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11 Giugno 2024” MARE DI PIETRA” DI PATRIZIA RINALDI-RIZZOLI- 17.06.2024
17 Giugno 2024Carla, vedova e malata terminale,ha scelto di morire in una clinica svizzera, dove ha prenotato il suicidio assistito.Chiede al giornalista Gianni Colavita di accompagnarla in questo suo ultimo viaggio.Colavita dieci anni prima aveva seguito per il suo giornale, il caso rimasto irrisolto dell’omicidio di suo figlio Carlo, un diciannovenne, avvenuto a Roma . Una vera e propria esecuzione ad opera di un killer o il caso fortuito di un giovane colpito casualmente da un assassino che aveva sparato tra la folla fuori di un bar?
Il giornalista accetta di accompagnare Claudia, ma a patto che nel corso del viaggio si possano esaudire gli ultimi cinque desideri che la donna esprimerà.Così in un viaggio inframezzato da varie tappe e da tanti incontri, che serviranno anche a rinverdire i fatti di dieci anni fa, prima o poi arriveranno in Svizzera,per chiudere questa pagina piena di dolore, onde poter soddisfare anche l’ultimo desiderio di una donna che forse ha ritrovato
la pace e quindi se stessa.E intanto si risolverà anche il caso del figlio assassinato.
IN VIAGGIO CON LA MORTE di GIAN LUCA CAMPAGNA è la storia di un viaggio di una donna, Carla,che ha perso un figlio, ucciso fuori di un locale alla moda, da un assassino prezzolato. La donna successivamente ha perso anche il marito, che non ha fretto al dolore, anche perché il killer non è mai stato identifi- cato.
La donna, malata terminale,si rivolge al giornalista Gianni Colavita, ora una star tra i giornalisti sportivi, ma a quell’epoca addetto alla nera di un
grande giornale della capitale, e che quindi aveva seguito quello che diventerà un cold case. La donna gli chiede di accompagnarla nel suo ultimo viaggio
che la condurrà in Svizzera dove le verrà praticato il suicidio assistito. Sarà un viaggio non diretto, ma con varie tappe,cinque comer gli ultimi desideri
che la donna dovrà indicare e che Colavita dovrà realizzare.Ma il regalo più bello sarà la soluzione del caso del figlio assassinato.
GIAN LUCA CAMPAGNA ci offre in questa storia che traccia un cammino lungo dieci anni, tanti sono passati dal brutale assassinio di un ragazzo che stava uscendo da un locale alla moda.Il caso non sarà mai risolto, e l’autore alterna il racconto di dieci anni fa(“ieri”) e di dieci anni ora(“oggi”), mostrandoci pensieri, dialoghi, eventi, con al centro due protagonisti, Carla,la mamma della vittima, e Gianni, che conosciamo come un giovane giornalista
di belle speranze, ora invece affermato giornalista sportivo, che però non ha mai dimenticato quei terribili giorni di dieci anni fa.
Al centro del romanzo la narrazione del rapporto tra Carla e Gianni, un rapporto sempre al limite del dolore, pur se via via il rapporto si scioglie in
una fiducia reciproca. Infatti Gianni accetterà di accompagnarla in questo estremo viaggio, ma il viaggio dovrà diventare una sorta di avventura perché
si realizzino al meglio gli ultimi desideri della donna, con una serie di tappe da lei indicate.Ma forse la vera tappa che lei vuole raggiungere è quella
di trovare chi ha ucciso suo figlio.
GIAN LUCA CAMPAGNA riesce a creare un’atmosfera sempre più coinvolgente, con momenti di suspense, di partecipazione, attraverso paesi e paesaggi i più diversi possibile, e anche con incontri particolarmente significativi. IL rapporto tra i due si trasforma sempre più in una accettazione reciproca,pur con
passaggi emozionali diversi, da parte dei due, angoscia, speranza, accettazione,redenzione.
Un romanzo che affronta temi difficili come la morte, il senso di colpa,il rimpianto.Una trama avvincente ma anche commovente, ricca di personaggi, tratteggiati con passione senza mai scadere nella retorica.
La storia,come detto, prende spunto dalla morte di un giovane, con effetti sconvolgenti sui suoi genitori, la madre perderà anche il marito, e decide di
non esserci più.Ormai per lei la vita non ha più senso,ma cercherà di ridare un senso alla stessa quel giornalista che dieci anni prima aveva seguito il caso come giovane cronista, e ora non può esimersi dall’accompagnarla nel suo ultimo viaggio.
La vita è sempre un viaggio, qui lo compiono in tanti, genitori,figli, addetti ai lavorI, un giornalista, un avvocato,un onorevole, dei trans, delle donne,
degli spacciatori, insomma un mondo variegato.. Questa del resto è la vita, poi scorrendone la pagina ci sarà sempre chi vince e chi perde.
GIUSEPPE PREVITI