” L’ENIGMA DELL’ ABATE NERO ” DI MARCELLO SIMONI – 11.1.2020
11 Gennaio 2020” BREVE STORIA DELLA LETTERATURA GIALLA” DI ELEONORA CARTA
16 Gennaio 2020Un uomo o mille uomini, un volto o tanti volti, uno spietato assassino che celandosi dietro tante facce, si può introdurre in Vaticano e uccidere il Papa , I Servizi segreti lo
conoscono come Caronte ma non sanno chi sia,unico segno di riconoscimento un’antica moneta che lascia come firma sui cadaveri. Secondo la leggenda Caronte era colui
che traghettava le anime verso il mondo dei morti e l’anima traghettata doveva pagare un obolo per il servizio. Ma a parte questa moneta nessuna immagine o altro che possa
far risalire al killer.
Un’altra faccia di questa storia è una organizzazione segreta che offre a chi è infelice o ha dei problemi la possibilità di cancellare la via precedente e trasferirsi con una nuova
identità e un nuovo passato , praticamente un modo di rinascere. Al vertice di questa struttura Arianna e Laura, una docente universitaria che conduce una vita appartata ma
che nessuno conosce veramente.
Caronte, Laura, persone distanti, in apparenza nessun legame tra loro, ma i poliziotti che danno la caccia a Caronte sono invece convinti che tra loro ci sia un qualcosa che li
unisce o li ha uniti, e quindi cercano di arrivare a lui tramite Laura, ma nessuno riesce a incastrare Caronte. Eppure lui è molto più vicino di quel che pensino. E , protetto dalle
sue maschere, continua a uccidere, convinto che solo ammazzando i malvagi che infestano l’umanità la sua anima possa placarsi.
Una storia assai complessa che parla delle paure e dei fallimenti della società di oggi, scritta con molta abilità e partecipazione, arricchita da un ritmo incalzante, che riproduce
il modo di vivere di oggi, con i suoi timori, le sue delusioni, e i tentativi di riscatto.
Dopo essersi aggiudicato il Premio Scerbanenco 2018 con A chi appartiene la notte Psstrick Fogli torna in libreria appunto con Il signore delle maschere. La sua opera precedente era un noir, nel nuovo romanzo Fogli cambia decisamente genere e affronta una storia sull’ “identità”, o meglio sulle identità che un tale, conosciuto dalla polizia come Caronte, assume nella sua carriera di assassino e di terrorista. Ma chi è Caronte ? A parte le azioni che svolge non lo si sa, un viso, mille visi, un “indefinito” per eccellen-
za, non se ne conosce la faccia né la professione. E’un individuo che non ha paura di niente, uccide senza remora alcuna, è sicuramente un malvagio per come agisce e si comporta, pur se un filo logico guida le sue azioni e le sue scelte, certamente c’è un incognito desiderio di vendetta e di fare a modo suo giustizia. Segno particolare e distintivo
delle sue imprese una moneta antica che viene sempre messa accanto al cadavere.>
Molti attentati e in località le più diverse, addirittura arriva a uccidere il Papa in Vaticano, la polizia, i Servizi, l’Antiterrorismo gli danno una caccia serrata, lo cercano ovunque
finché non pensano di sfruttare Laura.
Laura è una donna altrettanto misteriosa, insegna all’Università, con la sua amica Arianna hanno creato un progetto molto psrticolare. Hanno creato una organizzazione che
aiuta la gente che vuole scomparire nel nulla e costruiscono per loro una nuova esistenza, diversa pur essendo sempre la stessa persona, anche se poi alla fin fine è la stessa
vita.-
E le vite parallele di Caronte e Laura si incrociano e si sfiorano, eppure non si conoscono, apparentemente lo sforzo che la polizia fa per collegarli sembra inutile.
IL signore delle maschere è un romanzo che ci ha fatto venire in mente un altro titolo Le vite degli altri,tutto è apparenza, finzione, verosimiglianza, si raccontano tante cose,
spesso si torna indietro nel tempo, ma alla fine ognuno ha la sua vita,il suo destino, al di là delle ingannevoli apparenze.
E’ una storia sulle identità, sul doppio, su chi sia veramente una persona,e quale incidenza può avere su lui il suo doppio, o su cosa voglia dire assumere una maschera. Diremmo che questo non è in sostanza un giallo classico se pensiamo al consueto triangolo “delitto-assassino-investigatore”, ma certamente la suspense, la tensione arrivano sino alle ultime pagine con una conclusione abbastanza originale. Ma la novità del romanzo è nei personaggi principali e nei vari protagonisti che, come raramente accade, vanno oltre<
la storia di per se stessa. Qui tutto il gioco è su di loro, e anche quando sembrano diametralmente opposti, si rivelano poi molto simili.
Ecco Caronte assassino per un malinteso senso di giustizia che lo sporta a spargere terrore e sangue. Fa ancora più paura perché è inafferrabile , può essere chiunque.Ora si
veste da prelato, ora da inappuntabile uomo d’affari, ora da filantropo, ma in suoi intenti sono ben altri, seminare morte e distruzione.
;Ma anche lui qualche falla la deve pur avere, e sarà Laura, un’altra che costruendo “le vite degli altri” di travestimenti e sorprese se ne intende, a dare l’input decisivo ai poliziotti
che danno la caccia al “Signore delle maschere”.>
Lui si moltiplica per rendersi inafferrabile e applicare un suo personale codice di giustizia, lei che gli altri a cambiare per combattere il destino. Una bella contesa tra due vite
parallele.
Caronte è un “genio del male”, ma ha dei valori, il che forse lo rende anche simpatico ai lettori, con il suo affascinante trasformismo e l’abilità nel risolvere ogni situazione, anche
le più avverse. E’certamente un eroe negativo, uccide,terrorizza, beffeggia, colpisce per la sua capacità, per la sua vanità,per la sua noncuranza nell’affrontare pericoli e sfide. E§
il tocco di classe lo da firmando le sue imprese con monete antiche rubate tanto tempo prima.>Da qui il soprannome Caronte, una creatura dell’inferno, ma come lui, unico nel
suo divenire,In conclusione un personaggio dall’alter ego smisurato, ma con il fascino degli eroi “maledetti”.
Laura è quella che gli si oppone, ci sono altri personaggi nella storia,ma lei è quella che regge più il confronto con lui. Fredda, lucida, poco spazio ai propri sentimenti, ma che sa introdursi in quelli degli altri e pilotarli. E poi anche una grande abilità nel mimetizzarsi, nell’annullarsi, nel dominare le proprie emozioni, lo vediamo anche nei rapporti con la sua milguore, malata terminale e anche con la figlia. Ha pure sprazzi di umanità, a esempio con il gatto Orlando che si porta in casa.
Caronte e Laura al centro quindi della scena, ma questa prevede anche altri personaggi, indispensabili al prosieguo della stessa.
Il signore delle maschere è un romanzo di movimento, molte le città, molte navi, suitres costose, capannoni abbandonati, case signorili, alberghi, luoghi spesso storici. E
Patrick Fogli riesce anche a dare un soffio di poesia e di intimità anche a questi due “antiumani” nella loro glaciale perfettibilità di “invisibili”.
Perfettibilità, diremmo, noi “umani” e “visibili” non proprio assoluta, alla fine il destino detterà pur sempre le sue regole e allora questo vorticoso valzer per cambiare se stessu
non potrà che portare a accettarsi come siamo.
GIUSEPPE PREVITI