Sulla scrittura di Roberto Santini
30 Settembre 2010Venerdì 1 ottobre alla Melbookestore di Firenze, ore 18,00, ci riuniremo per ricordare un amico, Roberto Santini, prematuramente scomparso nel maggio scorso.Avevamo con lui un appuntamento il 1 giugno per presentare
con Graziano Braschi e Leonardo Gori il suo ultimo libro, appena uscito, “Tre farfalle d’argento”. Ci ritroveremo
quindi a qualche mese di distanza, sempre noi tre, per introdurre una serata che non vuole essere una commemorazione, non credo che Roberto l’avrebbe gradita, piuttosto una serata tra amici, che parleranno di
lui come in una qualsiasi presentazione, verranno letti brani dei suoi scritti, verrà proiettato un cortometraggio
tratto da una sua opera. Roberto era apparentemente una persona burbera, ma di una bontà infinita, la sua
profesasione, figuratevi, era di maestro elementare, una professione che già di per se stessa denota bontà
d’animo, pazienza, voglia di dare qualcosa agli altri.
Ricordiamo l’inverno passato quando presentammo “Notti di raso bianco”, c’era tutta la classe, non ricordo
bene se fosse una quarta o una quinta, certo erano piccoli rispetto agli argomenti non sempre edificanti di
un noir, eppure dovevate vedere il…tifo che questi ragazzini facevano per il loro insegnante, fieri di essere li
e fieri di vederlo al centro di tanta attenzione.
Roberto Santini stava vivendo un momento d’oro nella sua attività di scrittore, anche se aveva al suo attivo
vari premi, stava ora entrando in un giro sempre maggiore, peccato che il destino abbia deciso diversamente.
Come tutte le volte che affrontiamo una serata in libreria forse ci porremo la fatidica e…inquietante domanda:”
Verrà qualcuno?”, ma onestamente il 1° ottobre varcheremo le soglie della Mel da una parte con il cuore
mesto perchè ci mancherà un amico, dall’altra contenti di fare parte di una serata a cui lui certamente non
sarebbe mancato, e ci piacerà di illudersi che lui sia lì con noi.
con Graziano Braschi e Leonardo Gori il suo ultimo libro, appena uscito, “Tre farfalle d’argento”. Ci ritroveremo
quindi a qualche mese di distanza, sempre noi tre, per introdurre una serata che non vuole essere una commemorazione, non credo che Roberto l’avrebbe gradita, piuttosto una serata tra amici, che parleranno di
lui come in una qualsiasi presentazione, verranno letti brani dei suoi scritti, verrà proiettato un cortometraggio
tratto da una sua opera. Roberto era apparentemente una persona burbera, ma di una bontà infinita, la sua
profesasione, figuratevi, era di maestro elementare, una professione che già di per se stessa denota bontà
d’animo, pazienza, voglia di dare qualcosa agli altri.
Ricordiamo l’inverno passato quando presentammo “Notti di raso bianco”, c’era tutta la classe, non ricordo
bene se fosse una quarta o una quinta, certo erano piccoli rispetto agli argomenti non sempre edificanti di
un noir, eppure dovevate vedere il…tifo che questi ragazzini facevano per il loro insegnante, fieri di essere li
e fieri di vederlo al centro di tanta attenzione.
Roberto Santini stava vivendo un momento d’oro nella sua attività di scrittore, anche se aveva al suo attivo
vari premi, stava ora entrando in un giro sempre maggiore, peccato che il destino abbia deciso diversamente.
Come tutte le volte che affrontiamo una serata in libreria forse ci porremo la fatidica e…inquietante domanda:”
Verrà qualcuno?”, ma onestamente il 1° ottobre varcheremo le soglie della Mel da una parte con il cuore
mesto perchè ci mancherà un amico, dall’altra contenti di fare parte di una serata a cui lui certamente non
sarebbe mancato, e ci piacerà di illudersi che lui sia lì con noi.
GIUSEPPE PREVITI