” LA COLLERA DI NAPOLI ” DI DIEGO LAMA- MONDADORI
8 Ottobre 2016” NON SI PIANGE SUL LATTE MACCHIATO” di BRUNO GAMBAROTTA- MANNI
12 Ottobre 2016In Daniele Lotti, scrittore, vi è un grande amore per l’arte e per la letteratura, affrontando vari problemi quali la disabilità (Luca può volare), ma con
Il poggio dei cipressi torna a un suo vecchio amore, il mistery. Dicevamo del suo amore per l’arte ma un altro suo grande amore è la Toscana, del resto
suo nonno era infatti Betto Lotti, importante pittore figurativo del ‘900 fiorentino. E quindi Daniele Lotti è anche un buon conoscitore della nostra
Regione in cui è cresciuto e di cui lui-comasco-è sempre stato assai attratto.
Ledo Antinelli è da giorni in una sala del reparto oncologico dove aspetta, quasi con distacco, la morte del padre ricoverato, però non si allontana un
istante, salvo poi andarsene di gran fretta quando gli annunciano che il vecchio genitore è deceduto.
Ledo eredita una grossa tenuta vicino Montepulciano, e lui vuole disfarsene subito. Nonostante vari avvertimenti si ostina a non leggere una lettera che
il padre gli ha lasciato presso il notaio e finisce per vendere una casa che non apparteneva loro, il padre era solo un prestanome.La villa viene acquistata
da una ricca signora americana amante del nostro paese,ma dopo questa trattativa succedono una serie di fatti misteriosi e sconcertanti. Questo perché
i vari proprietari, gente assai potenti e senza scrupoli, decidono che occorre intervenire.
Come già detto vi è una forte componente di mistery, queste persone discendono da un’antica civiltà vissuta in Toscana tanti secoli prima: nella proprietà
si trova un antico reperto del loro passato che deve essere salvaguardato a ogni costo.
La vicenda si fa esplosiva, con colpi di scena continui, vari personaggi, tanti misteri e anche delle esecuziuoni.
Primo volume di una triologia, l’autore ci porta nelle campagne toscane intorno a Montepulciano, dove in un’antica chiesa cadente celata tra i boschi,
si celano i monumenti che ricordano una popolazione che vi aveva vissuto circa tremila anni prima. La villa apparteneva a un certo Ettore Antidelli che
noi conosciamo ormai morente con il figlio che lo veglia all’ospedale. I rapporti tra padre e figlio, che pur lo ha ospitato in casa sua per tanti anni,non sono
mai stati buoni, il figlio rimproverava al padre troppa freddezza e nessun apparente segno di gratitudine, Quando l’anziano muore Ledo Antinelli decide
di disfarsi subito dei beni ereditati, a iniziare da una grossa tenuta nei pressi di Montepulciano che mette in vendita immediatamente anche a un prezzo net-
tamente inferiore al valore,
Ma nessuno sa, e meno che mai Ledo, che sulla villa grava una vecchia storia, La chiesa era crollata durante una Messaa, c’erano stati molti morti, unico
superstite il padre di Ledo. Questi era stato avvicinato da questi uomini dalle discendenze misteriose, a cui interessava che avesse la proprietà dei terreni
intorno l’edificio crollato dove erano custoditi i loro tesori e le loro vestigia. Per ripagarlo del fatto che lui era stato l’unico superstite del crollo dove aveva
perso la famiglia gli era stato concesso di figurare come proprietario della tenuta, a patto che la proprietà non venisse mai venduta,e il patto doveva valere
anche per i suoi eredi. Gli avevano assegnato anche un cospicuo vitalizio. Ma tra padre e figlio i rapporti non sono mai stati buoni, lui non aveva mai fatto
parola dell’accordo, solo lasciandogli una lettera dal notaio, da aprirsi solo al momento del suo decesso.
La lunga premessa sfocia in una serie di eventi, con tanti personaggi che ruotano intorno alla tenuta, molti di costoro celano più identità e nascondono i
loro veri interessi, si respira un’atmosfera…..internazionale, la storia si dipana tra l’Italia e gli Stati Uniti, inoltre va detto che dietro una facciata rispetta-
bile molti di questi protagonisti celano segreti assai inquietanti.
Tra i vari personaggi spicca la bella e ricca Emma, una facoltosa signora americana, innamorata della Toscana e dell’arte, che subito si innamora della
proprietà e l’acquista in tempi assai brevi dopo un viaggio lampo dall’America. Ma ben presto si accorgerà di essere capitata al centro di un grosso intri-
go, con un contorno di sicari, profittatori, furbastri. Tutto sommato lei e Ledo sono i più giustificabili in questo groviglio di interessi ed emozioni, pur
se la morale dell’autore sembra essere che non esistono persone veramente per bene.
Daniele Lotti ci offre una visione della Toscana bellissima e densa di riferimenti storici anche se fanno da sfondo a un gruppo di personaggi molti dei
quali senza scrupoli, al punto di non esitare e commettere delitti.
Una storia fantasy ma ben attaccata alla realtà con tanti intrecci e con un finale…aperto a altre avventure dei nostri protagonisti.
GIUSEPPE PREVITI