” UN CONTO APERTO CON IL PASSATO DI LUIGI GUICCIARDI- DAMSTER EDIZIONI- 7.04.2020
7 Aprile 2020” IL FATALE TALENTO DEL SIGNOR RONG” DI MAI JIA – MARSILIO- 10.04.2020
10 Aprile 2020E’ l’anno 753 quand0 i Longobardi, guidati da Astolfo, re d’Italia, hanno occupato i territori bizantini in Italia, di cui il papa rivendica il possesso, forte di un documento,
peraltro mai trovato, in cui l’imperatore Costantino aveva ceduto la proprietà di queste terre al papato. Questo documento era noto come la DONATIO COSTANTINI , ma
in seguito verrà riconosciuto come un falso.
Ecco che allora verranno mandati in missione il giovane e coraggioso guerriero longobardo Teuzo, accompagnato, sotto le spoglie del servo Gisulo, dalla moglie Lucilla, e il
monaco Martino, vecchio compagno di studi di Teuzo, grande esperto di dottrina e di storia. Loro compito è di recuperare assolutamente quel documento prima che arrivi
in mano al Papa. Questi ha nel frattempo lasciato Roma e viaggia verso il Nord in direzione della Francia.
Il viaggio dei tre giovani sarà molto avventuroso, strade difficili, spesso con la neve o sotto grossi temporali, infestate dai briganti, seguono un po’il percorso della nascente
via Francigena, devono scalvare monti e traversare fiumi, da Città di Castello arriveranno tra varie peripezie in Francia, sempre seguendo il cammino del Papa, E in mezzo
a pericoli, agguati, briganti e altri prezzolati per fermarli, la storia si snoda in vari episodi, rischieranno anche la vita, ma alla fine in un clima di intrighi e di misteri e anche
abili nel farsi strada riusciranno a tornare a casa sani e salvi.
Oggi uno dei problemi, io direi dei “falsi ” problemi della letteratura gialla che fortunatamente gode di buona salute per conto suo, è quello delle “etichettature”, come se dire
“giallo” no fosse di per stesso già una indicazione. E allora si parla di giallo, di noir, di thriller,, spy story e con la fantasia si potrebbero aggiungere anche altre definizioni.
Thriller dunque,è una ulteriore classificazione ovvero di un romanzo che si basa sulla suspense, il mistero,la tensione con un linguaggio incalzante , tutto questo può essere
riferito a ogni genere di trama. In questi giorni di clausura forzata, andando a caccia dei tanti libri in attesa di lettura mi ha incuriosito la segnalazione di copertina “Thriller
storico”, relativa al romanzo di ANDREA BOLOGNESI “IL SIGILLO PERDUTO DEL PAPA”. Avendo già detto cosa si intende per thriller, qui ci ha ulteriormente intrigato la
definizione di “storico”, ovvero un romanzo che si riferisce a una data epoca storica e qui vi viene ambientato, costruito nella maniera più analitica e veritiera possibile.In
questa cornice si devono fondere la verità storica e la finzione narrativa, intanto tenendo presene che romanzo storico non conosce limite di di tempo, può riferirsi al Medio
Evo, alla peste di Milano o alla strage di piazza Fontana o alla seconda guerra mondiale, è l’ autore che narrativamente, oltre chiaramente conoscere alla perfezione di cosa
parla, deve costruire una storia che appassioni, attragga il lettore, lo coinvolga, se no si rimane nel saggio storico, che ha ben altre funzioni di approfondimento e di studio,
ed ecco che la suspense, il mistero, anche la finzione possono servire allo scopo.
ANDREA BOLOGNESI ha preso in esame un periodo abbastanza desueto ,quello intorno al 750,l’Italia è sotto il re longobardo Astolfo,che conquistate le terre bizantine del-
l’Italia centrale ha coronato il sogno di un’Italia sotto un unico regno. Gli è ostile il Papa e quindi il Ducato romano che è rimasto ai bizantini, E proprio il papato rivendica
quelle terre del centro Italia, facendosi forte di una presunta donazione dell’imperatore Costantino.
La nostra storia prende avvio negli anni 753 e 754, quando una giovane coppia, il guerriero longobardo Teuzo e la moglia Lucilla vengono incaricati di rintracciare quel
documento che assolutamente non deve arrivare nelle mani del papa. Con loro un giovane monaco,Martino, che Teuzo conosce bene avendo compiuto gli studi insieme,
poi le loro strade si erano divise.Viaggeranno tra mille insidie e pericoli risalendo l’Italia, finendo in Francia, sempre sulle tracce del Papa, un viaggio avventuroso tra
agguati, condizioni atmosferiche spesso pessime, tradimenti, ritrovamento di misteriosi documenti, spie, visite in città come Milano,Lucca, Saint Denis, in un susseguirsi
di situazioni tra il thriller, il misticismo e il suggestivo., il tutto fuso in un contesto tra lo storico e il fantastico.
Un bel romanzo d’avventura intanto, con le concessioni che si è detto al thriller, ma sorprendentemente anche un romanzo d’amore, vi primeggia questa storia d’amore tra
Lucilla e Teuzo, Lucilla che lo segue, travestita da uomo, in questa lunga corsa tra pericoli e sorprese. Diremmo che questa presenza dei due giovani è tra i pregi di questa
storia, perché la dolcezza e la freschezza dei loro sentimenti danno una visione più reale alla vicenda, dando loro una maggiore consapevolezza su quella che è la vita e i
suoi beni e i suoi pericoli, forgiando i loro caratteri dopo questa difficile esperienza. Spicca tra i tanti personaggi, molti appena tratteggiati, questa Lucilla, ragazza di stirpe
romana che non sa leggere ma è molto acuta, scaltra,non riesce mai a stare…zitta anche se deve fingersi uomo, pur se non perde mai la sua femminilità. Accanto a lei Teuzo,
classico uomo d’azione, spesso impaziente, ma sempre con un occhio di riguardo alla sua Lucilla.E poi quel Martino, un po’viscido nei loro confronti.
Una storia interessante, uno squarcio su un periodo abbastanza nuovo per chi legge ovvero il periodo del regno longobardo in Italia e le reazioni del papato. Molti misteri,
molti riferimenti storici, in una storia ben scritta e con tutte le caratteristiche del thriller storico.
GIUSEPPE PREVITI