” L’EREDITA’ MEDICEA ” di PATRIZIA DEBICKE VANDERNOOT- EDIZIONI 45° PARALLELO
15 Marzo 2016SCRITTRICI E LETTRICI IN CERCA DI ….NUOVI BRIVIDI
2 Luglio 2016E’ di questi giorni l’uscita nelle edicole di una collana di noir, una collana composta da grandi nomi del firmamento “noiristico ” italiano. La citiamo non
tanto per farle pubblicità, sono tutti grossi nomi che certamente non ne hanno bisogno.
Quello che invece ci interessa rivelare è che ancora una volta si conferma quello che Massimo Carloni aveva scritto nel suo saggio del 1994, “L’Italia
in giallo” , storia e geografia del giallo contemporaneo. L a tesi di Carloni era che in Italia non esiste una scuola italiana del giallo, ma una serie di
giallisti sparsi in tutta la nazione e abili nello scrivere storie di criminalità, ognuna con uno specifico riferimento all’ambiente cittadino, provinciale,
regionale in cui si svolgono.
Sono passati oltre venti anni ma le cose non sono certamente cambiate, qui ci troviamo di fronte a una serie di romanzi che ci vogliono raccontare la
realtà quotidiana e contemporanea coprendo tutto il Paese dal Nord al Sud, dal mare alle montagne, dalle città alle campagne.
Nello stesso tempo si può ben misurare la consistenza del nostro noir e del cammino fatto in questi anni. Se si considera che il progenitore del noit
italiano è stato Giorgjo Scerbanenco negli anni Sessanta , anni contrassegnati da un grande boom economico ma anche dal proliferare di una crimi-
nalità assai attiva e sanguinaria. E certi personaggi e certe storie sono state ultimamente ripresi e cantati da un folto ruolo di scrittori dei nostri tempi.
35 romanzi, 35 autori, trentacinque maniere di raccontare l’Italia nei suoi recessi più oscuri
Il noir è certamente un romanzo ricco di atmosfere cupe, piene di tensione , ma nel nostro Paese, un paese di tante realtà territoriali, fatto di regioni,
province , comuni ognuno con una sua particolarità il noir , il giallo non possono che avere una collocazione teritoriale, ora romana, ora milanese, ora
toscana, ora siciliana etc. L’elemento comune è l’omicidio , il fatto di sangue , insomma il Male in ogni sua accezione , quel male che pervade gli uomini
sotto ogni latitudine.
Quello che emerge, e dai tempi di Scerbanenco non è che le cose siano cambiate molto , è che la società italiana è marcia, corrotta,priva di una etica morale,
la cattiva politica, il malaffare, l’hanno fatta da padroni , chi scrive non può che descrivere questa amara realtà Tra le fortune della letteratura gialle e noir
in Italia è quella di aver raccontato attraverso tante storie quella che è stata la storia del Paese magari nel noir senza bearsi di aver trovato il colpevole,
l’intento è quello di raccontare le realtà quotidiane e di fotografare i mutamenti sociali.
GIUSEPPE PREVITI