” LE NOTTI DI MOSCA” DI ENRICO FRANCESCHINI- BALDINI + CASTOLDI- 12-O3-2025
12 Marzo 2025“NON SARA’UNA STORIA D’AMORE” DI LAURA VIGNALI- EFFIGI-17.03.2025
17 Marzo 2025Un giovane di 29 anni muore in un grandee ospedale milanese.La fidanzata urla e strepita, nessuno le ha dato retta, ma lei è convinta che la morte sia sopsetta,anche perché appare sempre più evidente l’atteggiamento di alcuni sanitari di insabbiare la cosa. Ma aiutata da un giovane medico,suo amico, e da un
commissario di polizia, la ragazza, che tra l’altro è una giornalista, viene a scoprire una serie di fatti e di segreti che sono tutti da chiarure.
Ma la amara verità è che buona parte di questi eventi avvengono in tutto il mondo e niente viene fatto per portarli alla luce. Questo è il senso di una brutta storia, certo inventata,ma dai molti aspetti reali.
BIAGIO TINGHINO è un medico che da vario tempo si dedica alla divulgazione scientifica, per molti anni ha lavorato per un’azienda sanitaria.. Ovviamente ha praticato la professione ai tempi della pandemia e questo doloroso periodo ha visto molte discussioni pro e contro i vaccini, e questo ha lasciato umna
impronta non solo professionale nella sua vita. E questo lo si puo’notare anche in questo suo romanzo giallo d’esordio,” IL SAPORE DEL VELENO”.
Infatti quando si parla di sanità pubblica e di danni arrecati alla stessa bisogna sempre tener conto delle varie branchie in cui è articolata la nostra
società e che queste possono avere interessi diversi da quella che è la tutela del cittadino e del paziente in genere.
La nostra storia parte dal decesso di un giovane di 29 anni per una malattia strana e non classificabile tra i tipi comuni.,e che lo porta a essere ricoverato in terapia intensiva ma senza alcun esito.
L’ostinazione della fidanzata, una giornalista giovane ma affermata, l’intervento di un medico che la conosce da una vita, probabilmente innamorato di lei ma anche del suo mestiere e pieno di rispetto per i pazienti, li portano a contatto con un commissario di polizia, alquanto anticonformista, ma anche un tipo tosto e dotato del fiuto dell’investigatore provetto. Il loro incontro fa si che di questo singolare decesso, di cui nessuno sembra avere interesse a
verificare il perchè è avvenuto, diventi un caso di interesse generale. E questo anche perché rientra nel novero di una serie di morti apparentemente
inspiegabili, accadute anche in altri Paesi.
TINGHINO facendo ricorso alle esperienze maturate in vari anni di professione,ha quindi costruito un giallo che ha per base il settore delle dipendenze
patologiche.
IL SAPORE DEL VELENO è la storia di una indagine provocata da una morte inspiegabile su cui i responsabili sanitari di un ospedale glissano senza renmore e su cui invece altri professionisti vogliono scoprire perché è deceduto il ricoverato.
Naturalmente c’è a monte un'”industria del male”, legata a grandi multinazionali che operano al di fuori dei codici comportamentali e sanitari e di fronte
al rischio che venga vietato l’uso di sostanze che in effetti sono veleni cercano di sabotare con ogni mezzo le indagini e non arretrano difronte a nulla.
Lasciando al lettore il seguito della vicenda, rileviamo l’importanza etica e sociale di un racconto che ci fa vedere come siano giornalmente in pericolo
le nostre vite, con la possibilità di entrare in un mondo a cui la maggior parte di noi sono estranei. Il senso generale è che rifacendosi alla vicenda
raccontata da Tinghino, molti operatori del settore industriale-sanitario hanno tutto l’interesse a mantenerci nella nostra indifferenza. E l’inchiesta
ben fotografa tutto questo tramite questo romanzo “sulle dipendenze” che, ricorrendo come di consueto alla chiava del “giallo”, ci racconta come si possa attentare alla vita di tutti noi.
GIUSEPPE PREVITI