Rime assassine – a cura di Massimo Sozzi e Riccardo Parigi – Edizioni Effigi
9 Aprile 2013” SENZA NOME ” DI GIOVANNI MERENDA- NUOVA IPSA EDITORE
17 Aprile 2013La città d’oro è un romanzo denso di eventi e di tante avventure, con un vero e proprio intrigo internazionale a caccia di un tesoro di un valore simbolico e inestimabile.
Questa storia ci porta dalla Firenze dove è segretario Niccolò Machiavelli sino a Siviglia e poi alle Indie Occidentali, ma non vivremo solamente avventure di ogni tipo e
sovente indimenticabili, ma anche vivremo uno struggente amore tra i due protagonisti, Andrea, l’emissario fiorentino, e Rose, la donna venuta dall’Inghilterra.
Siamo nel 15o8, il romanzo comincia nel dicembre quando la missione di Andrea è ormai conclusa e Machiavelli sta tentando di ricostruire quanto è avvenuto nel
periodo della partenza di Andrea da Firenze. Ma procediamo con ordine, e torniamo indietro di circa otto mesi. Firenze è ridotta all’estremo da una misteriosa epidemia
che miete vittime su vittime. Ma i problemi del segretario e di chi trama con lui sono ben altri e non tutti confessabili.
Al giovane Andrea viene affidata una missione di quelle apparentemente “impossibili”, trovare un luogo utopistico, la “città d’oro”, di cui si parla senza saperne alcunchè.
Nel suo periglioso cammino Andrea troverà una donna, Rose, inglese, tra loro sarà amore ma sarà anche un’alleanza sul campo per portare a compimento quello che
sembra un traguardo irraggiungibile. Si va oltre il mondo conosciuto, si scopre tra agguati, tranelli e visioni misteriose una porzione di un mondo inesplorato ma certo
non privo di insidie e di trabocchetti. In questo diverge ben poco da quella Firenze dove poi ci ritroveremo per la conclusione della vicenda, e certo questo non è un fatto
secondario, con una visione del mondo che da molto a pensare e che va oltre i limiti che possiamo dare a un romanzo giallo-storico.
Torna quindi nelle librerie con un romanzo a tamte facce un maestro del thriller quale è Leonardo Gori. Quella che ci racconta è una storia ricca di eventi, assai cruenta ma
anche affascinante, ricca di suspense, con una lunga serie di personaggi e una varietà assoluta di scenari.
Era qualche tempo che attendevamo un ritorno in grande stile di Leonardo Gori, ma se per i fan del carabiniere Bruno Arcieri l’attesa è forse solamente rinviata, ritorna
invece un altro personaggio a cui lo scrittore fiorentino tiene molto, Niccolò Machiavelli, qui al centro di un nuovo intrigo storico di carattere internazionale con tante
venature di giallo e di mistery. Ci troviamo nella Firenze del sedicesimo secolo, siamo nella dicembre del 15o8, la città è tormentata da un morbo che procura vittime
su vittime, ma intanto nelle segrete stanze di Palazzo Vecchio il segretario tesse le sue trame. Su suo incarico un giovane fiorentino, Andrea, partirà per il nuovo Mondo
per una missione ardua, che presto si rivelerà pressoché impossibile.Nascerà una grande alleanza tra l’uomo Andrea e la donna Rose, alleanza che al di là dei rispettivi
obbiettivi si trasformerà in un amore assoluto, che va al di là del bene e del male.
La città d’oro è un grosso affresco storico anche se diremmo che è difficile dargli una etichettatura precisa visti i tanti temi che tratta e certamente possiede delle verità
storiche. Molti dei personaggi che vivono nella Firenze rinascimentale sono reali e non sfugge il significato politico di questa storia che semina tra le pieghe del romanzo
d’avventure tanti interrogativi e non da poco.
