” LA PALMA SVEDESE” di DAVIDE GADDA-IL VIANDANTE-31.03 2025
31 Marzo 2025” QUEL FAZZOLETTO COLOR MELANZANA” DI ADRIANA MORTELLITI- MONDADORI- 03-O4.2025
3 Aprile 2025” Hanno rubato un morto” e subito che si siano rubati un morto arriva all’orecchio del commissario Bova, o meglio del Pinguino, che intanto occupa il tempo libero con nuotate nei fiumi piemontesi, mentre lui si illude di essere nella sua Liguria.Ma la calma apparente dl Paese viene sconvolta da una notizia
singolare quanto macabra.E’stato rapito un cadavere dal cimitero, lo annuncia il prete al commissario..Tutto questo scatena il ricordo di antichi rituali di
cacciatori di demoni, di feroci torturatori, di killer senza scrupoli, di macabri riti. Il Pinguino,con la fida Gildina, e l’aiuto della strampalata squadra di poliziotti che lo… affianca(si fa per dire…)e che comunque farà il possibile per aiutarlo nello scontro con una banda di pericolosissimi criminali, che non esitano a macchiarsi di crimini orrendi.
Seconda avventura con al centro il commissario Gualtiero Bova,creato da un autore, Osso Tosco, che si è imposto alla grande con il suo primo romanzo ” L’ULTIMO PINGUINO DELLE LANGHE” dove questo personaggio ruvido, goffo, pesante, gran mangiatore e gran bevitore,si trova alle prese con un nemico implacabile e dove il sangue scorre a flotti per alimentare lo spirito dl male.
Ne LA CONTRORA DEL BAROLO” il furto del cadavere di un povero disgraziato in un piccolo cimitero sembra un qualcosa che permetta ai poliziotti di uscire dalla consueta routine, ma ben presto si rivelerà la prima tessera di un mosaico assai complicato da comporre.
Seconda avventura per il commissario Bova, detto il “Pinguino”, dalla pancia assai grande,dalla passione per le nuotate solitarie,e poi dalla voglia del mangiare e bere senza limiti. Bova dal petto enorme,alto e grosso,è coadiuvato dal suo vice, il Raviola,un “erotomane”, da una giovane collega, Olivia
Montenotte, commissario in Liguria, e dalla Telesca, in cui il commissario ha intuito le dori di una buona poliziotta. Certo, un bizzarro gruppo di “spostati”, alquanto scombinati e fuori le righe, ma anche preoccupati di fornire al capo il loro personale contributo nella lotta contro i malvagi.
Ma il Pinguino si chiede il perché è stato rubato proprio quel cadavere, anche se via via che l’inchiesta procede si delinea lo scenario di una situazione veramente oscura e pericolosa. Esiste una confraternita di benestanti che pratica anche sacrifici umani, anche di ragazzi, e controlla ferreamente una serie di spostati, obbligati al servizio del Male.
Il cadavere rapito nel cimitero, riapparso addirittura alla Fiera del Bue Grasso appeso a una gru, risponde all’opera di un’altra figura singolare e imprevedibile,l’ex-accademico Nevio Ottoz, “il più grande cacciatore di vampiri e demoni del mondo”, e saarà lui a far capire al commissario quanto è esteso l’impero del male.
La svolta avverrà quando il commissario intuisce che a capodanno ci sarà un grosso sacrificio umano, vittime dei bambini immigrati senza famiglia, e lui si batterà per impedirlo.
Storia nera,macabra, ma mai l’autore devia dalla sua strada, e qui sta La forza del romanzo, non rinuncia mai alla vena comica.Questa del restO contraddistingue sempre la prosa di Tosco,che nello stesso tempo si rivela anche un ottimo autore di gialli “comici”. Del resto la vita è sempre un mix di pianti e di risa, basterebbe il surreale colloquio tra il commissario e il suo vice. Questi gli chiede”Ha già un piano commissarIo?”, “Certo”, “E da dove
partiamo?” “Dalle ostriche, Raviola,ua dozzina a testa. E una bottiglia di Chablis e vedrà che il resto sarà una semplice, naturale conseguenza.”
C’è del nero, certamente, ma c’è pure la neve, co-protagonista della storia, che permette alle piante di riposare e crescere in santa pace. Già questa neve prodomo della “Controra del Barolo”. A ognuno la sua Controra….
GIUSEPPE PREVITI