“CINQUE BLUES PER LA BANDA MONTEROSSI” di ALESSANDRO ROBECCHI- SELLERIO-11.06.2023
11 Giugno 2023” LA VOCE DEL BUIO” DI GIGI PAOLI- GIUNTI- 16.06.2023
16 Giugno 2023Firenze, anno 1349. E’ l’anno del concilio ecumenico, con molta paura per l’atmosfera che si avverte nella città, e che sembra aumentare ancor più per le tensioni tra la chiesa latina e quella greca. Tensioni destinate a salire quando un giovane delegato greco precipita dalla cupola di Santa Maria del Fiore.
Cosimo de’Medici, sempre al centro della vita fiorentina, incarica Leon Battista Alberti di indagare sul fatto, e ben presto l’Alberti, che è coadiuvato da Tom-
maso Parantucelli, un giovane e dotto teologo,informerà Cosimo che non si tratta di un suicidio, ma è stato strangolato, e in più in bocca gli è stato infilato un fiorino d’oro e un pezzetto di carta con la scritta Timeo.
L’Alberti e Tommaso indagano sulla giovane vittima, Teodoro, e sulla sua vita e suoi interessi e le sue dubbie frequentazioni, ma da questo ad averlo ucciso ce ne passa.Il sospetto è che si voglia far fallire il Concilio.
Un altro delitto colpisce ancora Firenze, e si comincia a capire che dietro quelle due morti violente esiste una trama ben delineata, e i due nostri protagonisti
§principali scoprono che devono fare presto, non solo per evitare nuove vittime, ma anche per evitare la fine della cristianità.
Un esordio di livello quello di Davide Cossu con Il quinto sigillo ,un thriller storico ambientato nella Firenze del Rinascimento, bellissima ma anche livida e fe-
roce. Una lettura mozzafiato che si basa su un eccellente miscuglio di arte, religione, cronaca, storia, filosofia. Trattandosi di un thriller non mancano i delitti e
la caccia all’assassino,non mancano suspense e mistero , che rendono sempre alto il ritmo narrativo di una storia dai protagonisti eccellenti e che naturalmente attirano ancora più il lettore. Indagini, colloqui, congetture, pericoli, si susseguono e si mescolano, con addirittura a ispirare l’indagine,
nientepopodimenoché, Platone.
Firenze è naturalmente la co-protagonista,….muta ma non troppo, della storia. Siamo nel 1439 quando l città del giglio ospita un concilio ecumenico molto
importante, perché si prefigge di donare al mondo una sola chiesa. E quindi arrivano a Firenze esponenti della chiesa cattolica e di quella greca-ortodossa. In
questo contesto una serie di omicidi che sembra vogliano sabotare l’accordo, e di questo se ne dovranno occupare, due “investigatori”d’eccellenza, Leon Battista Alberti e Tommaso Parentucelli, che si completano a vicenda quasi a simboleggiare l’unità dei mondi del sapere.
Leon Battista Alberti è un architetto di chiara fama, ma è anche filosofo, letterato, poeta, un uomo molto colto, che qui è visto nelle insolite mansioni di investigatore, insieme a quel dotto teologo di Tommaso, qui giovane ambizioso ma anche un po’ timorato in questo tuffo nella licenziosa Firenze del tempo,
proprio lui che un giorno sarà papa. Con la sua vita interiore saprà ben compensare le….intemperanze dell’Alberti,, pur se da uomo timorato da Dio il suo
disagio è palese.
Sono comunque due grandi uomini del quindicesimo secolo che non disdegnano di lavorare per il bene di tutti, e di mescolarsi alla vasta gamma di individui
che popolano la città e la loro dote migliore è di poter convivere con tutti.
Il romanzo ha anche il pregio di illustrarci concetti filosofici che hanno accompagnato lo scorre del tempo, con la sapienza inconfutabile del pensiero che va dagli antichi al Rinascimento. E ci si richiama a Timeo e al suo autore, Platone, con il concetto dell’ “anima del mondo”, che per molti è lo Spirito Santo.
Accanto a Battista e Tommaso tanti personaggi, da quel Cosimo de’Medici che affida ai due la salvezza del concilio, a Filippo Brunelleschi, incomparabile
costruttore della Cupola del Duomo, e il romanzo coglie anche l’occasione di illustrare i misteri e i pregi di questa grandiosa e rutilante città. In veste di
medico legale Paolo Toscanelli, astronomo, astrologo, matematico, cartografo, qui occupato a fare le autopsie, e sempre pronto con la sua vena ironica a sezionare cadaveri.
Ma se l’argomento è profondo l’autore lo sa trattare con ironia e leggerezza, salvo poi tornare ad argomenti e argomentazioni più serie, ed è anche la maniera
migliore per trattare i grandi personaggi come degli uomini comuni.
GIUSEPPE PREVITI