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25 Gennaio 2023” LE NOTTI SENZA SONNO” DI GIAN ANDREA CERONE- GUANDA 10.01.2023
10 Febbraio 2023E’il 4 novembre 1922 quando nella Valle dei Re viene scoperta la tomba di Tutankhamon. Si parlerà molto dell’antico Egitto dopo questo attesissimo ritrovamento, opera del conte di Carnavaron, grande collezionista e appassionato e di Howard,grande egittologo, Ma interesse e curiosità per una cultura
tanta lontana quanto molta apprezzata anche per un certo grado di misteriosità fanno sì che si scatenino invidie, gelosie, dicerie varie, insinuazioni, insomma
varie curiosità che alimentano il mito del “faraone bambino”.
L’Europa è appena uscita da un sanguinoso conflitto, ma altre nubi si addensano all’orizzonte, cresce l’antisemitismo, inizialmente alimentato da un falso docu-
mento che voleva screditare la finanza ebraica, accusata di voler dominare il mondo, mentre intanto si profila minacciosa la mfigura di Hitler.
E proprio il ritrovamento della tomba del faraone scatena nuovi appetiti, nuove dicerie,non tanto per i favolosi tesori che si presume vi siano contenuti, ma si
dice anche che vi fossero custoditi i papiri che, sempre stando ai si dice, avrebbero stravolto i fondamenti delle Religioni.
Nel 1341 a.C.era nato Tutankhamon, figlio di Akhenaton, noto come il “faraone eretico”, perché si era autoproclamato Dio. Ma ben presto, travolto dalle congiure, era dovuto fuggire, e tra insidie, falsi consiglieri, agguati , si era dovuto districare alla meglio il piccolo erede, faraone già a dieci anni,.abbandonato appunto da Akhenaton, ma aiutato dalla madre, la regina Neferniti.nel cercare di governare. Custodirà i papiri, dove era raccontata la vera storia del faraone padre e del fratellastro Mosè, l’ebreo. E anche questa era una verità scomoda che nessuno si sentiva di rivelare.
Una lunga cavalcata tra i secoli, dal 1341 a.C. ai giorni nostri, dalla sabbia dei deserti alle colline liguri alle grandi città del continente europeo , alla ricerca di un grande tesoro, fatto non solo di preziosi, ma anche di verità segrete che si perdono nel tempo, senza minimamente perdere la loro carica di maMarco Buticchi in una nota a margine de IL serpente e il faraone osserva che spesso l’autore di discosta dai canoni più ortodossi della storia per…percorrere sentieri
più “tortuosi” ma certo molto allettanti, ma essenziale è sempre il rispettare la veridicità di ciò che si racconta,ma l’opera di fantasia può concedersi anche
delle liberta. D’altra parte allo scrittore sta di avanzare delle ipotesi, colorire dei fatti, accennare dei dubbi, al lettore sta di accettarli o meno, magari appro-
fondendo quel che viene scritto. In un certo senso i romanzi che affrontano i temi syorici sono scritti per intrattenere e stimolare il lettore,non certo per insegnare.
Ne Il serpente e il faraone il titolo stesso rivelerebbe che sono esistiti un serpente e un faraone, ma sul faraone niente da dire, sul serpente che è un pò il fil
rouge del male che si palesa in certi momenti del racconto si può pensare a una rappresentazione simbolica, e quindi mentre il Faraone è esistito veramente, il serpente è dare una qualche visibilità a una sensazione di paura, di terrore che si avvicina, ma resta una visibilità simbolica e come tale va considerata.
I dubbi sulle origini delle religioni sono tra gli argomenti trattati dal romanzo di Buticchi, molti i ricercatori che hanno cercato questi documenti, tra essi sì cita Sigmund FReud, con la conclusione, mai provata, che la religione del Faraone Aton coinciderebbe con quella trasmessa da >Mosè al popolo ebraico.
Un altro elemento fondamentale del libro riguarda le iniziative intraprese per denigrare il popolo ebraico, in primis pubblicando I protocolli dei Savi Anziani di Sion, un falso libello concepito per gettare discredito sul mondo finanziario ebraico. Come si vede motivi assai intriganti e legati alle storie dei
popoli della terra.
Alla base del romanzo la scoperta dunque della tomba di Tutankhamon, il “faraone bambino” da parte dinun nobile inglese, innamorato perdutamente del-
l’Antico Egitto e di un suo connazionale, grande esperto di egittologia. Ma a questo si aggiungono altri fatti,altre vivcende, altri personaggi, altre avventure che si rifletteranno anche sui destini del mondo. Si gira anche intorno all’esistenza dei famosi “papiri”, ma la storia di questi è infinitamente più complessa, forse addirittura da non…raccontare.
Opera certamente storica, ma vi si mescolano realtà e fantasia, anche perché sono fatti complessi, con tante “possibili”verità, anche se su alcuni di essi si
possono ipotizzare dubbi sulla loro veridicità.
Buticchi ,come sempre sa raccontare e sa appassionare il lettore, qui si è preso una vacanza dai consueti Oswald Beril e Sara Saracini, e si è cimentato con una storia affascinante, creando un thriller storico di spessore, dove si mescola l’antico Egitto, l’Europa alle prese con gli strascichi della prima guerra mondiale, con la sorgente Rivoluzione russa,, con i primi vagiti, poi sempre più forti dell’antisemitismo, tanto che si assiste agli inizi dell’ascesa di Hitler.
Sono passati cento anni da quando il lord inglese, conte di Carnarvon, e l’esperto di Egitto ,Carter, hanno scoperto la tomba di Tutankhamon,Buticchi parte da questo momento, con un taglio narrativo che ricorda molto i romanzi d’avventura, con un ritmo di scrittura assai moderno, in un susseguirsi di fatti e di
personaggi che manifestano la loro presenza in secoli diversi. Ma questo non si avverte, la trama scorre, come del resto il tempo, inesorabile, non dando
quasi tempo di pensare, semplicemente si “vivono” tutti questi momenti, quasi non importa l’epoca in cui avvengono. Tremila e più anni fa era vissuto questo giovane faraone, la sua storia arriva addirittura ai giorni nostri, senza perdere attrazione.>
E così partendo da tempi ormai lontanissimi e da aridi deserti si arriva alle colline liguri che sovrastano il Tirreno e sembrano fare la stura a una vicenda
“gialla” dei nostri giorni.
Ma eseenzialmente è una storia di tesori, preziosi di ogni genere e valore, ma anche di verità maturate nelle varie epoche considerate e che hanno ancora§
una tale forza da poter sindacare e condizionare il potere in ogni tempo.
Del resto viste le tante dispute che agitano i tempi nostri, cosa accadrebbe se la storia contraddicesse i testi sacri o se venisse alla luce qualcuno che contraddice i testi Sacri ?
Aumentano l’interesse del romanzo l’inserimento di piccoli riassunti prima di ogni capitolo,ricapitolando le vicende capitolo precedente. Degne di lode infine
le illustrazioni di Maria Consuelo Buticchi.
GIUSEPPE PREVITI
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