” L’UOMO NELLA CUCCETTA N° 10″ – DI MARY ROBERTS RINEHART- POLILLO EDITORE
11 Febbraio 2016” CUCCIOLI ” Per i bastardi di Pizzofalcone- di MAURIZIO DE GIOVANNI- EINAUDI
20 Febbraio 2016La Televisione di Stato inizia a trasmettere nel 1954, con la realizzazione, tra l’altro , dei primi sceneggiati, a quei tempi tratti da opere letterarie celebri
mentre oggi si scrivono e si trasmettono fiction In questo libro quindi si fa la storia della Televisione dagli anni cinquanta sino ad oggi.Lo si fa non solo
riportando il lungo elenco delle opere realizzate,ma anche ricostruendone la storia anche attraverso le testimonianze di attori, autori, registi, critici, che sono stati il fulcro del settore televisivo che tanta importanza ha avuto nella vita del Paese. Del resto fare la storia della Televisione significa fare la storia degli
italiani negli ultimi sessant’anni e anche delle loro passioni e preferenze.Naturalmente si scoprono appassionati per ogni genere, dal dramma alla commedia,
dal giallo al poliziesco dagli sceneggiati strappalacrime a quelli avventurosi. Qualche titolo: :La cittadella, La freccia nera, Maigret, Nero Wolfe, Philo
Vance sia i puù vicini a noi , Il maresciallo Rocca, Montalbano, Un posto al sole, Don Matteo. E unitamente ai titoli che gli sono più cari il lettore troverà
gli artisti, i registi, i produttori che hanno contribuito al loro successo.
Il segno del telecomando è una testimonianza di una televisione che ha cambiato negli anni volti, prospettive, programmi, ma sempre ha avuto un peso
significativo nella vita degli italiani influenzandola sovente, addirittura cambiandola. Del resto ricordatevi una famosa frase ” L’ha detto la televisione ! ”
Biagio Proietti e Maurizio Gianotti ci fanno compiere un lungo viaggio nel mondo televisivo per scoprire come erano gli italiani e come sono diventatti.
Il libro ci racconta la storia di quella che oggi è chiamata ” fiction”, una volta si diceva “sceneggiato”. Si divide in due parti una storica e linguistica che
analizza i diversi generi osservandone le caratteristiche principali e quanto è cambiato il tutto nel corso degli anni.La seconda parte del libro è invece
dedicata alle testimonianze di chi questo percorso l’ha vissuto in prima persona, attori, autori, registi.
Proietti è stato uno dei piuù celebri sceneggiatori di gialli televisivi , spesso scritti con la moglie Diana Crispo, molti di questi lavori hanno segnato la storia
della televisione: Coralba,Un certo Harry Brent, Dov’è Anna ? Ho incontrato un’ombra, e tanti altri ancora E’ stato anche regista di film televisivi e cine-
matografici, di sceneggiati e di documentari. E’quindi la figura ideale per scrivere una storia dello sceneggiato televisivo, quel genere che poi nel tempo è
diventato fiction ma secondo il nostro autore sono due cose assolutamente diverse e lui è rimasto un fan degli sceneggiati.
In questa certosina ricostruzione integrante è stato allora l’apporto di Gianotti, autore televisivo contemporaneo che si è appunto occupato di unire ai ri-
cordi del passato la parte contemporanea
Quel che conta è che siamo tutti ( o quasi( interessati alla parte rievocativa di un mezzo (la televisione) e di una struttura (la Rai) che ha avuto un ruolo
altamente attivo e duraturo nello sviluppo del Paese, compreso quello di insegnare l’italiano.D’altra parte si aveva particolarmente a cuore l’aspetto
qualitativo, in prima serata passavano sul piccolo schermo Delitto e castigo,. I fratelli Karamazov, IL dottor Jekill e Mr.Hyde, Piccole donne, La cittadella,
si ammiravano così i vari Giorgio Albertazzi, Salvo Randone, Alberto Lupo.
