“NON TI VOGLIO VICINO”DI BARBARA GARLASCHELLI-FRASSINELLI
22 Agosto 2012“UNA LAMA DI LUCE” DI ANDREA CAMILLERI-SELLERIO EDITORE
5 Settembre 2012Torna Harry Bosch in Il respiro del drago per la penna di Michael Connelly.
Fortunato è l’uomo che trova rifugio in se stesso,questa è una massima cara al detective della polizia di Los Angeles Harry Bosch e che gli viene in mente quando viene chiamato a indagare sull’assassinio di un uomo,trovato ucciso nel suo emporio in Los Angeles.Conosceva bene quell’uomo,John Li,un cinese immigrato da anni negli States,era proprietario di un emporio di liquori,è stato freddato a rivoltellate,non ha fatto neppure in tempo ad afferrare la pistola che teneva per difesa sotto il bancone.
Una delle tante rapine finite male?Nulla di nuovo,però scorrendo le immagini della telecamera Bosch scopre la vittima che sta passando dei soldi a un giovane cinese.Il ragazzo viene rintracciato e sospettato di essere l’autore del delitto.E così un caso apparentemente banale fa sospettare l’intrusione della mafia cinese e quindi il profilarsi di giorni difficili.
Ma il caso diventa particolarmente scottante quando Bosch riceve al cellulare un video in cui sua figlia,tredicenne,appare legata e imbavagliata,con uno sguardo fisso e terrorizzato.
Qualcuno ha inviato un avvertimento al detective da Hong Kong dove Maddie vive da anni con la madre.E per Bosch saranno giornate da incubo.
Molti i personaggi su cui Connelly impianta questa nuova avventura del suo poliziotto preferito, appunto Harry Bosch. Con lui tanti i protagonisti di una storia di largo respiro.Ecco Maddie Bosch,sua figlia, che vive a Hong Kong con la madre Eleonor,ex-moglie di Bosch,ex-agente FBI e ora giocatrice d’azzardo di professione.Nel casinò dove la donna lavora conosciamo Sun
Yee,suo attuale fidanzato,dagli inconfondibili occhiali scuri. Con Bosch opera Ignacio Ferras, dai tanti problemi e familiari e personali. Indagheranno su Bo-Jing Chang,esattore per conto
della mafia e tipo assai poco raccomandabile.
Su questi personaggi Connelly costruisce una storia avvincente quanto spietata e drammatica,governando il tutto con il consueto senso del ritmo e con molta suspense, ricorrendo stavolta allo strattagemma di colpire il suo eroe,e quindi di riflesso il lettore,negli affetti più cari.E come sempre Michael Connelly centra il suo obbiettivo,anche perché la letteratura ha tra i suoi connotati la spietatezza,la durezza, la forza di interessare senza essere sdolcinati e ripetitivi.
GIUSEPPE PREVITI