“OCCHI VIOLA” DI FABIO MUNDADORI- EGO EDIZIONI
27 Maggio 2013” RUE PIGALLE e altri racconti ” DI GEORGES SIMENON- ADELPHI
28 Maggio 2013Georges Simenon ha pubblicato 75 romanzi e 28 racconti dedicati alle inchieste del commissario Maigret, certamente sono più numerosi i romanzi ma
non ha mai trascurato i racconti, e potremmo citare Hemingway, Joyce e tanti altri autori che hanno sempre privilegiato nella giusta misura il racconto.
Si dice che in Italia i racconti non vadano molto di moda, io non generalizzerei , intanto c’è prodotto e prodotto, e poi proprio nel campo della piccola
editoria gialla le antologie di racconti vanno fortissimo per cui ogni cosa va giudicata da vari punti di vista.
Ma torniamo a Simenon di cui l’Adelphi ci presenta una breve raccolta di quattro racconti, che poi non sono altro che quattro bellissime storie. Si parte
da quella sorta di divertissement che è L’innamorato della signora Maigret dove i coniugi Maigret fanno a gara a chi è più bravo a fare il detective per
passare poi a La vecchia signora di Bayeux, un giallo classico sulla vita della provincia francese. Con La Locanda degli assassini entriamo nel clima rovente degli amanti che per denaro non esitano a uccidere, mentre Stan l’assassino è un vero e proprio thriller d’azione, con relative sorprese finali compreso un risvolto romantico insolito in una storia di sangue.
E possiamo gustarci il Maigret in tutte le sue sfaccettature, quello parigino del primo e dell’ultimo racconto, che va per la città, per mercati, per baretti, ora che sembra divertirsi
in una singolare sfida con la signora Maigret nella caccia al colpevole, pur se poi la parte criminosa del racconto fa il verso alle spy-story, mentre nel racconto su Stan siamo di
fronte a un commissario anche nelle vesti di uomo d’azione pronto a intervenire sul campo contro una banda di feroci assassini, anche se poi Simenon sembra più interessato
a una vicenda tutto sommato d’amore. Come amori più o meno diabolici, più o meno interessati sono quelli delle due storie di provincia, qui Maigret è fuori Parigi, è in quella
provincia francese che mai Simenon ha trattato bene nelle sue storie, infida, chiusa, con nobili spiantati, giudici compiacenti, borghesi squallidi e arrivisti.
E connotato comune a tutte queste storie Maigret come sempre monolitico e metodico, sereno nel suo agire pur se a volte confessa che ancora non ci ha capito
nulla, ma poi inesorabilmente procede verso la soluzione del caso per la gioia dei suoi lettori.
GIUSEPPE PREVITI