” MADRE D’ OSSA” di ILARIA TUTI- LONGANESI- 28.08.24
28 Agosto 2023” CHI HA RAPITO SAN GENNARO ?” (UN GIALLO NAPOLETANO A FUMETTI)-A di MARCO SARNO- GUIDA EDITORI
13 Settembre 2023E’ una mattina di aprilen quando ,in un capanno sulla spiaggia della Playa, viene scoperto da Emanuela, la sua fidanzata,il cadavere di Thomas Ristuccia,
ucciso con un colpo di rastrello sulla testa. Thomas era uno dei ragazzi del parroco di “frontiera”Don Rosario Limoli, che officiava in un quartiere altrettan-
to di… frontiera, quello di San Cristoforo.
Vanina Guarrasi, vicequestore aggiunto alla questura di Catania, conosceva bene questi ragazzi, i carusi di San Cristoforo, e conosceva Thomas, un ragazzo dal passato difficile, però determinato a rifarsi una vita e ad aiutare altri come lui. Il dilemma da risolvere e’ se attribuire il delitto alla criminalità organizzata o considerarlo un delitto passionale, come lo si vuol far passare,indiziata principale la fidanzata Emanuela. Ma né la Guerrasi nè i suoi collaboratori, commissario Patané in testa, credono alla sua colpevolezza e così tutti coloro che sono impegnati nel caso , sia a livello professionale che personale, anche per ricordare lo scomparso che tanto si era prodigato per molti di loro, si batteranno per portare alla luce ciò che è veramente successo.
Siciliana e catanese, per l’esattezza originaria di Noto,Cristina Cassar Scalia ha costruito un personaggio, la vicequestore Vanina Guarrasi, che ormai da
Sabbia nera (2018) ha costruito negli anni un rapporto sempre più intenso tra il personaggio letterario e i suoi lettori. Una narrazione sempre più avvincente,una scrittura senza orpelli, una freschezza espressiva notevole, e una grande facilità di linguaggio, sì da essere accessibile a tutti.
La vicequestore deve indagare sull’assassinio di un ragazzo,Thomas Ristuccia, trovato con il cranio fracassato da un colpo di rastello, su una delle spiagge della città di Palermo. Thomas era uno dei più fedeli collaboratori di Don Rosario, un prete assai impegnato nel riportare sulla retta via ragazzi e ragazze traviati. Thomas veniva da un brutto passato nel mondo della droga, oltre ad essere imparentato con una famiglia mafiosa.
La Guarrasi aveva conosciuto questo ragazzo, che si era battuto come un leone per uscire dal suo oscuro passato e per di più si era oltretutto battuto per rendere il mondo un po’migliore.
La storia si dipana in un processo investigativo non semplice, tra gelosie,invidie, alterazioni della verità, testimoni prezzolati. Non sarà facile per Vanina districarsi da tutta una serie di fatti provocati per allontanarla dalla verità, e del resto ormai in tutta queste serie di romanzi in cui ormai i protagonisti
hanno assunto una posizione che ormai corrisponde a quella di una persona in carne ed ossa, anzi potremmo aggiungere che questi ipotetici personaggi
sono più reali dei…viventi.
In questa storia grande spazio e onore a una banda di giovani, i “carusi” di don Limoli,, guidati da una capa femmina senza paura, Chanel, la cui massima aspirazione è di diventare una “sbirra”. E saranno determinanti questi carusi, decisi a vendicare la memoria del loro amico e a non farsi prevaricare da una serie di menzogne e false verità.
E questo indurrà la stessa poliziotta a mettere a nudo la sua stessa complessa personalità fatta di passioni, volontà di verità e di giustizia, sentimenti forti e genuini. Un personaggio che si esplica pagina dopo pagina e che quindi acquista una credibilità maggiore ,come del resto è tipico della letteratura nitaliana di questi ultimi anni. Personaggi destinati a diventare “uno di noi”, più reali e veri appunto di chi esiste davvero.
La Sicilia co-protagonista come sempre delle storie della Cassar Scalia, con tanti personaggi e tanti misteri e tante menzogne da svelare.La banda dei Carusi è certamente uno dei romanzi più sentiti e coinvolgenti nella ormai lunga serie, con protagonista Vanina Guarrasi. E’ molto giocato sui sentimenti e quindi molto dolente nel suo svolgimento.D’altra parte il romanzo ha per protagonisti ragazzi che sono tutti alle prese con le brutture e le miserie della vita, e si battono per uscirne.Ragazzi che non si fanno sopraffare da un mondo violento e spietato, o almeno ci provano. E ci mostra la loro moralità, la loro amicizia, la loro voglia di riscattarsi, anche l’amore ha una grande parte in questa storia, sia quello maturo sia pure altalenante tra Vanina e Paolo, sia quello tra Thomaa e Emanuela, ma principalmente è l’amore verso la verità, verso il riscatto dall’abisso verso cui erano precipitati, e tutto questo fa da spinta a cercare un mondo migliore. Un romanzo che del resto segna appunto un “coinvolgimento”umano della sua protagonista, che sente questa indagine quasi come un fatto personale, tanto è rimasta scossa da queste brutte vicende. La nostra autrice sa come si costruisce un giallo, e quindi sulla morte di Thomas
si innestano tanti fatti, dei depistaggi, delle false testimonianze, e perciò il clima di suspense non viene mai meno.
Giovanna Guarrasi è un personaggio ormai affermato e più che riuscito, qui vi è una abbondante dose di amarezza pur se non mancano i momenti di spensieratezza, come è del resto nella tradizione del romanzo noir siciliano, Camilleri docet.
Come sempre per i romanzi della Cassar Scalia una parte preponderante ce l’hanno Catania,le sue strade, i suoi abitanti, il cibo prelibato cucinato da Bettina, vicina di casa della poliziotta,che però è più brava a mangiare che a farlo. E quindi il romanzo è anche farcito di tante belle pietanze, salate e dolci,un valore aggiunto….
Grande spazio ai numerosi collaboratori, Patanè in testa, qui molto spazio alla gelosia della di lui moglie An giolina, un po’assurdo in verità il suo atteggiamento, ma si ritorna al motivo del romanzo realtà…
Vanina, ripetiamo, qui è un po’amara, il mestiere che fa la porta a dare la caccia ai delinquenti , a vivere sempre con la paura che possano fare del male e
coloro cui lei vuole bene. E questo rende la sua vita più tormentata.
Un romanzo da leggere, e che già ci lascia con la voglia del prossimo….
GIUSEPPE PREVITI
zogne e false verità