” UNA VOCE DI NOTTE” DI ANDREA CAMILLERI – SELLERIO EDITORE
5 Giugno 2013” LA BELLA DI BUENOS AIRES ” DI MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN — FELTRINELLI
7 Giugno 2013Arianna è una donna di 33 anni, ma con un temperamento che per certi versi è rimasto infantile. Donna bellissima e sensuale ma che soffre di solitudine, una specie di selvaggia,
incontra Giulio, altra figura complessata e triste. I due trovano un punto di contatto, si riscattano dai loro problemi, lui la sposa, ritrovando la gioia di vivere. e in cambio di
questa riacquisita serenità le offre di tutto, anche quello che lui fisicamente non può darle…<Ogni giovedì lei si concederà a un uomo, tutto è concordato e pianificato dal
marito….
Però lui non è del tutto felice, pensa che lei gli nasconda qualcosa. Arianna ne ha di segreti, ci sono state delle turbolenze nella sua vita, ma il segreto maggiore per lei, quello
a cui tiene di più è il “tuttomio”, uno spazio ricavato nel solaio la “tana”, che le ricorda la caverna dove si rifugiava da bambina in campagna.
Ma questi giochi torbidi e perversi alla lunga diventano pericolosi, anche perché la donna finisce per confondere gioco e realtà e questo Giulio non lo può ammettere…..
Ispirato alla scandalosa vicenda dei marchesi Casati Stampa ma anche a celebri romanzieri come Faulkner ( “Santuario” ) o Lawrence ( “Lady Chaterley” ) intanto il
romanzo evidenzia il carattere straordinariamente inquietante di questa protagonista ora candida, ora sordida. Andrea Camilleri con una scrittura assai secca, tesa
senza orpelli conduce questa sorta di gioco a tre, scrivendo una storia di amore e di perdizione, che avvince e attrae il lettore, una sorta di mito di Arianna(il nome
non per niente della protagonista) rivisitato in chiave erotica, con un Minotauro che si nutre dei desideri più oscuri e reconditi.
“Tutto mio ” è un romanzo insolito nella pur vasta produzione di Camilleri. Un romanzo “erotico” ma anche un giallo, che qualcuno ha definito “senza regole “, cioè che
vive indipendentemente dal movente o dai classici protagonisti di un a trama gialla. Un romanzo che buona parte della critica non ha apprezzato, ma francamente non
abbiamo compreso se il rifiuto è dovuto al fatto che lo ha scritto il Camilleri di Montalbano o perché proprio non è stato gradito. Da parte nostra non abbiamo notato
alcunché di sconveniente, è un racconto forte, certo non edificante, ma i romanzi non vanno giudicati da un punto di vista morale ma dai contenuti.
L’autore si è chiaramente riferito a un fatto cronaca avvenuto nella Roma degli anni ’70, quando un ricco signore, impotente , spinse la maglie tra le braccia di un giovane
amante trovando il suo piacere nel voyeurismo.
Alla base del romanzo c’è anche una forte suggestione letteraria, ad esempio in quel Faulkner del romanzo ” pulp” “Il Santuario”.
Chiaro che per gli estimatori di Montalbano questa storia è un pugno in un occhio, per loro è un romanzo fuori delle sue corde, probabilmente li imbarazza.
La protagonista si chiama Arianna, una figura assai complicata, a modo suo inquietante, noi la vediamo mentre legge, è una donna che legge molto, sta leggendo un
giallo dove il commissario è un eunuco. Ma eunuco è anche il marito di Arianna, che finisce per trovarsi al centro di un universo popolato da impotenti e guardoni.
Via via che si conosce questa donna e ci si addentra in lei, si nota che è vittima di qualcosa di malsano, di oscuro, in lei è come se si annidasse una sorta di labirinto senza
luce, dove addentrandosi si rischia di incontrare il Minotauro.
Una donna fintamente perbene che poi forse non è altro che la metafora di quell’Italia degli anni ’70 altrettanto fintamente perbenista.
“Tutto mio ” è un romanzo fondamentalmente immorale, con l’animo umano che scende sempre più in basso in un vero trionfo del male.
Arianna con le sue paure e i suoi segreti, Giulio senza più virilità, tra loro un patto perverso: lei “vuole ” degli uomini, lui acconsente a patto che sia lui stesso a condurre
il gioco e a stabilire delle regole. Regole che salteranno con l’introduzione in questo girone di perversi del giovane Mario, che resta intrappolato nel labirinto di Arianna…ma che
non intende stare ai patti.
“Tuttomio” sarebbe un angolo di soffitta dove lei si rifugia e trova pace, ma anche un punto buio del cervello….
GIUSEPPE PREVITI