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27 Febbraio 2025” LE NOTTI DI MOSCA” DI ENRICO FRANCESCHINI- BALDINI + CASTOLDI- 12-O3-2025
12 Marzo 2025Siamo a Roma, nel 1946, quindi immediato dopoguerra in un paese molto provato e molto prostrato. Arcieri, da poco promosso maggiore dei carabinieri,è a disagio perchè si vede molto ridimensionato nella sua attività per i Servizi, ma in generale è tutta l’Italia e gli italiani che stanno attraversando un
brutto periodo, il futuro è molto oscuro.E anche Elena, la sua donna, vuole lasciare l’Italia.*Viene contattato dal suo ex-capo, il Comandante, anche lui estromesso dal servizio,e anche lui apparentemente non in un grande stato sotto tutti i punti di vista. Gli rivela in gran segreto di lavorare per riportare alla luce l’intelligence italiana, o quel che ne è rimasto, visto che è stata praticamente messa in liquidazione.
Ma ben presto quello che sembrava più una fantasia di gente frustrata si rivela un compito pericoloso, pieno di insidie, tanto più che praticamente sono in gioco le sorti del Paese. Vi è una guerra aperta tra occidentali e russi, tanto più she siamo alla vigilia del referendum che dovrà decidere se mantenere la monarchia o scegliere la repubblica. Arcieri praticamente si giocherà il suo destino, esautorato com’è da ogni attività di ufficio,e sotto accusa di un passato fascista…
Sono i giorni successivi alla fine della seconda guerra mondiale quelli che LEONARDO GORI prende in esame ne IL VZENTO DI GIUGNO. giorni drammatci per ub paese allo stremo, troppe sofferenze,troppi disagi, per di più le truppe di occupazione sono ancora in Italia,e incombe il referendum per la scelta tra monarchia e repubblica. E’ alle vista e quindi tutti sperano che vada secondo le proprie preferenze.
Leonardo Gori con la consueta e lodevole capacità di ricostruire la Storia con la S maiuscola attraverso le vicende del suo protagonista abituale, Bruno Arcieri, ci porta nella Roma del 1946, alla vigilia del referendum che dovrà indicare la forma istituzionale che dovrà darsi il Paese, e attraverso le sue
vicende ci racconta questo capitolo della storia d’Italia.Lo scrittore fiorentino lo fa con quei toni assai vari che vanno dall’incontro di di vari generi
dal giallo al thriller, dal noir alla letteratura d’azione, e rese sempre più apprezzabili da apporti storici, letterari,o politici, che rendono questa forma di scrittura molto attrattiva.
Un’Italia in ginocchio, ritrovatasi con un continuo aumentare di dolori,paure, sofferenze infinite, cerca il riscatto e la ripresa.Questo ci racconta la storia, questo ci fa rivivere Leonardo Gori. attraverso un testimone d’eccezione,appunto il maggiore Bruno Arcieri, che praticamente in una serie di libri ci racconta le storie vissute da lui medesimo, con un excursus fra Firenze, Roma, Genova e anche alcune puntate all’estero.
Arceri, dopo la promozione, vive a Roma ma non è contento, in ufficio ha incarichi da passacarte, deve dividere l’alloggio assegnatogli con due ufficiali inglesi. Anche la relazione con Elena Contini vive un momento delicato pur se hanno vissuto insieme a Firenze per un breve periodo, e lei vuole raggiungere la Palestina. Arcieri viene cercato dal suo vecchio capo, il Comandante, che gli vuole affidare una indagine assai delicata, dovrà scoprire chi tra i suoi ex -compagni sia diventato un traditore. Ci sono state delle morti sospette tra i più fedeli collaboratori del Capo. Arcieri lascia Elena a Firenze e torna a Roma.Qui comincia a indagare, tutta la storia e i vari avvenimenti non lo convincono. il gioco sta diventando sempre più complesso e pericoloso,le vite umane non valgono molto.Arcieri cerca un contatto con il suo nuovo superiore,, ma questi,pur riconoscendo la sua integrità,non vuole avere noier.Ricorre
all’aiuto di vecchi compagni dei tempi passati, da una sorta di…donna cannone al…fido e ritrovato Daniele. Ma in questa storia ci sono coinvolti anche i Servizi delle potenze occupanti, americani, inglesi,russi, con cui Arcieri dovrà questionare assai, ma con le sue conclusioni arriverà a destreggiarsi
in un ginepraio infernale.
La storia scorre fluida e non perde mai attenzione perché l’autore ci offre anche attraverso le idee personali del nostro protagonista.Possiamo vivere “in
diretta” le sensazioni chi viveva in Italia in quel periodo.
Arcieri è un personaggio che non ha mai deluso la folta schiera dei suoi fan, ha sempre pagato di persona,i giorni in cui avvengono questi fatti sono gli stessi del referendum istituzionale,Arcieri ha le sue idee e non vi rinuncerà mai. Anche i personaggi seriali, potremmo dire, “hanno un’anima”.
Bruno Arcieri è un uomo di cultura, ha vari interessi,dalla letteratura al jazz,ma nell’anima resta sempre un carabiniere. Ma sa ragionare con il suo cer-
vello,il motto del carabiniere “Uso obbedir tacendo”non lo rispetta, vedi quando dovrà assistere a una esecuzione. Ma sempre agisce con il cervello
libero e non rinuncia mai a cercare di riparare dei torti.Arcieri, ripeto ormai “uno di noi”piace perché nel tempo è sempre stato un uomo su cui cintare.
Come sempre GORI ci regala descrizioni e scorci delle città in cui si svolgono le storie, da Firenze a Roma.E sa anche rendere al meglio l’atmosfera che
circonda i protagonisti.E c’è anche un gustoso cammeo con la presenza di Alcide De Gasperi.
Un romanzo emozionante perché,pur se spesso Arcieri ha rischiato la vita nelle storie del passato, qui nell’atmosfera crepuscolare delle spy-story, fa stare i suoi fan con il fiato sospeso.
A proposito di lettori, potenzialmente se ne è aggiunto uno nuovo, il piccolo Giulio, auguri al nuovo arrivato e al nonno LEonardo.
GIUSEPPE PREVITI
poliziesco