RISCOPRENDO VECCHI FILM: “QUALCUNO STA UCCIDENDO I PIU’ GRANDI CUOCHI D’EUROPA ” DI TED KOTCHEFF – 1978
12 Gennaio 2013” GANGSTER SQUAD” DI RUBEN FLEISCHER
25 Febbraio 2013Ormai è abbastanza usuale che al quotidiano venga aggiunto un volume con un dato sovrapprezzo, e proprio questi giorni è in edicola una ulteriore iniziativa del genere dal titolo”I gialli del Corriere della Sera. Quel che ci ha meravigliato è che la serie non sia dedicata ai soliti Simenon, Christie o Camilleri ma riguarda venti autori degli anni Venti e Quaranta del secolo scorso,
ma autori angloamericani misconosciuti che però hanno aperto la strada del thriller moderno.
Se le superstar della prima metà del ventesimo secolo sono state la Christie, Van Dine, Chesterton, qui ci troviamo di fronte ad autori che hanno dato vita e contributo alla grande stagione
del mistery, pur se i loro nomi non sono rimasti impressi nella memoria collettiva. Eppure si tratta di autori, ora inglesi, ora americani, di buona levatura, capaci di creare trame e soluzioni
credibili, abili nel confezionare storie e personaggi tenendo avvinto il lettore.
Molto versatili nel giallo classico a enigma oppure nel crimine avvenuto a “camera chiusa” oppure ancora specializzati nella caccia al colpevole. Ma erano scrittori tutt’altro che improv-
visati, il decalogo del giallo del 1929 era la loro Bibbia.
Tra le autrici di maggior successo ricordiamo Mary Roberts Rinehart che tratteggiava i suoi romanzi con humour ma anche con buon senso della suspense. Con La scala a chiocciola fu la scrittrice più pagata d’America. A lei è legata l’evoluzione del mistery e anche un genere nel genere nel senso che le sue eroine ripercorrevano tutta la vicenda che si sarebbe potuta concludere in maniera assai diversa solo che avessero saputo che…
Il primo scrittore che troviamo nella serie è l’inglese Jefferson Farejon con La casa dei sette cadaveri, capace per venti anni di uscire almeno con un libro all’anno , assai stimato
dalla critica, sapeva creare personaggi assai ingegnosi, oltre tutto riuscì anche come sceneggiatore nel cinema, ad esempio lavorò nel 1932 per Alfred Hitchcock . E una delle caratteristiche di questo gruppo di autori era la loro versatilità, scrivevano infatti per il teatro, il cinema, o la narrativa non di genere.
Molti di loro, e questo del resto accade ancora oggi, facevano tutt’altro per vivere. Ad esempio B.C.Newmann(in arte Don Batteridge )era uno storico che aveva lavorato anche
per i servizi segreti. A lui è dovuto L’alibi di Scotland Yard dove anticipa un tema che poi diverrà molto di moda, l’assassino confessa subito il suo crimine, al lettore la sfida per
individuare il colpevole. In questo libro la struttura è molto ben costruita addirittura l’assassino si procura un alibi andando a Scotland Yard.
Alfred Walter Stewart era un noto docente universitario e famoso ricercatore chimico, scelse lo pseudonimo di J.j.Connington per i suoi mistery, Harold Blundell,inglese, bancario
si firmava George Bellairs. Una grande passione per la Francia, i suoi vini, il suo cibo, ecco che il suo ispettore di Scotland Yard Littlejohn condivide le sue stesse passioni e molte di
queste storie sono ambientate in Francia, molti dizionari dedicati a questa letteratura ricordano il suo Morte in Provenza (1957).
Alfred Bennett Harbage, americano, fu un grosso esperto di Shakespeare, con lo pseudonimo di Thomas Kyd pubblicò quattro romanzi gialli.
Cortland Fitzisimmons, un attività editoriale, si fece notare per una serie di gialli ambientati nel mondo dello sport, inoltre creò una arguta vecchietta, Miss Thomas, progenitrice
della celeberrima Miss Marple. Elizabeth Daly, newyorkese, approdata abbastanza tardi alla scrittura, autrice di gialli ad enigma viene considerata tra le scrittrici più apprezzate da
Agatha Christie.
Il londinese James Hadley Chase con Niente orchidee per Miss Blanish (1939) ottenne un successo strepitoso, scrisse, pur non essendoci mai stato, un vero e proprio giallo all’americana
tanto da essere considerato con Chandler e Hammett tra i progenitori dell’hard boiled. Tra i suoi estimatori addirittura George Orwell.
Un altro nome importante di questa collana è John Dickson Carr, biografo di Arthur Conan Doyle e grande esperto della sua opera. Fu un vero maestro nei “delitti della camera chiusa” e creò un grande investigatore, Gideon Fell. Anthony Berkeley con Il caso dei cioccolatini avvelenati (1926) lancia un personaggio seriale che diverrà molto noto, il detective dilettante
Roger Sheringham ricalcato a quanto pare su un personaggio reale.
Il grande drammaturgo Earl Derr Biggers creò l’investigatore cinese Charlie Chan, protagonista di sei romanzi e molto sfruttato anche dal cinema. Famosa una parodia di Peter Sellers
nel 1976( Invito a cena con delitto). La scrittrice californiana Zenith Jones Brown con il nome di David Frome ambientò i suoi gialli in Inghilterra, scrisse una diecina di romanzi
con protagonista Mr.Pinkerton, una passione per il cinema e per le indagini non ufficiali.
Vera Caspary, americana, scrisse soggetti per il cinema e piece teatrali, al suo attivo un romanzo giallo assai noto Laura (1943) da cui Otto Preminger trasse Vertigine.
All’avvocato Edgar Marcus Lustgarten l’invenzione del legal-thriller con Signori della corte…. L’insegnante inglese Christopher Bush si è fatto apprezzare per la grande prolificità,62 romanzi pubblicati.
Ellery Queen ha inserito R.A.J.Walling con I fatali cinque minuti (1932) tra i maggiori scrittori di polizieschi. E tra i cento migliori gialli di tutti i tempi entra La morte di mia zia (1929) del
britannico C.H.B.Kitchin.
Una lunga serie di scrittori, alcuni noti ancora oggi, altri sepolti nell’oblio del tempo, ma comunque tutti importanti per il contributo che hanno dato alla storia del giallo e quindi merievoli
alla fin fine di essere “riscoperti”.
GIUSEPPE PREVITI