” IL FILM DEL GIORNO : GILDA
15 Febbraio 2015IL FILM DEL GIORNO: FRANTIC
16 Febbraio 2015“C’è chi nasce sbirro, io sono nato ladro ” soleva dire Renato Vallenzasca, la cui carriera di ladro si chiuse praticamente il 15 febbraio 1977 quando venne arre-
stato con sei uomini della sua banda .
Era un gangster assai famoso negli anni ’70, aveva seminato il terrore a Milano e dintorni: un personaggio complesso, dal fascino perverso e ambiguo, un
fascino torbido ma che certamente faceva colpo, come testimonia la numerosa corrispondenza che ha sempre ricevuto in carcere.
Era nato il giorno di San Valentino, 14 febbraio 195o, ben presto si rivelò sin da giovanissimo un precoce malavitoso con tendenza al comando. In breve
tempo con le rapine che organizza si assicura un tono di vita assai lussuoso. Guida una banda che verso la fine degli anni ‘6o spadroneggia con rapine e
omicidi in Lombardia. Nel 1972 viene arrestato e resta in carcere quattro anni e mezzo, non sarà un detenuto modello, paretcipando a numerose rivolte e
pensando sempre all’evasione. Si procurerà un’epatite per farsi ricoverare in ospedale da dove fuggirà il 28 luglio 1976. Torna alla vecchia vita con una nuova
banda, uccide un poliziotto ad un posto di blocco a Montecatini, poi toccherà a un impoegato di banca, un medico, un vigile e tre poliziotti.
Ma lui cerca qualcosa di più grosso e si da ai sequestri di persona e con quella di Emanuela Trapani avrà un miliardo per lasciarla libera, la polizia intanto
lo insegue, muoiono altri due agenti, stanco e ferito all’anca viene catturatomil 15 febbraio 1977.
Il suo nome ormai è famoso, non è considerato solo un criminale ma per molti è una sorta di eroe dalla vita spericolata, piena di avventure che finiscono
per colpire appunto l’immaginazione popolare.
E naturalmente anche il cinema lo immortalerà con ” La banda Vallenzasca ” (1977)diretto da Mario Bianchi. Nel 1979 sposa a San Vittore Giuliana Brusa,
nel 198o è protagonista di una tentata evasionen di massa, con sparatorie per le vie di Milano, lui ferito è ben presto riacciuffato.
Trasferito a Novara è ancora al centro di una rivolta e compie un gesto di particolare brutalità, uccide per vendetta un detenuto, gli taglia la testa e ci gioca a pallone.
Scatta il regime duro, nel 1987 mentre lo stanno traducendo all’Asinara fugge da un oblò del traghetto e poi sparsce per venire ripreso qualche tempo dopo.
Divorzia dalla moglie Giuliana è portato a Nuoro e anche qui cerca di evadere ma non gli riesce. Continua comunque a far strage di cuori femminili….
In tutta la sua vita ha collezionato quattro ergastoli, 295 anni di galera, è stato accusato di sette omicidi. E’ rinchiuso nel carcere speciale di Voghera. Usufruisce
del regime di semilibertà. pur tra qualche polemica, nel giugno del 2014 tenta un furto in un supermercato di Milano, i carabinieri lo arrestano, viene condannato
e probailmente non potrà più uscire.
MILANO CALIBRO 9: E’ un film dietto da Fernando Di Leo, uscito il 15 febbraio 1972. E’un film noir-poliziottesco, scritto sceneggiato da Di Leo, con interpreti
Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf, Philippe Leroy, Lionel Stander. Il film faceva parte di una triologia del regista sul milie. Il titolo è lo stesso di
un’antologia di racconti di Giorgio Scerbanenco e fatti e personaggi sono in alcun i casi tratti dalla stessa. Il film è la storia di un piccolo delinquente
che sfida i capi della Mala.
ALESSANDRO ZANNONI:nasce a Sarzana il 15 febbraio 1963, è autore di libri gialli sotton il nome di Michelangelo Merisi. Distribuisce i suoi libri come autore
indipendente.Alla luce dei fatti, Lo stretto necessario , Nero in dissolvenza, Imperfetto sono i libri da lui pubblicati.
FLORINDA BOLKAN: attrice, nata in Brasile il 15 febbraio 1941, ha avuto una grande popolarità negli anni settanta interpretando commedie di
gran successo come Metti una sera a cena,La caduta degli dei, Anonimo Veneziano, Cari genitori, ma anche una lunga serie di film noir e polizieschi
come Gli Intoccabili, Un detective,Una lucertola con la pelle di donna, Non si sevizia un papeino, ed in particolare va ricordata nel ruolo di Augusta
Terzi, l’amante perversa del poliziotto psicopatico e tormentato interpretato da Gian Maria Volontè in Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospet-
to di Elio Petri. Per il piccolo schermo è stata la contessa Camastra ne La Piovra 1 e 2.
GIUSEPPE PREVITI