” L’IMPRONTA DEL GATTO” DI AUGUSTO DE ANGELIS- MONDADORI
13 Maggio 2015LA CASA DEGLI ANONIMI” DI GIOVANNI AGNOLONI- GALAAD EDIZIONI
18 Maggio 2015La vicenda si svolge nell’hotel Haworth di Oxford, un albergo di discreto livello, specializzato in pacchetti di offerte assai allettanti, come per l’imminente Capodanno che verrà festeggiato in maschera, tre giorni a prezzi vantaggiosi. Nella dépendance andranno ad abitare i miteriosi Ballard. gli Smih che fanno di
tutto per non farsi notare e la bella signora Palmer. A mandare avanti il tutto tra un continuo arrivare di ospiti e i preparativi per la serata ci sono il proprieta-
rio,Binyon, e la segretaria tuttofare Sarah Jonstone. La fine d’anno viene festeggiata in una serata in cui fiocca anche la neve e nell’euforia generale vanno tutti
a letto molto tardi, qualcuno parte subito, ma nessuno nota l’assenza del cliente della numero 3, tra l’altro premiato perché indossava il miglior costume della
festa.Sarà trovato la mattina dopo assassinato, e Morse arriverà con Lewis per svolgere le indagini che non saranno affatto facile, a cominciare dalla reale identità
di chi era presente all’Haworth.
IL segreto della camera 3 di Colin Dexter è il classico giallo all’inglese che a parte la soluzione dell’enigma proposto tiene sempre a evidenziare vizi e virtù della
società britannica, illustrandone nei tipi che Dexter ci propone le caratteristiche somatiche e relazionali di un popolo, insomma un vero e proprio trattatob su come
si vive e ci si comporta Oltre Manica. La trama vede appunto una festa organizzata in un albergo per l’ultimo dell’anno, con gare, balli giochi e travestimenti. Ma in-
tanto fuori fiocca la neve, e l’elemento metereologico sarà importante, è perché in Gran Bretagna viene sempre considerato taloe e perché il colore della neva dal
bianco immacolato allo sporco avrà la sua importanza nella soluzione del caso. Un altro elemento di rilievo è l’alcol, si beve molto, a cominciare da Dexter che tiene
a dire di non essere un alcolizzato ma un etilico…E poi come sempre nei romanzi di Dexter abbondano le citazioni, la cultura non viene affatto trascurata.
Su tutti come sempre sovrasta l’ispettore capo Morse, un detective che beve molto ma ragiona anche molto, oltre tutto possiede una competenza musicale e cultu-
rale che lo porta anche a offrici una serie di citazioni sempre assai significative. Con Morse c’è sempre il fido Lewis, più pragmatico e razionale del capo, ma certamente
meno fantasioso, insieme sono una bella coppia.
Li troviamo nell’albergo dove è stato rinvenuto il cadavere, varie piste si intrecciano, ma nessuna è quella giusta. Morse per farsi risvegliare l’inuito e l’immaginazione
si ferma spesso nei pub perché li gli veniva uno stato d’animo che gli sembrava il più adatto per sviluppare i vari ragionamenti. Non mamcano le presenzefemminili,
c’è anche una bella escort su cui un troppo amletico Morse farebbe qualche pensierino, ma appunto pensando a tutte queste donne Morse arriva a una storia di tra-
dimenti coniugali, di gelosie, di appagamenti sessuali tardivi, di voglie di fuga. E alla fine Morse si compenetra in questa “piccola umanità” tanto che porta sì a termine
il suo compito ma osserva che questi colpevoli lo sono assai meno di tanti grossi finanzieri che speculano sul mondo intero…
Morse è veramente un personaggio ben tratteggiato, insofferente alle regole e alla disciplina, caustico e sferzante verso tutti, Lewis in testa, ma anche malinconico
e solitario, sempre frustrato nelle sue passioni verso il gentil sesso.
GIUSEPPE PREVITI