” TRAME DI PALAZZO- Intrighi e misteri a Pistoia “- AA.VV. – Edizioni Atelier
7 Dicembre 2016” I RACCONTI DELLA METRO ” antologia curata da GIACOMO MATTEO MINIUSSI E ELIO MARRACCI- AA.VV.
13 Dicembre 2016Mentre Papa Giulio II si trova con il suo seguito a Bologna nella basilica di San Domenico viene trovato trafitto
da un Cristo d’argento un frate inquisitore della chiesa stessa. Nel frattempo sono scomparsi un bambino e una
strega che sottoposta a duri interrogatori dall’Inquisizione che la ritiene colpevole del rapimento. Succede che la presunta strega venga rapita ( o liberata…)dalle segrete della prigione e una guardia carceraria, scomparsa con lei, viene ritrovata assassinata nei canali sottostanti. Sembra che cin si trovi davanti a una ” trama diabolica” con concorso di streghe e simili ma il luogotenente della Guardia pontificia, Julius van Hertenstein, che cura le indagini non accetta questa ipotesi. E infatti si scoprirà che esiste un gruppo di religiosi corrotti e viziosi legati a un gruppo di nobili che avversano il potere del papa e che si riuniscono contro il Papa e il suo potere.
Julius von Hertenstein , leutnant delle guardie del Papa, lo abbiamo conosciuto ne La sentinella del papa pubblicato alcuni anni fa. E’ fratello di Peter, camerlengo del Papa e vicecomandante delle guardie pontificie.
Biondo, di bell’aspetto, figura atletica, molto amato dalle donne. E’ dotato di una grande memoria, era una sorta di bambino prodigio, a quattro anni conosceva quattro lingue, insomma un vero e proprio fenomeno, che però aveva dovuto imparare a sue spese che è meglio non palesare troppo le proprie capacità….
Le vicende de La congiura di San Michele sono quindi un altro capitolo della vita di questo giovane ufficiale creato da Patrizia De Biche .
Siamo nel 15o6 in una Bologna invernale con tanto freddo e tanta neve. Viene ucciso all’interno di una basilica un giovane padre inquisitore, fra’Consalvo, colpito con un Cristo strappato dalla croce e con accanto un gatto strangolato. Poi scompaiono un bambino e una strega, arrestata e torturata perché ritenuta responsabile del
rapimento, ma poi stranamente strappata ai suoi carcerieri. Si parla di oscuri legami trab il frate assassinato e
la donna. Viene trovato sgozzato un altro religioso, uomo assai discusso e per la sua vita privata e per le sue ric-
chezze.
L’indagine di van Hartenstein appare subito assai complicata nonostante l’appoggio delm pontefice, Giulio II,
uomo impulsivo e testardo, irascibile, pieno di sè, ma anche uomo d’azione e giusto nelle sue decisioni. Accanto
a loro tanti personaggi, a volte famosi, a volte no, si incontrano via reali, nobili, notabili, uomini del popolo, soldati, sicari, mendicanti, donne bellissime, insigni artisti. Ecco Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Angela Borgia, i fratelli d’Este, Ginevra Sforza e tanti altri , famosi e no. Siamo in un periodo di lotte, di intrighi,
di tradimenti, di congiure, di lotte per il potere, di attentati, di perversioni. Ma è anche un periodo ricco di pul-
sioni, di vita intensa, di cambiamenti e la forza di questo libro è anche quella di fare rivivere le usanze e le maniere di vivere di quei tempi con le feste,i banchetti, gli amori, le lussurie dei ricchi, i matrimoni combinati,
i vizi e le perversioni, le prevaricazioni dei potenti, le false idolatrie. E poi il popolo con i mercanti, gli osti, i con-
tadini, le donne, e poi ancora il potere religioso, le guardie, i politici, i conrtigiani, i medicanti, ib ragazzi di strada.
E in questo mondo variegato i sontuosi banchetti dei ricchi, le feste sfarzose, le cacce ricche di prede e trofei, ma
anche le taverne con i desinari più poveri ma non meno appetitosi, qui l’atmosfera è diversa ma lo è anche l’umanità che vi troviamo, gente assai più viva e variopinta, con molta attenzione a non fare cattivi incontri.
Un mondo dove si trova di tutto, miseria e nobiltà, bellezza e bruttura. Per la sentinella del papa una corsa contro il tempo per arrivare alla verità, usando tutti i messi possibili dal proprio….fascino con le donne, per poi
ricorrere a tutti coloro che lo possono aiutare a fare luce, da suore a frati, da nobili a alti esponenti del clero, sino
a una banda di ragazzi di strada che gli faranno da informatori.
Una vicenda ricca di fatti, raccontata con mano sicura, mai capitoli troppo lunghi,, mai pesante, in un ben stu-
diaro congegno tra la realtà storica e il romanzo d’azione. La Debiche è troppo esperta scrittrice di thriller sto-
rici per correre il rischio di annoiare, ed infatti è assai interessante la la ricostruzione di questo mondo dove i
misteri, le faide, i segreti, le lotte per il potere sono all’ordine del giorno. Molti i personaggi, tutti tratteggiati
con cura, sia quelli noti sia gli altri, in modo da creare un quadro composito dove la vita spesso non conta niente
e anche il nostro protagonista correrà dei grossi rischi. Certamente la sua è una figura forte, è molto legato a
Giulio II, di cui sembra quasi voler raffigurare il braccio operativo, colui che può muoversi e agire leberamente
senza gli impedimenti del rango.
Un pregio della narrazione è quello di uno stile semplice che tiene anche della necessità di una trama rivolta pure agli amanti del giallo.
GIUSEPPE PREVITI
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