LA SERIE DEL GIORNO:LA SIGNORA IN GIALLO
1 Ottobre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: ROBERTO ALBA
2 Ottobre 2014Nel mese di settembre del 1929 inizia ufficialmente la storia del libro giallo in Italia: la casa editrice Mondadori pubblica, con una copertina gialla come in Gran
Bretagna e Germania, La strana morte del signor Benson, uscito negli Stati Uniti nel 1926. Il libro si compone di 25 capitoli tutti datati e contrassegnati dall’ora,
insomma una sorta di diario delle varie giornate. Il romanzo si svolge nell’arco di cinque giornate durante le quali si svolgeranno serrate indagini sulla morte
del sig.Benson, un noto agente di cambio. IL caso sta particolarmente a cuore al procuratore distrettuale Markham , buon amico del fratello della vittima, e
si fa accompagnare sul luogo del delitto da Philo Vance, uomo di grande intelligenza, che voleva cimentarsi in una indagine poliziesca e quindi con questo
caso inizierà la sua attività di detective un p0′ sui generis. In Italia la serie di Vance interessò naturalemente la televisione e nel 1974 fu realizzata una breve
serie con Giorgio Albertazzi protagonista.
In verità il vero nome dell’autore di questi romanzi era Willard Huntigton Wright, scrittore e critico d’arte, che per firmare i suoi gialli scelse lo pseudonimo di
S.S.Van Dine. Lui inizialmente voleva dedicarsi alla narrativa ma poi assillanti problemi economici lo spinsero verso la strada del mistery che riteneva più
redditizio da un punto di vista economico, e si può ben dire che ebbe fiuto, in breve tempo si rivelò un autore di successo. Creò il personaggio di Philo Vance
un intellettuale, uno snob, un uomo di grandissima cultura, uno studioso di psicologia, un esteta, ma anche un uomo assai abile nei panni dell’investigatore.
A lui si devono una ventina tra romanzi e racconti, va detto che se inizialmente i suoi romanzi furono basati sulla razionalità, in una sorta di ” gioco intellettuale”
che si basava sulla logica deduttiva, gli ultimi invece furono basati sull’azione alla Hammet, e questo è un’altra stranezza perché lui odiava Hammet che in una recen-
sione aveva stroncato La strana morte del signor Benson.
Infine va ricordato che a lui si devono le “Venti regole per scrivere romanzi polizieschi”, una bibbia per gli appassionati del genere.
GIUSEPPE PREVITI