“SPORT MARKETING FORMULA” DI MAURIZIO LAUDICINO- DARIO FLACCOVIO EDITORE- 02-11-2022
2 Novembre 2022“DI ROSSO E DI LUCE” DI VALERIA CORCIOLANI- RIZZOLI- 08.11.2022
8 Novembre 2022Dopo una travagliata convalescenza, il giovane Torrisi riprende servizio alla Questura di Modena e subito dovrà occuparsi di una serie di delitti ai danni di
prostitute che vengono uccise nella città di Modena e dintorni. Via via che si susseguono si nota che questi omicidi hanno molte analogie con un’altra macabra
serie di delitti, avvenuti sempre nel modenese, e attribuiti a un ipotetico “Mostro di Modena” che non fu mai catturato.
L’inchiesta si rivela assai complicata e di difficile soluzione, anche se i poliziotti notano che l’assassino sembra ripercorrere lo stesso iter del “Mostro di Modena”che negli anni Ottanta aveva colpito indisturbato, collezionando dieci vittime. Poi si aggiunge una nuova vittima, una conosciutissima signora
della Modena bene, famosa anche come giornalista, conosciuta dallo stesso commissario, Questo nuovo delitto farà cambiare la prospettiva delle indagini.
LUIGI GUICCIARDI , modenese doc, giallista “classico” di lunga militanza, pubblica infatti da più di venti anni, torna in libreria con un nuovo personaggio, il
commissario Giovanni Torrisi. Per i lettori di Guicciardi questo nuovo commissario deve essere un fatto un po’eccezionale, dopo che per venti anni e passa
sono stati abituati al commissario Cataldo, ormai un loro beniamino. Con IL RITORNO DEL MOSTRO DI MODENA-La prima indagine del commissario
Torrisi,siamo al ventitreesimo giallo scritto dal GUICCIARDI,, esempio di longevità ma anche di bravura nell’incontrare i gusti del pubblico dei lettori, e quindi
l’impatto per Torrisi non può essere migliore. Va ciomunque osservato che LUIGI GUICCIARDI si rivela una “mosca bianca”nel mondo degli autori seriali di gialli. Se dopo oltre venti anni il nostro autore sente il bisogno di propore un nuovo protagonista niente di male, importante è la storia e come viene raccontata. Ed ecco un commissario giovane, modenese puro sangue, ovviamente meno esperto ma sempre molto determinato nelle sue indagini. La prima parte del romanzo è imperniata su una serie di delitti a danni di prostitute.e il caso si presenta subito complesso, anche perchè riecheggia qualcosa
di simile avvenuto tra gli anni Ottanta e Novanta sempre nel modenese. Fu definito il caso del “Mostro di Moderna”, tristemente soppiantato nella notorietà
dal >”Mostro di Firenze”, ma che, oltretutto mai risolto,è rimasto nei ricordi dei cittadini modenesi, visto che furono assassinate una diecina di donne.Ora il vecchio caso torna alla ribalta per una serie di analogie con i fatti di ora, sembra che ci sia un qualcuno che voglia imitare le gesta del Mostro.
Questa è la strada scelta da GUICCIARDI per iniziare a raccontarci le gesta di questo giovane commissario, appunto scrivendo questo romanzo giallo che si
ispira a una storia vera, rimasta senza colpevole.
Erano i lontani anni Ottanta quando nella florida Modena, anno 1983 per la precisione,iniziarono una serie di omicidi che porteranno a dieci vittime, giovanissime, prostitute, drogate, tutte assassinate da un misterioso serial killer che operò per oltre dieci anni senza essere catturato.§
Ancora una volta LUIGI GUICCIARDI mette Modena al centro dei suoi romanzi, cambiando, come detto il protagonista , non più il…maturo Cataldo, ma un giovane commissario, Torrisi, che,come il suo predecessore scorazza in lungo e largo per Modena e dintorni,dai quartieri residenziali alle zone più periferiche
alla caccia di un killer che colpisce con sempre maggiore frequenza.§
GUICCIARDI fa parte di quel gruppo di autori che sono stati lo zoccolo duro del giallo italiano e che ancora oggi sono graditi al pubblico dei lettori che,pur in
una offerta sempre più vasta e per certo versi meno specialistica. Si legge sempre con piacere una storia di impostazione,se vogliamo,più classica, con al centro una indagine di polizia. Va anche che l’autore è un ottimo costruttore di personaggi, e nel corso di questa storia ne troviamo tanti, di varia estrazione,
e che riflettono gli uomini, le abitudini, le brutture di una città dei giorni nostri. Interessante è anche la voglia di riproporsi, non andando sul sicuro di un personaggio collaudatissimo come Cataldo, ma lanciando un nuovo protagonsita,il giovane commissario Torrisi, qui alla prima indagine, e di cui sicura mente sentiremo nuovamente parlare.
GIUSEPPE PREVITI