“GUIDA AL CINEMA DI SPIONAGGIO” DI STEFANO DI MARINO-ODOYA
27 Novembre 2018“NINA-NON PERDIAMOCI DI VISTA”DI ANNA PALMERI
3 Dicembre 2018Enrico Miniati, fioirentino ma da anni residente a Pistoia torna in libreria dopo la pubblicazione di “Ljubanka- Una storia di diamanti,amori e morte” con un romanzo dal titolo LA COLLANA DI URIEL-Quando ti giochi tutto in soli tre giorni”.
Una telefonata in piena notte annuncia a Guido e Beatrice l’arrivo in casa loro,
a Firenze, da Roma, della loro nipote Valeria, giornalista assai nota.
La ragazza si presenta assai sconvolta ed è scappata a rifugiarsi da loro perché ha trovato la casa svaligiata ma quel che è peggio è stata rubata una collana di
gran valore che avrebbe dovuto presentare a breve nella sua trasmissione televisiva. Ma il fatto più grave è che la collana era arrivata a lei tramite un
amico che si occupa di sistemi di sicurezza e che operando in ville e palazzi può
osservare gioielli e monili pregiatissimi che passa alla ragazza, all’insaputa dei
proprietari perché lei li esamini e decida se portarli o meno in trasmissione, salvo appunto poi rimetterli al loro posto prima di richiederli ufficialmente agli stessi. Ma stavolta qualcosa è andato storto, qualcuno è entrato in casa
di Valeria e ha portato via la collana, e inoltre il suo amico fornitore è scom-
parso.
Gli zii decidono di aiutare la nipote e di recarsi a Roma per aiutarla a trovare
l’amico e a vedere di risolvere il caso. E si faranno accompagnare da Alberto, l’ex-poliziotto, grande amico di Guido, e ora tassista.
Ma le cose una volta giunti a Roma precipitano, perché, se da una parte i tre si
rendono conto che Valeria ha detto il vero visitando l’appartamento messo a soqquadro sì come lei aveva raccontato, dall’altra scoprono che l’amico scomparso è stato ucciso e che qualcuno sta agendo per mettere nei guai la ragazza e addossarle oltre che il furto anche l’assassinio.
Si scoprirà che tutto il mistero verte sulla collana e le sue origini, addirittura potrebbe essere un simbolo per chi lotta per destabilizzare la Chiesa.
La storia poi assume i toni di un giallo d’azione con un coraggioso magistrato che crede all’innocenza di Valeria, poi la parte finale del libro si svolgerà a
Torino dove si chiariranno i motivi di questa storia.
Torma in libreria con LA COLLANA DI URIEL ENRICO MINIATI con i personaggi che
già avevamo conosciuto in ” Ljubljana-storia di diamanti e morte”.
Ritroviamo quindi Guido e Beatrice, ora tornati felici e innamoratissimi dopo i tanti guai e malintesi capitati nella storia precedente, e il tassista ex-poliziotto Alberto, sempre pronto a dare una mano agli amici: In questa nuova avventura c’è spazio anche per nuovi personaggi, Valeria, la bellissima nipote di
Guido, che conduce un programma di arte e storia in tv.Mostra ai telespettatori
oggetti di gran valore e ne racconta la storia.Questo prezioso materiale glielo
procura un suo amico che monta servizi di allarme e sicurezza nelle ville e nei
palazzi e quindi lo “preleva” all’insaputa dei proprietari nelle cui dimore ha libero accesso perché lei lo valuti, e poi vengono rimessi a posto in attesa del-
l’invito ufficiale se di interesse della curatrice.
Ma un giorno tutto va all’aria, una preziosissima collana viene rubata a chi non
doveva averla, poi una persona viene uccisa, e di tutto si cerca di far ricadere le colpe su Valeria. Sarà il trio Guido-Beatrice-Alberto a occuparsi della vicenda
in una forsennata corsa contro il tempo,tre giorni tra Firenze, Roma e Torino, e
di questo si trova traccia anche nel sottotitolo del romanzo “QUANDO TI GIOCHI TUTTO IN SOLI TRE GIORNI”.
Tanti i personaggi che si incontrano lungo la storia da ricordare almeno un magistrato molto comprensivo e un maresciallo che non vuole passare per eroe.
Anche ne “La collana di Uriel”MINIATI porta in giro i suoi protagonisti per più città, Firenze è il punto di partenza, Roma è al centro della storia,con da una
parte il mondo infido di cinema e televisione e dall’altra il mondo della Chiesa
apparentemente immutabile ma che poi essendo fatto di uomini, e non tutti certo
adamantini, appare fonte di sorprese e di intrighi. C’è poi Torino, ” LA CITTA’
DEL DIAVOLO”,il centro della magia nera, le grandi abbazie dei dintorni spesso
nidi di serpi e custodi di segreti innominabili, e non per niente la città ha la
nomea di aver dedicato un monumento al demonio.
Certo,osserva l’autore, per lo più sono vecchie dicerie ma ci può sempre essere
qualcosa di vero e di terribile e se qualcuno le prende sul serio come nel caso
della collana al centro del romanzo può anche pensare che sono all’opera degli
Anticristo. In particolare la nostra storia parla di Uriel un arcangelo che si
riteneva superiore a Dio.E per appropriarsi della stessa non si esita a uccidere
e anche qui colpisce la presenza di un vero “angelo del male”, un co-protagonista
tratteggiato con molta cura.
Una storia intensa ricca di sfaccettature e che passa attraverso vari protagonsti
visti nei loro aspetti migliori e peggiori.
Un giallo d’azione ma ricco di anche di tanti altri spunti, lo definiremmo un
thriller che però non dimentica che se viviamo in un mondo pieno di malvagità è
anche vero che l’amore può alla fine far trionfare il bene sul male.
GIUSEPPE PREVITI