solito veniva scelto come antagonista di attori molto in voga, Errol Flynn a Cornel Wilde, sino a Jerry Lewis.
Un bravo attore, mai particolarmente sotto le luci dei riflettori, il che gli permise anche di non avere particolari noie per il fatto di essere gay.
GIUSEPPE PREVITI