IL VERSO DELLA CIVETTA DI OSCAR MONTANI- Nerocromo
23 Luglio 2015” OFF LIMITS ” DI DANIELE CAMBIASO- 21 EDITORE
2 Agosto 2015Nel centro di Lucca viene rinvenuto il cadavere di un uomo, il custode del museo della Cattedrale. Il cadavere è posizionato in una maniera abbastanza insolita, ha il collo
spezzato ma è disposto sul selciato ricordando per la posizione la figura del Matto, uno degli Arcani maggiori dei Tarocchi.
Un gruppo composito di investigatori, non solo poliziotti ma coordinato dal commissario Biagini si occuperà del caso anche perché via via che l’indagine prosegue vengono
alla luce sempre nuove e inquietanti prospettive storico-religiose che sembrano andare al di là della figura apparentemente dimessa dell’ucciso. E così si si dovrà occupare
delle mappe della via Francigena, la strada che portava i pellegrini che dal Nord Europa si dirigevano a Roma.
Ma quali segreti e quali misteri celavano queste mappe ? Al centro della storia e a rispondere a questi interrogativi un folto stuolo di personaggi: un archeologo che spera di
aver trovato il reperto che lo renderà famoso, un altro archeologo invece assai celebre, una deliziosa antropologa francese nelle vesti di esperta, una avvocato assai avvenente,
una luminare della chirurgia, una sorta di ” grande vecchio” che sembra il burattinaio di questa storia, e infine , una vecchio conoscenza dei lettori di Elena Torre, il commis-sario di polizia Vincenzo Biagini, trasandato all’apparenza, ma assai più scaltro di quel che non sembri.
è
Un thriller che accoppia modernità e medioevo, tra continui colpi di scena, rituali misteriosi, credenze mai sopite. Elena Torre in Il segreto dei custodi della fede non rinuncia
però alla sua Viareggio, al suo Biagini, fa entrare nello scorrere dei fatti Lucca, Camaiore, diciamo che questo giallo con riferimenti storici è considerato su due piani.
Quello dell’azione vera e propria, con una serie di delitti, di agguati, di colpi di scena che appunto è ambientato in Toscana, ma anche in Svizzera e SudAfrica. L’altro piano è
emintemente storico, con la via Francigena in primo piano, e con tutto quanto le è girato intorno, in senso materiale, etico e religioso. La via Francigena è stata quella che per
secoli ha segnato il percorso della fede, con i pellegrini che scendevano in Italia in cerca di Dio.
La nostra autrice sulla scorta dei tanti personaggi che animano il quadro degli eventi traccia anche per i lettori una strada da percorrere con fatti che si intrecciano continua-
mente. Così si passa dalla città di Camaiore, dove un giovane ambizioso archeologo sogna la gloria sotto forma del ritrovamento di un reperto che lo renderebbe famoso a
una modernissima e efficientissima clinica sita in Ginevra. Un delitto avvenuto nella città di Lucca vi farà convergere gli altri protagonisti con la scoperta, o meglio la risco-
perta di antichi rituali, di ordini religiosi (o che si defiuniscono tali…), di sette religiose che promettono l’eterna felicità, a condizione che ciascuno rinunci a tutto….a favore
naturalmente del nuovo ordine,
Il romanzo prende ispirazione dalla via Francigena che era nata come un insieme di strade chedal ‘900 d.C. permettevano il viaggio verso Roma. Naturlmente anche la Toscana
faceva parte di questo percorso che comprendeva strade, ponti.guadi e anche i luoghi dove i viandanti potessero fermarsi, rifocillarsi, sostare.Di tutto questo esiste un’ampia
documentazione e anche la ricostruzione delle mappe dei luoghi ove avveniva tutto questo. Il ritrovamento di queste mappe è alla base del racconto della Torre perché intorno
ad esse si accende una lotta che ha anche in palio il controllo dell’umanità stessa. Il romanzo d’azione è molto moderno nella concezione con intrighi, sangue, furti ma è anche
abbastanza originale nel legare tutto questo a simboli misteriosi da decrittare, con sette e fanatici religiosi sullo sfondo.
Un merito del romanzo, scritto con penna agile e chiara,è di dedicare grande attenzione ai vari personaggi, tutti pennellati con cura, nei loro pregi e difetti, a prescindere
dal protagonista classico Vincenzo Biagini.
GIUSEPPE PREVITI