” NESSUNO SI SENTA AL SICURO”DI LUIGI GUICCIARDI- DAMSTER- 27.01.2025
28 Gennaio 2025Aurelio Tornatore è il segretario del Partito a Bellano, siamo nel 1928,,ma lui non ha nessun attaccamento per la politica e per gli ideali che erano di
moda allora. “E’uno smidollato” pensa uno dei suoi, tale Caio Scafandro, che poi era colui che infatti aveva sperato di ottenere quella carica, ma il
federale aveva scelto quella nullità.
Succede che il cognato di Scafandro viene sorpreso a rubare del carbone nel deposito delle Ferrovie, addirittura accompagnato dal figlioletto. Ma Caio Scafandra pensa a una grande occasione, l’accusato è iscritto al partito, e se venisse condannato sarebbe uno smacco per tutti, partito compreso. Chiede così al segretario di intervenire presso quello provinciale perchè sia mandato un avvocato difensore di grido a difendere l’accusato, ma il segretario non ci pensa minimamente. E allora lo Scafandro manda un telegramma alla Federazione chiedendo, per difendere il buon nome del Partito e di un suo iscritto, che sia presente all’udienza un avvocato a sostegno dello stesso.
I cittadini, maresciallo compreso, assistono divertiti alla vicenda, che è di competenza della pretura, ma il mondo è bello perché è vario, perché all’udienza si presenteranno non uno ma ben due avvocati….
Una gustosa storia tra satira e presa in giro,queata IL SISTEMA VIVACCHIA di ANDREA VITALI. Un cognato nei guai, un aspirante segretario di partito, una fuga verso una nuova vita con qualche intermezzo, vedi questo sosta bellanese, dove il maresciallo Maccadò pensa all’acquisto di una radio.
Ma il maresciallo si gode anche il momento che gli permette qualche rivincita sugli sprovveduti ma non per questo meno altezzosi rapresentanti ldel Partito che guida la Nazione. Come dicevamo Maccadò, un pò diffidente verso tutto quello che è nuovo, anche dal punto di vista tecnologico, vorrebbe acquistare
il mezzo di comunicazione del momento, la radio, che a sua moglie piace tanto, ma è incerto, tanto più che l’appuntato Misfatti lo ha già acquistato e gliene decanta in continuazione le meraviglie.Ma ora deve concentrarsi su questa vicenda del furto e dei due avvocati,anche perché appunto ha visto che
forse potrà togliersi qualche soddisfazione sui potenti di turno-
ANDREA VITALI si conferma scrittore che sa scrivere delle belle storie con cui racconta anche la Storia, sa coinvolgere il lettore, le rende ricche di per-
sonaggi che da dirigere alla grande, simile a un grande direttore d’orchestra.Ne IL SISTEMA VIVVACCHIA ne compaiono tanti e tanti altri ancora, che lui
manovra con la sua grande capacità di scrivere “coralmente”, oltre tutto dotandoli di nomi abbastanza inediti e di sicuro effetto. Come anche il contesto storico (ambientazione, anno 1928)che ci porta a Bellano, sul lago di Como, dove uno sprovveduto ladro di carbone in un deposito delle Fwrrovie, viene-colto sul fatto-. consegnato ai carabinieri. Torna così in scena un personaggio caro al Vitali e ai suoi lettori, il maresciallo Ernesto Maccadò .Il nostro colpevole,ha più sfortune, intanto mentre…operava aveva con se il figlio minorenne, ma ha anche un cognato ingpmbrante, Caio Scafandro,uomo di partito,. che si è rivolto al segretario provinciale perché invii a Bellano un avvocato perché difenda l’accusato, e non si crei discredito per il partito.
Tutta la storia si gioca sul “Sistema Vivacchia”, che non è altro che una stramberia, una improvvisazione, una casualità che , se vogliamo scomodare
i Santi, riguarda appunto il Santo dell’…ultima ora, il protettore degli sbandati, dei disonesti, delle–cause perse, aggiunge qualcuno, una preghiera
a San Giuda Taddeo, il santo in questione o un affidamento al Sistema Vivvachia, fate voi !
ANDREA VITALI con il sorriso sulle labbra, se da una parte ci diverte con una trana abbastanza scanzonata, dall’altra ci fa entrare in un periodo storico che alla lunga procurerà molti guai e appunto sii evidenziano le castronerie degli uomini del regime- In concreto si diverte e e ci diverte, vedi il “tormentone” della radio che nel 1928 forse suscita ancora qualche dubbio, vedi il “super.preciso” maresciallo Maccadò…..Insomma si fa anche storia di
costume…e come oggi si discute sull’intelligenza artificiale, allora si discuteva sulla radio…
Uno dei pregi del resto del nostro autore è di corredare le sue trame, che possono sembrare troppo provinciali, ma che invece penetrano a fondo in una società malata di suo, con profittatori, sbruffoni, ricattatori.
Vitali è uno scrittore che si legge sempre volentieri, la sua prosa è raffinata ma anche alla portata di tutti,particolare tutt’altro che trascurabile.E’anche abile nel fare passare a volte per divertenti delle situazioni che nella realtà non lo sarebbero…
Oggi si parla in generale dei gialli che possono essere leggeri e profondi a un tempo, va di moda infatti il c.d.”Cosy.crime”. Vitali sa raccontare la
provincia italiana come pochi sanno fare,lui è al di fuori delle mode, e diciamo che ha un suo posto consolidato tra i narratori e di tutto riguardo.,ma
come sempre la chiave del giallo apre tante porte, poi per gli amanti delle classificazioni si possono anche aggiungere nuove definizioni ma il senso rimane.
Interessante anche la maniera di “raccontare” in questo romanzo, molti capitoli brevi o brevissimi, che fanno da sfondo alla narrazione della vita gior-naliera, abbastanza semplice trattandosi di una piccola comunità, dove alla fine lo spirito di solidarietà non viene mai meno, in contrapposizione alla
pomposità e all’alterigia dei rappresentanti del nuovo potere.
In questo romanzo forse rimarranno un po’delusi i fan del maresciallo Maccadò, ma intanto ha un ruolo fondamentale nella parte più “etica” della storia,
e poi questo e’un romanzo di molti personaggi e quindi le singole storie relativi spazi non possono che essere contenute.
GIUSEPPE PREVITI
el nuovo potere. Ma nulla di nuovo, si puo’ ben dire.