Il ruolo dello sceneggiatore era altrettanto importante in quei tempi furoreggiava in Inghilterra uno scrittore, Francis Durdbridge che per la televisione
inglese scriveva copioni gialli di venti minuti. Ebbene, come racconta lui stesso, a Proietti fu affidato uno di questi copioni con l’impegno di ricavare uno
sceneggiato a puntate per la televisione. E così nacque Un certo Harry Brent con protagonista Alberto Lupo in un ruolo che però nell’originale britannico
non esisteva e che Proietti aveva inventato per questa occasione.
Ma il cammino della televisione è andato avanti i personaggi vanno avanti o spariscono, toccante è un capitolo dedicato da Proietti a Walter Chiari incon-
trato per caso a Venezia, un Walter Chiari triste, solitaro, che rimpiange i tempi andati e non comprende il successo dei comici televisivi di oggi.
Sono tempi ormasi passati quelli che Proietti e Gianotti hanno voluto ricordare e fissare sulla pagina scritta.Si va da Il segno del comando di D’Anza ai
vari lavori realizzati da Capitani Majano, Anton, Wertmuller che hanno attirato l’ascolto e l’attenzione di milioni di telespettatori. Altri tempi, altri prodotti
rispetto alla televisione commerciale che si è sempre più diffusa negli anni a venire ma purtroppo perdendo ogni caratteristica culturale e educativa.,
Ecco, grazie a questo volume, si scopre che allora eravamo più intelligenti.
Questo libro copre un arco di 6o anni, tra il 1954 e il 2014. Un viaggio all’interno di un mondo complesso, colorato, ma non certo facile.I nostri autori si
sono mossi come due storici che studiano e analizzano un’era. La televisione è stata un vero e proprio fenomeno culturale, come loro ci dimostrano in questo
piccolo saggio che si è voluto rendere il più pratico possibile ma anche, da autori che hanno vissuto o stanno ancora vivendo la realtà televisiva con il com-
pito di far vedere ai lettori cosa avviene dietro le quinte.
Quindi sicuramente una storia della televisione ma arricchita e completata da questi , spesso gustosi, retroscena. E allora registi, autori, attori, dirigenti,
giornalisti, critici, gli stessi autori del libroi, si prestano a raccontare tutto quanto è stato fatto ed è successo in questi anni.E lo si fa e attraverso le loro
riflessioni, ma anche grazie a varie testimonianze raccolte sui giornali, nei libri, nelle trasmissioni nelle memorie lasciate.In questo lavoro di ricerca
grande ausilio è stato dato dalle teche Rai dove sono raccolte tutte le immagini e tutte le voci di questo mondo affascinante. Una maniera pertanto di rivi-
vere questo splendore e farlo tornare ad essere nostro.
Gli autori hanno suddiviso il libro in capitoli, dedicati alla storia, alla religione, al giallo, al mistero, alla realtà, e così via. Non sempre è stato facile asse-
gnare una materia a un capitolo piuttosto che a un altro ma si è voluto comunque rendere più semplice l’approccio del lettore ai vari generi prodotti in
questi anni.Si è cercato non tanto di fare un elenco dei lavori trasmessi in questi cinquant’anni ma piuttosto di fare sì che ci si ricordasse o si scoprisse
cosa è stata la televisione e che ruolo ha avuto nella vita di tutti noi. Una sorta di come eravamo, cosa siamo diventati, e cosa possiamo sperare per il futuro.
Del resto la potenza del telecomando ha qualcosa di magico basta premerlo e tutto cambia…
Certamente l’opera ha forzatamente un suo decorso temporale, ma la storia della televisione continua: siamo partiti con il bianco e nero e siamo arrivati
al colore gli schermi di oggi fanno quasi invidia a quelli cinematografici, e l’evoluzione è continua. Poi sta chi la realizza e a chi la riceve di dare al tutto la
giusta dimensione La Televisione racconta e lo farà sempre ,altri come noi magari la commenteranno fra altri cinquanta anni.
In conclusione una pubblicazione interessanate, ricca di tanti elementi, che ci ha permesso di ritrovare tanti personaggi che entrando nelle nostre case
erano diventati di…casa che ci hanno accompagnato in una parte più o meno lunga della nostra vita, e per i quali, confessiamo il telecomando lo abbiamo
usato in senso buono……
GIUSEPPE PREVITI