“DIRUPI” DI RENATA BASCELLI- EDITRICE CLINAMEN- 10.12.2024
10 Dicembre 2024” ANGOLATURE NOIR”DI VALERIO CALZOLAIO- Prefazione di Massimo Carlotto.-(LINEA Edizioni)-19.12,24
19 Dicembre 2024Tante storie, tante vite,tante relazioni amorose, e tanti inevitabili errori e sgarbi nella realizzazione di questi rapporti.Le storie si sviluppano in una settimana,quella di Ferragosto, tra l’Italia e Fuerteventura, per poi concludersi in un rifugio alpino valdostano, dove tutti i personaggi finiranno per ritrovarsi.
Stefano,ingegnere pistoiese un po’scansafatiche ma in complesso un tipo brillante, sposato con Alice, infermiera, religiosissima. desiderano un figlio che però non arriva. Poi c’è Michele, ex frate,un sognatore che vuole combattere il male e che gestisce con Ginevra, una donna che non crede in niente, un rifugio alpino pressochè isolato dal mondo. E li troveremo Cristina, in via di separazione dal marito, quattro figli, ma ancora vogliosa di vivere e quindi facile preda del vicino di casa, un bel tenebroso senza tanti scrupoli.Poi Isabel, archeologa spagnola, tradita da ben due possibili…grandi amori, e rifugiatasi a Fuerteventura per ritrovare se stessa finisce per innamorarsi di quello che lei chiama Gesù, e che si dimostra sordo ai richiami carnali. E poi un’altra folla di svariati personaggi che vivono le loro storie di tutti i giorni, storie varia, dalle tante sfaccettature, come del resto è tipico della esistenza giornaliera di ognuno di noi.
ALBERTO MATI con IL RIFUGIO DI LOD compila quasi un manuale dell’amore, o meglio di come funziona o può funzionare l’amore di coppia.Ma siccome gli “Umani”
non sono perfetti anche le loro vite amorose non possono che essere “imperfette”.Nel giro di otto giorni, siamo nella settimana di Ferragosto,si sviluppann
tanti fatti,tanti incontri, si maturano amori, delusioni, speranze, si spezzano anche legano che se,bravano indissolubili o se ne creano dei nuovi. IL>
tutto avviene tra l’Italia e Fuerteventura nelle isole Canarie.Pure se poi tutto si concluderà nell’incanto alpino di un villaggio valdostano, appunto il
lago di Lod, un bacino di origine glaciale con una piccola frazione nelle vicinanze. Alcuni di questi li avevamo già conosciuti nel precedente romanzo di
Mati LA PITTRICE DI RENNES.
Anche in questa nuova storia abbondano i oersonaggi che il caso si è divertito a mettere insieme , molto amore…libero, molta gente, anche un po’…strana,dalla “Santa Chiara”alias la dolce Alice che vorrebbe fare l’amore con il…focoso marito secondo le regole del sacerdote suo confessore, e con il marito che risponde…”Il letto è mio e qua comando io”.E poi incontriamo Isabel che vuole dimenticare le grandi pene d’amore
sofferte cercando il “Grande Amore ” che addirittura pensa di aver trovato in una sorta di Alter Ego di Gesù…..E la dolce Cristina, con un marito rompi-
scatole e pressochè assente, dopo averle però dato quattro figli, e che finisce per cascare nella rete di un impenitente dongiovanni, Lucas, bello e
dannato. Altre figure di rilievo i gestori di questo particolate rifugio,Michele, un ex-frate, fatto fuori dalla moglie che pur gli aveva fatto gettare
la tonaca alle ortiche,e Ginevra, scrittrice ma anche…cognata del frate, donna pratica, ma anche lei pronta ad ogni sorta di amore.
Co-protagonista di questa vicenda il Rifugio di Lod, lontano da tutto, e che grazie a una serie di baite collegate tra loro , otto per l’esattezza. dava agli ospiti alloggio, vitto, possibilità di escursioni, ma all’interno otto corridoi univano il tutto e permettavano di ospitare in ciascuno di essi opere a tema su cui venivano organizzate mostre, conferenze, incontri vari.
Che dire ?Storie su storie si susseguono, il tema del romanzo è la ….vastità dello scibile umano, e del resto in questi otto giorni incontreremo di tutto,Stefano l’ingegnere pistoiese fa un po da collante ai vari personaggi. Storie ora spassose ora feroci, come quando si parla dei destini del mondo,ma>
per lo più sono divertenti, certo anche molto libertine, ma sempre stemperate dalla capacità dell’autore di inserire i tanti problemi dell’odierna società,
e un po’per scena e un po’perché vuole lanciare qualche messaggio, ecco che il romanzo non è solo il romanzo di tante vite, e quindi di tante inevitabili
problematiche, ma certo tutto è perfezionabile perché alla fine sin discute del senso della vita, dei rischi che corre l’umanità con i suoi eterni conflitti tra il bene e il male.
GIUSEPPE PREVITI