” L’HOTEL” DI DANA MARIA STIFREN- GOLEM EDIZIONI- 27.12.23
27 Dicembre 2023” UN LUNGO CAPODANNO IN NOIR” – AAVV- GUANDA
6 Gennaio 2024MARCO SCALDINI torna il libreria con IL PROVINCIALE(e altri racconti Gialli). Insegnante, traduttore editoriale, scrittore di libri “comico-satirici”, tra cui il celeberrimo “Perle ai porci, uscito per Rizzoli nel lontano 2009,
ma ancora oggi richiestissimo. Aggiunto che ha usato spesso lo pseudonimo Gianmarco Perboni, ha scritto tra il 2014 e il 2023 una lunga serie di racconti gialli, noir,horror,fantascienza), oltre che svolgere attività di traduttore editoriale per varie case editrici.
IL PROVINCIALE è un’antologia composta da più racconti appartenenti al genere giallo e noir, e lo stesso autore riserva le prime pagine della pubblicazione a fare chiarezza sulla distinzione fra i due Colori . SCALDINI osserva che per definire un genere letterario è stato scelto un colore, il GIALLO, che secondo lui rende meglio l’idea, con una definizione secca, probabilmente più rispondente a un criterio interpretativo che non il ricorso al ben poco
chiarificatore “romanzo poliziesco”, che nella sua vaghezza non risolve certo il problema della classificazione, la
più precisa possibile.
Il Giallo sicuramente è stato un genere di successo che ha meritato il successo dei lettori, meno, e non si è mai capito perché,quello della Critica, quella con la C maiuscola, pur se fior di scrittori, vedi un Gadda, uno Sciascia,
un Umberto Eco, si sono cimentati con successo nella letteratura di “genere”.E del resto, ai suoi tempi,non volle dare al suo “Pasticciaccio” un finale, e lo stesso Sciascia sembrava disinteressato alla scoperta del colpevole. Un
passo avanti, se vogliamo, lo avrebbe compiuto Umberto Eco, che invece ci mostra una indagine classica, dove ‘investigatore cerca- ne IL NOME DELLA ROSA-il colpevole.
Del resto molti scrittori, spesso per bocca dei loro personaggi, hanno trattato l’argomento della ricerca dell’assas-
sino con la fissazione di regole ben precise nell’arrivare all’individuazione del colpevole.
E secondo Scaldini il Giallo sta sempre più superando la differenza tra i personaggi dell’investigatore e del colpevole(o presunto tale), sempre buono il primo, sempre da…infilzare l’altro. Ma ormai nella prassi comun il
poliziotto o l’investigatore non deve essere …buono per forza, vedi la Schiavone di Marini, e questo rende il
personaggio più reale e quindi più accettabile.IN quello che come genere si definisce Noir vede invece a parita di
condizione il trattamento del Buono e del Cattivo, messi l’uno di fronte all’altro.
MARCO SCALDINI, a parte questa dotta dissertazione, ci offre una serie di racconti di genere giallo e nero, e
questo spiega anche il perché ha voluto spiegare la differenza tra i due “colori”, ma aggiunge anche il gentile omag-
gio di due racconti da lui tradotti, due “classici” come li definisce lui .Due racconti importanti di per se stessi,ma anche validi esempi di cosa si intende quando si parla di Giallo, come dice il titolo, ma anche qui poi le
distinzioni sono più reali che vere.
Ci riferiamo a ” L’enigma della cella numero 13″di Jacques Futrelle , sicuramente un giallo,pur se manca il “delitto”, e a “Apertura di stagione” di Elizabeth Langgasser, un eccellente racconto (entrambi tradotti da Marco Scaldini)letterariamente parlando, e quindi non abbisognevole di particolari etichette. Ma come dice Scaldini “sono
alta letteratura”.
I racconti scritti da Scaldini per questa raccolta hanno per protagonista tra gli altri Michele Settebordi, uno dei suoi personaggi fissi,un esperto di cinesica , ovvero l’analisi del linguaggio non verbale applicata alla soluzione di casi criminali.Da qui il titolo della rassegna,”IL PROVINCIALE”, ovvero un investigatore che ha scelto di rimanere
in provincia, nella sua Montecatini,rinunciando ad una carriera bem più prestigiosa ,nelle grandi questure.Ma sia lui
che il questore che conosceremo ne Il Provinciale sono uomini “onesti” e da tempo hanno rinunziato a essere “ambiziosi”.
Settebordi,che ritroveremo anche “In qualche tempo prima”, con il cugino inconsapevole testimone di una tresca dilet-
tuosa che coinvolgeva quella che doveva essere la donna della sua vita.
“Lap dance” riguarda un delitto avvenuto sulle montagne pistoiesi, la vittima era una ballerina che si esibiva in un
night della zona.Del caso si occupa una ispettrice di polizia, doppiamente coinvolta nel caso, perché il marito
l’aveva lasciata proprio per mettersi con quella donna.
Ne “La stanchezza della sera”, un ottimo gialle che esce un po’ dalla norma che l’assassino non dovrebbe mai essere
tra chi indaga.
E ancora “Lui mi fa paura”, con una coppia a rotoli, dove lui organizza un delitto perfetto, ma il gatto di casa sconvolgerà tutti i piani.
“Antifurto”, un piano perfetto, ma la perfezione non è di questa terra…..
GIUSEPPE PREVITI