MICROMEGA: ” CAMILLERI SONO” Considerazioni e appendice sul Romanzo storico
18 Settembre 2018CORNELL WOOLRICH visse con il padre in Messico, poi si trasferì con la madre a New
York dove frequentò l’Università e un corso di scrittura. Nel 1926 pubblicò COVER
CHARGE con successo.Allora lasciò la Columbia University per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Con CHILDREN OF THE RITZ vince un concorso con 10.000 dollari di premio e relativa riduzione cinematografica (1929). Ebbe un contratto
come sceneggiatore a Hollywood, si sposa ma dopo tre mesi si separa tornando a vivere con la madre.Il loro fu un rapporto quasi morboso, ma se ne infischiarono delle critiche, come lui non dette peso all’accusa di essere omosessuale. Non tro-
vando lavoro nel cinema si dedica al PULP MAGAZINE rivelandosi uno scrittore di
suspense. Da DETECTIVE FICTION WEEKLY (1934) AL 1939 pubblicò oltre 100 racconti.
Dal 1940 parte la famosa serie in nero,SIPARIO NERO,L’ALIBI NERO,L’ANGELO NERO,
APPUNTAMENTO IN NERO, con capostipite LA SPOSA IN NERO che nel 1967 fu ridotto per
il cinema da Truffaut, un film che influenzerà molto il cinema noir francese.
Dal suo IT HAD TO BE MURDER HITCHCOCK trasse LA FINESTRA SUL CORTILE.
WOOLRICH usò molti pseudonimi, come WILLIAM IRICH firmò LA DONNA FANTASMA, come
GEORGE HOORLEY firma LA NOTTE HA MILLE OCCHI.
WOOLRICH viene considerato l’inventore del ROMANZO NERO , scrivendo di morte,solitudine, atmosfere sempre angosciose, protagonisti sempre diseredati, dei
poveracci, dei disperati.
Ma anche la sua vita fu segnata dal dolore, la malattia della madre lo prostrò
profondamente,beveva sempre di più, smise di scrivere e si isolo completamente.
Morta la madre(1967) si ammalò anche lui,peggiorando continuamente. Era divenuto
un alcolizzato, una gamba gli era andata in cancrena e gli fu amputata. Tornò a vivere in albergo, si muoveva in carrozzella,era assistito dal personale.Lasciò
incompiuta una autobiografia e un romanzo dal titolo profetico, THE CLOSER.
Visse come un barbone,ma lasciò circa un milione di dollari, costituendo una
fondazione per giovani talenti, intitolandola alla madre.
Oltre che romanzi scrisse racconti e radiodrammi. Certamente fu un grande, sapeva
creare della atmosfere buie e che non lasciavano respiro, molti lo paragonarono a
Edgar Allan Poe.
CORNELL WOOLRICH è stato il prototipo dell'”artista maledetto”, lo si ricava anche dai tanti saggi scritti su lui. In Italia ad esempio Oreste Del Buono con
IL CULTO DELLA MADRE NERA e Eva Grimaldi con IL CANTORE DELLE TENEBRE evidenziarono quel rapporto di odio/amore/odio verso la madre che ne segnò tutta la vita. Come hanno detto i nostri saggisti Woolrich era un uomo disperato come
disperati erano e senza speranza sono i suoi romanzi, i suoi racconti, i suoi
film, tutti personaggi “dannati” a sua immagine e somiglianza. Da un punto di
vista letterario va evidenziata una forma di scrittura assolutamente personale e
difficilmente riconducibile ad altri, o riproducibile da altri.
14 i film ispirati ai suoi testi. L’angoscia e i tormenti di un qualsiasi individuo forniscono a tanti registi il modo di affrontare personaggi turbati,fragili, sempre in preda a incubi e minacce di ogni tipo.
Esiste un interessante studio LA FINESTRA SUL CORTILE, scritto da Mauro Marchesini
LA FINESTRA SUL CORTILE-INTIMITA’VIOLATE CATTIVI PENSIERI. Esamina appunto questo film tratto dal racconto IT HAD TO BE A MURDER (1942) e interpretato da James Stewart e Grace Kelly e Raymond Burr con la regia di Alfred Hitchcock (
1954) che punta sull’evidenziazione del voyeurismo, delle ossessioni, dei terrori
reali e immaginari, con l’aggravante che anche i giovani acceterrano questo mes-
saggio.
CORNELL WOOLRICH MORRà a 65 anni dimenticato da tutti,affidato all’assistenza del
personale dell’hotel e sarà lui stesso che in questo squallore che lo circonda
a voler dettare il suo epitaffio: “Tentavo solo di restare vivo ancora per un po’,
mentre ero già morto”.
E’ passato mezzo secolo dalla sua scomparsa, eppure il suo mito è quanto mai vivo
e infatti è allo studio un progetto televisivo che prevede una serie ispirata ai§
suoi racconti.
La cosa che colpì allora e che colpisce ancora oggi-nonostante si sia sempre parlato di una sua grande popolarità-è che al suo funerale assistettero soltanto
cinque persone. Come già detto quando morì lo scrittore stava lavorando a due
romanzi, uno dei due era DENTRO LA MORTE, a cui mise mano per finirlo un giallista americano Lawrence Bulk, che si concentrò principalmente sulla parte
iniziale, circa 25 pagine, mentre per il finale ,tra le carte lasciate da Woolrich,si trovò un abbozzo del finale su cui chiaramente fu lavorato.
GIUSEPPE PREVITI