” DELITTO A CORPUS CHRISTI- Il salice rosso ” DI IVO MOTRONI- IBISKOS ED.CE
18 Gennaio 2017” DELITTI AL CURRY ” di ANDREA GAMANNOSSI- MAURO PAGLIAI EDITORE
1 Febbraio 2017Mentre Firenze è sferzata da una pioggia battente che rende ancora più caotico il traffico all’interno della città,oltre
tutto alle prese con i preparativi per “blindare” la città in occasione della visita del presidente israeliano, Carlo Alberto
Marchi, cronista di giudiziaria,sta faticosamente entrando in città quando riceve la notizia di un delitto avvenuto in via
Maggio, la prestigiosa strada degli antiquari. In uno dei più rinomati negozi di antiquariato è stato trovato assassinato
il vecchio commesso. Il negozio è situato al piano terra di un palazzo di proprietà della curia e qui hanno sede gli uffici
dell’economato.
Marchi comincia così a tampinare i magistrati del Palazzo di Giustizia,dove si reca ogni giorno,per raggiungere uno scoop
e chiudere la bocca al suo direttore con il quale è in aperto contrasto. Va anche aggiunto che Marchi si tira dietro i problemi familiari di essere padre single di una figlioletta, che praticamente ha allevato lui,e che ora crescendo comincia
a dare i primi segni di…indipendenza. Va anche detto che non vivendo a Firenze Marchi ha anche i problemi del pendo-
larismo.
Ma ,inquadrato il personaggio del nostro protagonista,torniamo alla mattinata famosa. Il caso del commesso ucciso si
allarga sempre più. magistrati, alti ufficiali potenti, ficcanaso, sono in tanti che ci girano intorno. Circolano ipotesi sem-
pre più inquietanti, si profila l’ombra della massoneria, si parla di una pista gay, insomma tutti gli inconconfessabili
segreti di una città apparentemente solare ma quanto mai oscura.
Una lieta sorpresa nel mondo della letteratura gialla, non solo toscana, l’apparizione di questo noir di Gigi Paoli,capo-
servizio della redazione di Empoli de La Nazione, al suo esordio come narratore con Il rumore della pioggia. Ha preso
a modello un giornalista che si occupa di cronaca giudiziaria, Carlo Andrea Marchi,che in una giornata assai piovosa
si deve occupare di un omicidio che via via che passa il tempo sembra sempre più legato ai palazzi dei potenti della città,
il Palazzo di Giustizia, la Curia, la Massoneria. Paoli sa raccontare bene la sua storia, anche con una apprezzabile dose
di ironia, quasi a voler attutire il tono di una storia truce, oscura, che sembra travolgere gli equilibri cittadini e che tutti
vogliono sia chiusa alla svelta.
La vicenda da cui parte Paoli ha un riferimento reale nel tragico fatto del commesso di una libreria di testi e di arredi
sacro ucciso qualche anno fa a Firenze con 27 coltellate, un mistero a tutt’oggi irrisolto. Paoli vi costruisce sopra una
storia un romanzo scritto con ritmo assai veloce e di pronta presa(il mestiere del cronista serve…), alternando tratti
ora spumeggianti orapiù intimisti ora ironici, ora più violenti come lo svolgimento dei fatti comanda.-
Il protagonista è un cronista che vive a Prato ( ogni riferimento a Gigi Paoli è puramente casuale ?….), tutte le mattine
viene a Firenze, prima tappa il Palazzo di Giustizia, che lui un po’ ironicamente chiama Gotham, da Gotham City la
città di Batman.
Intanto su Firenze piove senza tregua da giorni, altro che Firenze lucente e splendente, qui una Firenze grigia,opprimen-
te quasi a voler riflettere quella parte più oscura e misteriosa della città, il suo lato “gotico”. Firenze è infatti molto più
gotica di quel che si pensa, per i suoi tanti punti oscuri, per i suoi tanti delitti misteriosi del passato, ora ci si è messo
anche questo tempaccio.
E naturalmente è anche la giornata ideale per sconvolgere la routine di tutto quanto gira intorno alla Procura.Il commes-
so di un negozio di antiquariato è stato ucciso in via Maggio, Marchi segue gli sviluppi insieme al capocronista di nera,
l’Artista, un maestro della cronaca nera.
Il romanzo si snoda con flash, scoop, piste nere, anche ” bufale”, alternando la redazione, le stanze del palazzo e quelle
degli inquirenti, dando così una impressione della vita sempre fervente e agitata che anima questi posti.
Marchi passa la più parte della giornata al Gotham seguendo le udienze e stando in continuo contatto con magistrati e
inquirenti.La sua vita è abbastanza complicata, deve pensare anche alla piccola Donata, un po’ gelosa di questo padre
che non vede mai, mentre lui a sua volta non vorrebbe accettare i primi sussulti di autonomia della ragazzina.
Ma Marchi, pur apparendo sempre un po’ arruffone e perennemente agitato, ha il bernoccolo delle indagini e solo
grazie alle sue intuizioni si arriverà alla soluzione del caso.
L’indagine ci permette anche di entrare nel mondo dei giornalisti, seguiti nel loro lavoro, vediamo Marchi seguire le
udienze, sfruttare le amicizie per raccogliere notizie, cogliere le allusioni, farsi consigliare ma a sua volta sa anche pro-
porre le proprie idee. Da tutto questo lavoro si arriva a costruire l’articolo per il giornale.
Indovinato il personaggio del protagonista, un buon giornalista dall’intuito di investigatore, lo vediamo anche nelle
vesti di genitore, in una vita quanto mai frenetica per far quadrare tutto. Il tutto però filtrato da una certa dose di ironia
,non forzata, ma in linea con quest’uomo dall’aria un po’ svagata e distratta, che però si trasforma quando deve agire.
Ne è uscita quindi una storia che colpisce perché ci viene fatta vivere in modo reale, una sorta di cronaca in diretta
che non può non piacere.
GIUSEPPE PREVITI