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9 Febbraio 2025” PARTIRE E’UN PO’MORIRE” DI LUIGI BICCHI-(Le inchieste di Costanza Brogi,giornalista)-BETTI EDITRICE)-15.05.2025
15 Febbraio 2025Domenico Cigno, cinquanta anni portati male, è un super-obeso, di mestiere giornalista, ora fa il redattore sportivo per un importante quotidiano del sud. Vive solo,ha un padre con cui non è mai andato particolarmente d’accordo,in gioventù ha praticato il pugilato, e sembrava avviato a una discreta carriera.
Adesso vive in una villetta un po’malandata sul litorale domizio, nella zona tra Napoli e la costa laziale.Una cinquantina di chilometri. tra terreni bassi e sabbiosi, un mare d’inverno poco frequentato. Molti alberghi ormai in rovina, accampamenti militari da tempo evacuati, molta immigrazione clandestina vi si è stabilita,e naturalmente luogo ideale per la camorra e i suoi clan.
Nel periodo natalizio viene ritrovato il corpo senza vita di una ragazza,Sembra che sia il cadavere di una studentessa torinese,attivista e influencer,che
si era spostata in quei posti per realizzare servizi sulla condizione delle donne nigeriane. Improvvisamente era scomparsa e tutta l’Italia la sta cercando.
Cigno è tra i primi a arrivare sul posto dove è stato trovato il corpo della ragazza uccisa e in sussulto di orgoglio e di ritrovata voglia di riscatto ai impegnerà a fondo per risolvere questa storia, come mai non gli capitava da tempo.
Domenico Cigno , giornalista, redattore sportivo di un importante quotidiano del sud,neo-investigatore
sui generis, r un peso che va sui centocinquanta chili, già era dai tempi di Nero Wolfe di “Stouttiana”memoria che non toccavamo certi pesi…
Certo fa una gran fatica a portarseli dietro,ma ha l’abilità il nostro Domenico di avere una marcia in più rispetto agli altri, e quindi riesce a rxicevere il peso di centocinquanta chili. Era dai tempi di Nero Wolfe di “Stouttiana”memoria che non toccavamo certi pesi….
Certo, fa una certa fatica a portarseli dietro, ma ha l’abilità il nostro Domwnico di avere una marcia in più risoetto agli altri e quindi, ricevuta l’imbeccata giusta, riesce sempre a a dare le notizie prima della concorrenza.
E così ne LA FAME DEL CIGNO, un romanzo di LUCA MERCADANTE mentre sta…affrontando la marinatura di una sella di coniglio riceve la segnalazione giusta
e quindi si precipita verso il luogo del ritrovamento di un corpo, incurante anche di una bufala inferocita a cui ha tagliato la strada, e in effetti è il primo giornalista ad arrivare sul posto dove è stato rinvenuto il cadavere.
Domenico Cigno è come appare: una eterna grande fame, una vera “idrovora” del cibo, divora di tutto,pizza,pollo, toast, ma ha anche la voglia di…divorare la notizia che gli è capitata fra le mani, gli dedica tutta la sua attenzione, anche se tutti gli consigliano di lasciar perdere, è roba che scotta.
E così il nostro , incurante del peso e della fame che spesso lo…attanaglia, si lancia a caccia della verità. alternando, per l’esattezza, ora il ruolo dell’nvestigatore ora dell’investigato. Da giovane era stato una promessa del pugilato,certo un po’in difficoltà per la tanta ciccia, ma era però dotato
di un pugno che lasciava il segno.Ma era stato anche un buon giornalista, poi inguiatosi per un errore profssionale si era vista bloccare la carriera, e così dalla grande Milano si era trovato costretto ad occuparsi di sport in un giornale di provincia del sud per l’interessamento di un vecchio amico..Ma ora in questa occasione offertagli dal destino, occuparsi del caso della ragazza assassinata, vede l’occasione del suo riscatto.
Viola De Santis,il nome della giovane scomparsa, aveva un grande interesse per le cause sociali, ma ora si era trovata davanti a qualcosa mdi grosso e aveva cos’ deciso di sparire dai social, lei che era sempre molto attiva e con milioni di followewr quaklw influencer di grido. Stava appunto realizzando servizi sui crimini contro le donne.
Intanto proseguono le indagini ufficiali, contrasti tra i magistrati e la stampa, intimidazioni da parte della camorra, preti di strada, pestaggi. truffatori, spaccio di droga, locali notturni. Ma…siamo a Napoli, non può non mancare il riferimento al calcio, vanno in tanti a sfogarsi alle partite, e poi non dimentichiamoci che il nostro protagonista si occupava di sport, e dovrà occuparsi di un calciatore che vuole lasciare la città e quindi anche la
squadra stessa.Al Cigno convincerlo a non muoversi.
Un giallo ben scritto e ben congegnato, nel campo del poliziesco all’italiana.Ma con alcune varianti sulle principalI figure della storia. Intanto un giornalista obeSo e sempre afflitto da una fame atavica, ma è un uomo coraggioso e in questo delitto vede la sua possibilità di rifarsi una nuova vita al giornale.
LUCA MERCADANTE, al suo primo libro giallo sa ben presentare questo storia, che tra l’altro colpisce perché va oltre l’usuale visione di Napoli e dintorni. Qui entra in scena il “litorale domitio” ricco di acquitrini,corsi d’acqua, zone paludose, addirittura un intrico di fogne a cielo aperto e in aggiunta una zona dove la mafia nigeriana ha scalzato quella di casa nostra.
Poi l’autore sa anche coinvolgere il lettore con un mdo di raccontare”denso” se vogliamo, ma anche ricco di ironia e di umorismo.Jnoltre fa anche storia,perchè il giornalismo sta cambiando profondamente con l’avvento dei social, ora non ci si misura più con i milioni (magari…)di copie vendute, ma
con i milioni (magari….)di follower che un giornalista riesce a conquistare, con notizie, post, video ,etc.etc.
C’è tutto un mondo che cambia, e bene è il contrasto tra la figura di questo uomo pieno di problemi, dovuti al suo fisico. e la pronta adesione dello stesso ai nuovi mezzi di comunicazione. Come è nella natura della letteratura gialla si arriverà alla scoperta del colpevole e a individuare, ma interessa “veramente ?”, non diciamo di più. ma interessa comunque.Queste le storie del nuovo modo di fare informazione.
GIUSEPPE PREVITI