L’ENIGMA DELLA CAMERA 622 ” di JOEL DICKER- LA NAVE DI TESEO- 27.11.2020
27 Novembre 2020” ECCETTO TOPOLINO” di FABIO GADDUCCI LEONARDO GORI SERGIO LAMA- NPE EDITORE
2 Dicembre 2020In una Rimini alla vigilia dell’estate il commissario Macrelli vive o meglio convive con le sue ossessioni e le sue manie, una ricerca esasperata dell’ordine e della prospet-
tiva che gli procura una sorta di auto-pressione che spesso lo blocca e lo condiziona rendendogli impossibile la vita. Si sfoga nel pugilato dove ha raggiunto buoni risul-
tati. Inoltre il suo fisico è segnato da una bruciatura che gli ha cambiato la vita.
Gli capita una indagine assai delicata, è stata rapita la figlia del boss della città e lui deve ritrovarla perché ha i minuti contati in quanto il rapitore lo ha avvisato che la li-
bererà soltanto se lui risolverà il caso di una ragazza scomparsa qualche tempo prima e che un po’frettolosamente è stata data per suicida.
Il senso delle parole rotte ha procurato al suo autore Massimiliano Giri il Premio Tedeschi 2020. dedicato a uno dei direttori più famosi della serie degli storici
Giallo Mondadori.Un premio importante perché valorizza autori italiani di gialli e annovera tra i premiati molte firme prestigiose del giallo italiano.
E’ambientato a Rimini, città che curiosamente è stata presa ultimamente come terra ideale di trame gialle e noir da vari autori, ed è sempre di buon auspicio quando le
ambientazioni prevedono luoghi e personaggi nostrani.
Giri rivela una buona padronanza della scrittura e si sa destreggiare bene nello sviluppare una trama abbastanza complicata dove una inedita coppia di investigatori deve
affrontare deve affrontare il rapimento della figlia del potente sindaco della città con tutte le conseguenze mediatiche del caso. Il nostro protagonista, il commissario Mathias
Macrelli è un buon poliziotto,ma è afflitto da una sindrome ossessiva compulsoria che lo obbliga a cercare sempre l’ordine delle cose e trovare sicurezza e serenità solo se è
rispettata la perfetta simmetria di comportamenti, abiti, cose, altrimenti è soggetto a attacchi di ansia e di panico. Ma questi limiti alla fine, pur facendolo soffrire, sono anche
una sua risorsa perché lo portano a notare tutto quello che non quadra e questo lo puo’ aiutare nelle indagini che deve svolgere.Nell’indagine in corso verrà affiancato da Sara, una esperta di grafologia, che colpisce per l’abbigliamento che porta, top aderenti, pantaloncini mimetici, anfibi slacciati ai piedi, ovviameznte tatuata e con diversi piercing,
testa rasata su un lato. Insomma un tipo tutt’altro che convenzionale e certamente l’esatto opposto del Macrelli che la guarda perplesso. Ma i due dopo i battibecchi iniziali,
dopo aver cominciato a …annusarsi finiscono per piacersi, perché al di la dei reciproci problemi,finiranno per formare una coppia che, contando proprio sulle reciproche….turbo-
lenze, trova il mix perfetto per continuare l’indagine e portarla a buon fine.
Molti i personaggi della storia, dal preoccupatissimo vice-questore Giani all’ispettore Anselmi, alle prese con il continuo prurito che gli viene dalla psoriasi, alle tante figure
più o meno di contorno, tutte ben caratterizzate e importanti nello scorrimento della vicenda.La visione generale è abbastanza cruda e pessimistica per quanto riguarda l’umana
esistenza, con una visione cupa e disperata della stessa. Certamente una visione abbastanza contrastante con la faccia solare della Rimini turistica.
La storia è sempre raccontata in modo molto intenso,gioca su vari colpi di scena e tiene sempre vivi il senso della suspense e del mistero.
In sostanza un giallo ben costruito che va oltre la semplice trama poliziesca per indagare sulle sofferenze, sul dolore, sulla vendetta.L’originalità è che qui il dolore è inteso come
veicolo per far emergere i lati più oscuri dell’animo umano, potremmo anche dire che chi soffre è avvantaggiato nell’arrivare a capire chi provoca le sofferenze.
GIUSEPPE PREVITI