” IL BACIO DELLA BIELORUSSA” di ANTONIO PAGLIANO – Guanda
1 Aprile 2015” SANGUE BLU” DI PIETER ASPE – FAZI EDITORE
4 Aprile 2015Sono in molti ancora al giornod’oggi a domandarsi il perché della enorme popolarità del genere noir, praticamente estesa sotto ogni latitudine. Uno scrittore saggio e
indimenticabile vedeva il segreto del successo del noir nel fatto che in questi romanzi si smascherava completamente il potere e i suoi segreti, lo si esponeva al giudi-
zio dei lettori. Esempi del genere se ne contano svariati, ad esempio in Paesi come quelli dell’America Latina dove sovente si sono avuti regimi dittatoriali molti gli
autori che hanno usato la chive del giallo per mettere a nudo la presenza di tali governi.
Si può anche aggiungere che gli eroi del noir sovente si possono identificare con la categoria dei grandi ” perdenti”, simpatici finché vogliamo , ma sempre alle prese con
personaggi dispotici, indisponenti, viziati e inoltre erano malvisti dalla stessa polizia. Una categoria di uomini “solitari”, derivati probabilmente dagli sceriffi dell’West,
che però erano gli unici a rispettare principi di etica morale e sociale.
Un’ulteriore caratteristica del romanzo noir è quella di ” pescare ” in vari generi letterari, dalla letteratura di avventura a quella di costume, dalla letteratura di viag-
gio a quella più propriamente poliziesca, c0on riferimenti alla vita di tutti i giorni chè è sempre un insieme i bene e di male.
Vi è poi la capacità degli autori di noir di adattarsi a quella che è l’evoluzione della società, ad esempio il greco Markaris in ” Resa dei conti” fa muovere il suo commis-
sario Charitos in un Paese che è stanco di troike e di imposizioni e quindi riprende le vecchie monete nazionali prima di finire nel baratro. Se non è attualità questa ?
Il noir d’altra parte vanta precedenti illustri, la tragedia greca, la tragedia scespiriana, Dostoevskij, tutte forme di scrittura che sicuramente precorrono i tempi, un
delitto è sempre all’inizio di una storia. Ci si può accontentare di risolvere l’enigma e trovare il colpevole, ma si ci può anche chiedere il perché sono avvenuti certi gesti.
Concluderei rammentando che in generale sarebbe forse più esatto parlare di letteratura gialla che poi possiamo classificare in tanti generi, il giallo non è mai morto
come tale, caso mai c’è sempre una certa tendenza, a volte anche incomprensibile, a volere in tutte le maniere dare delle classificazioni, noi saremmo più dell’idea di
parlare di scrittori e del loro modo di scrivere un romanzo, di sviluppare una trama. Un vecchio saggio come Loriano Macchiavelli alla domanda sulla differenza tra
giallo e noir suole rispondere: “giallo e noir sono la stessa cosa ” solo che nel noir sono tutti più tristi “.
Risposta forse volutamente provocatoria, ma che comunque richiama al fatto che l’…alveo naturale è il giallo, poi possiamo sbizzarrirci nelle varianti. E una cosa è indubitabile, chiamatelo giallo o noir, ma il successo è sempre enorme !
GIUSEPPE PREVITI