” SCOMPARSA” DI DOMENICO MASELLI- ( Un caso riaperto per l’ispettore Carli)- PAV EDIZIONI- 26.11.2024
26 Novembre 2024” AURORA” di MARINA VISENTIN-LAURANA EDITORE-09-12-24
9 Dicembre 2024Un libro di che narra una storia, una storia vera, che racconta l’odissea del sommergibile Scirè, sino alla sua tragica fine nel mare d’Egitto,
oggi per l’esattezza di Israele.
Il libro di PIERANDREA VANNI si riferisce a una storia vera suffragata da tanti documenti che illustrano e accompagnano l’iter di quei giorni di
guerra e poi quanto fu fatto per recuperare il mezzo affondato.Quasi la cronaca di una racconto a distanza di vari decenni, prima descrivendo
le azioni di guerra, e successivamente la loro fine, e poi tutto quant0 fu fatto per recuperare il sommergibile e i resti di coloro che si inabissa-
rono con lui.
Questo volume- IL RITORNO DELLO SCIRE’-è stato realizzato con il contributo fondamentale della Marina militare ed è un omaggio ai familiari dei caduti che si sono sempre adoperati perché rimanesse la testimonianza del sacrificio dei loro cari.
Questi lungo lavoro, testimoniato appunto dalla pubblicazione del presente volume che racconta il grande lavoro svolto per giungere al rientro in patria da Haifa, il 15 ottobre 1984,dei resti degli uomini dello Scirè.
Fece molto discutere questa missione che vide tornare in patria i miseri resti di questi marinai raccolti in cassette e tornati in un’Italia assai diversa
da quella da cui erano partiti.Ci si chiese anche se era giusto prelevare dallo Scirè questi resti quado secondo la tradizione marinara il mare è considerato la tomba migliore per chi vi ha perso la vita.Ma è sembrato anche la maniera migliore per onorarli, oltre che per venire incontro alle sacr0sante richieste dei loro familiari che finalmente hanno avuto la possibilità di poter piangere sulle loro sepolture, anche per dare a
tutto il Paese la maniera di onorare chi aveva dato la vita per compiere il proprio dovere, al di là di ogni retorica o credo politico .E rappresentavano, come disse il presidente della Repubblica Pertini, tutti coloro che, sommergibilisti e no, non sarà possibile recuperare. Un gesto di amore, di rispetto,questo voluto dalla Marina che ha organizzato e portato a termine questo triste ma assai sentito incarico.E lo Scirè fu insignito dalla meda glia d’oro per le valorose missioni di agguato compiute sino al momento del tragico abbattimento.
Scopo quindi dell’opera di PIERANDREA VANNI è stato quello ri ricostruire la storia del sommergibile e dei suoi mezzi d’assalto sino al momento in cui fu
affondato. E grazie alla missione dell’Anteo si è potuto cercare di ricostruire come gli uomini dello Scirè vissero i loro ultimi momenti di vita.
Ma il libro cerca anche di rispondere a un altro quesito e cioè perchè ,dopo tanti anni di sepoltura nelle acque israeliane, si è finalmente deciso di avviare la missione di recupero.
La storia parte dalla necessità. ai tempi della seconda guerra mondiale.di combattere la marina inglese e di qui la scelta di ricorrere ai mezzi d’assalto
di mare, i c.d.”maiali” per il trasporto dei quali fu appunto predisposto lo Scirè.
Fu quindi varato questo sommergibile adibito appunto a missioni molto importanti e pericolose. Purtroppo gli fu fatale l’arrivo ad Haifa, dove improvvisamente sparì senza lasciare traccia, con tutti gli uomini a bordo.E per decenni è rimasto la adagiato sul fondo,se ne parlava ogni tanto ma senza volontà di agire.
Dopo quarantadue anni la nave Anteo partì da La Spezia diretta ad Haifa, incaricata di una missione di pace e altamente umanitaria, riportare in superficie
i resti degli uomini dello Scirè, missione che riusci pienamente con il recupero di 42 salme. Forse lo si poteva far prima, importante è che lo si sia fatto, come appunto documenta la pubblicazione di Vanni, corredata anche dalle lettere dei familiari dei sommergibilisti caduto e da una serie di documenti
ufficiali.
Un “libro-documento”che, come detto all’inizio, parla di una storia vera, e come tutte le storie con i suoi misteri, i suoi dubbi, le sue verità,ma al
di là di tutto, anche la documentazione di un atto di amore verso chi ha sacrificato la propria vita per adempiere al proprio dovere.
GIUSEPPE PREVIITI
diciamo