IL PERSONAGGIO DEL GIORNO:ANGELA LANSBURY
16 Ottobre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN
18 Ottobre 2014Tra le ricorrenze di questi giorni ricordiamo la nascita di Willard Huntington Wright (15 ottobre 1888) meglio noto però come S.S.Van Dine.
E’ stato scrittore, critico d’arte ma principalmente un grande autore di libri gialli. Per dovere di cronaca sembra che sia nato nel 1877 e non
nel 1888 come lui aveva fatto credere.
Si afferma ben presto come critico letterario, scrive per giornali e riviste, diverrà editor letterario di The smart set, si specializza come esperto
d’arte, esordisce nella narrativa nel 1916 con un romanzo di narrativa The man of Promise ma non ottiene il successo sperato.
Gravi problemi di salute che lo costringono a costose terapie mediche con gravi ripercussioni sulle sue finanze lo portano a interessarsi di una
forma di letteratura che secondo lui avrebbe potuto risolvere in suoi problemi economici, cioè quella gialla.
Scelse lo pseudonimo di S.S.(dalla rivista Smart Set di cui era stato editor) Van Dine (quale omaggio al pittore Antoon Van Dyck) e poi creò
un personaggio unico, Philo Vance, un investigatore assai raffinato, un intellettuale che studiava psicologia,che era un grosso conoscitore
d’arte, ma anche della natura umana.
La serie su Vance fu salutata subito da grande successo che gli permise di diventare ricchissimo, poteva essere un uomo felice ma mal soppor-
tava il suo personaggio anche perché avrebbe preferito continuare ad occuparsi di arte e di letteratura. Ma gli editori le pressavano perché i
suoi appassionati attendevano sempre nuove opere. E così finì in depressione, ricorrendo a alcol e droga tanto che morirà per problemi di
cuore e di circolazione a soli 51 anni nel 1939. Ma comunque non lasciò sul lastrico i suoi eredi….
S.S.Van Dine può essere considerato un innovatore rispetto ai tanti e anche eccellenti prodotti dell’epoca che si basavano su detective muscolosi,
grandi bevitori, donnaioli, che imperavano con altre qualità nell’hard-boiled. Philo Vance invece basa tutto sulla razionalità, sulla deduzione,
sulla logica del comportamento, soltanto negli ultimi suoi romanzi viene dato più spazio all’azione.
Ma il nome di Van Dine è anche legato a un articolo apparso nel settembre del 1928 su The American Magazine dove lui fissava Le Venti Regole per
scrivere romanzi polizieschi. S.S.Van Dine partiva dal principio che il romanzo giallo è un ” gioco intellettuale” ma per scrivere tali romanzi esistono
regole precise anche se non scritte, ma non per questo meno rigorose e inviolabili, e quindi ogni autore di libri gialli deve impegnarsi a seguirle.”
Sull’esempio dello scrittore statunitense anche altri autori e esperti del ramo hanno indicati i punti principali a cui attenersi nello scrivere un
poliziesco.
GIUSEPPE PREVITI