Può esistere una città perfetta, la città dell’utopia o la “città d’oro” dove tutti sono uguali e vivono secondo il principio del bene comune, dell’assoluta uguaglianza ? E
perché i politici di mezzo mondo, dall’Inghilterra alla Spagna avversano questo progetto e lo vogliono distruggere ? Ai potenti del mondo è inviso un qualcosa
che inevitabilmente condizioni o addirittura elimini il loro potere, non possono certo acconsentire a una equa spartizione del mondo e dei suoi beni.
In questa visione politica importante è il ruolo di Firenze considerata il modello perfetto della “città dell’utopia”, ovvero dell’arte del governare, dell’edificare e del
realizzare, ed ecco perché Machiavelli vuole conoscere questo segreto mondo creato a tanti chilometri di distanza.
Ma il nostro è anche un romanzo d’amore, un amore infinito quello che sboccia tra Andrea e Rose, un’attrazione prima fisica, ma che poi sembra quasi travalicare la natura
umana, una unione che va oltre la congiunzione carnale, per approdare a un annientamento dei corpi se è possibile, loro diventano quasi una una cosa unica con il territorio
che li ospita e li circonda, fusi in una sensazione di purezza assoluta, non per nulla vagano nudi come Adamo e Eva, i primi simboli della purezza, quella purezza assoluta che
poi dovrebbe riscattare tutte le colpe.
La storia narrata in questo romanzo è sempre avvincente, scritta oltretutto con un ritmo assai serrato. Si parte con il compito che Machiavelli assegna a un giovane fiorenti-
no, Andrea, che verrà inviato nel nuovo mondo per scoprire il segreto della perfezione, racchiuso in un libro che lui dovrà trovare . Le origini del mendo, la purezza, il
senso del bene comune è quello il segreto che tutti cercano, Machiavelli in testa. Ma la posta è talmente importante che saranno in molto a volersene impadronire.
Tanti sono i personaggi che animano questo libro, se cerchiamo un protagonista parlerei più del giovane Andrea che non del primo segretario della Repubblica Fiorentina
Niccolò Machiavelli. Lui appare nelle fasi iniziali e conclusive di questa storia, lo vediamo tessere le sue trame, ma la sua presenza non è poi molto edificante, certo è
sempre proteso a far valere la ragion d stato pur se all’uomo si possono imputare cedimenti ben poco edificanti.
Ma, ripetiamo, Machiavelli in questo romanzo ha un ruolo sicuramente importante, è quello che segna le linee, affida i compiti, risolve i problemi ma l’attenzione maggiore
fatalmente è su coloro che monopolizzano le pagine del romanzone, che ne sono sempre al centro.
Andrea è giovane, è stato ben addestrato, sa come comportarsi, forse in lui prevale più la perfetta…macchina da guerra e questo gli permette di resistere alle prove più
difficili, però quando il cammino che gli si para diventa lo porta ad affrontare un compito più grande di lui, ecco che ci pare inadeguato, lui è più portato all’azione.
Sarà l’incontro con la donna inglese a mutarlo, in quella sorta di amore assoluto troverà una nuova ragione di vita e di pensiero.
Grande personaggio quindi questa Rose, donna dalle due vite, implacabile come agente segreta che non conosce ostacoli, uccide senza pietà, superando ogni ostacolo,
facendo da scudo anche al giovane fiorentino. Una donna che sembra pervasa da un solo scopo, scoprire perché anni prima il marito l’ha abbandonata, e quindi lei
lo cerca per fargli questa domanda, ed ecco che affianca Andrea. Poi scopriremo che le cose non stanno proprio così, addirittura lei ritroverà il marito, ma quando
potrà avere la risposta ormai non le interessa più, qualunque sia stato lo scopo che l’ha portata sin lì l’amore con il giovane fiorentino sembra sia diventato la sua
ragione di vita. E anzi il suo compito sarà quello di riportarlo a casa.
GIUSEPPE PREVITI