” IL NOME PERDUTO” di GUENDALINA GINETTI – NUOVE ESPERIENZE
20 Maggio 2019” ALBA NERA” di GIANCARLO DE CATALDO- RIZZOLI
23 Maggio 2019La storia ha inizio con una donna, Ester, che telefona in continuazione a Giulio, che non risponde,il cellulare sembra spento,Ma lei non può sapere che lui è finito all’ospedale
dopo un brutto incidente d’auto sulla via Aurelia. Sarà la moglie di Giulio,Giuditta, a riaccendere il telefono e a rispondere.
Potrebbe essere l’inizio di una commedia brillante ma qui i toni si fanno subito ben più drammatici, infatti c’è un testimone che dichiara che quello di Giulio non è stato un
tamponamento ma un vero e proprio speronamento, e così ora sarà la polizia a occuparsene….
Con questo romanzo breve, KM 123, ANDREA CAMILLERI ha voluto celebrare i 90 anni del Giallo Mondadori ed è anche servito chi identifica il Maestro con Montalbano e con
i tanti romanzi in “sicilianese” che ci parlano dell’isola e della sua storia.Qui per gli amanti del giallo classico c’è da andare in sollucchero, con una storia brutta, aspra come lo sono i caratteri e le voci dei protagonisti di questo pasticcio in noir, ma, intendiamoci, non brutti fisicamente ma brutti moralmente, per come si comportano. Ed è sempre vero che la borghesia è la culla ideale per le trame gialle. Una serie di indizi. di trappole, di sorprese che ci fanno sempre pensare di aver individuato il colpevole, ma poi alla scena successiva tutto cambia…
Questo di Camilleri è un giallo che più giallo non si può. La struttura è già di per sè singolare, molti dialoghi al telefono, molti scambi di messaggi, un continuo vorticare di mogli,
mariti,amanti, amici, poliziotti, assicuratori,avvocati. Poi ci sono gli articoli sul fatto che vengono pubblicati sui giornali, e sono riportati anche i rapporti che via via vengono stesi in questura.
Un Camilleri molto essenziale nella stesura di questo romanzo breve (o racconto lungo), ma l’abilità dello scrittore è di non parlarci di psico-commedia,di dramma, di racconto, tutto gira sui rapporti tra queste persone che via via si amano, si odiano, si spiano, si confidano. Un giallo all’italiana protagonista un palazzinaro sciupafemmine, una moglie
gelosa e vendicativa,un’amante troppo invadente o troppo sciocca,, dei poliziotti in contrasto tra loro. Al primo incidente ne segue un altro e qui le cose si complicano, c’è una morta.Intanto la vendetta della moglie del palazzinaro è completata, rovina il marito, distruggendolo anche finanziariamente, denunciandolo alla Guardia di Finanza.
La maestria di ANDREA CAMILLERI sta nel fare balenare tante ipotesi, tante verità, una delle innovazioni del testo è che ogni personaggio è convinto di conoscere la verità,ma anche di fregarsene . Se vogliamo la novità di KM 123 è proprio in questo, una verità, tante verità, nessuna verità. Avvertenza per il lettore, non ti fermare alle apparenze, il bello
del gioco è proprio li.
Insomma un CAMILLERI senza Montalbano, ma un Camilleri in piena forma, l’inventiva non lo abbandona,qui bastano alcuni spunti dai giornali o dai rapporti della polizia per
imbastire una storia nera( qualcuno ha parlato di un PASTICCIACCIO e certo Gadda non se ne è adontato)costruita con una serie di fatti ricavati da vari apporti. Un incidente
stradale che poco a poco si trasforma in una trappola diabolica.Ester amante in carica ora teme che la moglie di Giulio scopra tutto, ma la stessa Ester è preoccupata che suo marito abbia scoperto la tresca. Beh,una semplice storia di corna ?No, al di là delle apparenze, fomentate anche da chiacchiere di poliziotti e giornalisti che sembrano sapere tutto ma poi alla fin fine non è più bello giocare con tutte queste verità che accettarne una sola ?
Triste era la nostra dove più che “la verità” sembrano interessare ” le verità”.
GIUSEPPE PREVITI