” SORELLE” di MAURIZIO DE GIOVANNI- 31.05.2023 RIZZOLI
31 Maggio 2023” FORMULE MORTALI” DI FRANCOIS MORLUPI- SALANI EDITORE- 07.06.2023
7 Giugno 2023L’autore pensa allora di rivolgersi alla giovane figlia e di intrattenere un colloquio con lei per spiegare cosa è la mafia e quale sia il lavoro che lui svolge al-
l’antimafia.
Un libro a metà tra il romanzo e il saggio, che con questo espediente di un rapporto molto colloquiale tra padre e figlia si raccontano storie autentiche di e
sodi coraggiosi, di vendette o esecuzioni, di episodi di eroismo, di comportamenti che più o meno velatamente fanno pensare a interventi di natura mafiosa, e
dove la conclusione che si puo’ trarre è che la mafia è tutt’altro che scomparsa.
Non è certo semplice spiegare a una bambina, nel nostro caso la figlia del narratore, cosa è la mafia. Aurora è una bambina intelligente, curiosa, capace di
ascoltare e di raccontare, ma certo non è facile per il padre svolgere questo compito, anche per non infrangere in maniera più o meno brutale il mondo appa-
rentemente sereno dei ragazzi.
Aurora, pur avendo vissuto in grandi città, non ha certo abitato nelle periferie più degradate, e poi è stata sempre protetta e ben orientata dai suoi genitori. I
bambini hanno ormai conosciuto sulla propria pelle e su quella dei genitori le sopercherie dei mafiosi, senza nemmeno capire perché questo clima di violenza
si abbattesse su di loro. Variano solo i modi che la mafia ha per colpire, e spesso bambini, adolescenti e genitori sono presi di mira più o meno consapevolmente dalla violenza più ceca quando sono state fatte saltare in aria delle auto, o si sono trovati in mezzo a sparatorie o con i loro genitori quando
questi sono diventati bersaglio dei killer, o perché servitori dello Stato o perchè la mafia ne ha decretato la esecuzione.
E mentre si ascoltano le conversazioni tra padre e figlia ci vengono raccontate storie di mafia e di ordinaria violenza che hanno causato la curiosità della giovane Aurora, con molti dei fatti narrati realmente accaduti e vissuti dal nostro autore nei suoi anni di servizio.
E non è casuale che il tenente colonnello Marzocchi racconti episodi del suo periodo lavorativo in Sicilia con al centro rapoporti di collaborazione con poliziotti e carabinieri, quasi a voler celebrare la natura interforze lavoro presso la Dia.
Un libro originale questo La mafia spiegata a mia figlia che affronta temi molto delicati per la penna di Edoardo Marzocchi., un colonnello della Guarduia di Finanza, di stanza a Firenze dopo anni di servizio a Palermo. Marzocchi, dopo questa esperienza palermitana è stato trasferito a Firenze dove lavora alla Dia, il reparto formato dalle tre forze di polizia che coadiuvano l’opera dei magistrati delle direzioni distrettuali antimafia.
Se nel libro si ricordano fatti tragici compiuti dalla criminalità isolana, comprese le esecuzioni di Falcone e Borsellino, il protagonista è un padre che conversa con la propria figlioletta, molto curiosa e attenta a certi fatti e aspetti della vita, che hanno una forte emotività e colpiscono particolarmente i più
piccoli.
L’autore si rivolge ai lettori in prima persona parlando di legalità, di onestà, di impegno civile, di educazione, di azioni che infrangono la legge, ma anche non
trascurando la giusta riprovazione di certi comportamenti giovanili, vedi il bullismo, quindi in effetti non si parla di mafia-
Una caratteristica importante di questa pubblicazione è che molto importante per quello che dice sul fronte della legalità, un argomento del quale si parla
molto di questi tempi, specie nelle scuole. e diciamo in tutta la società civile, per cui un testo come questo ha un alto valore formativo per ragazzi, genitori,in-
segnanti, ma diremmo per i lettori in genere e i cittadini in genere.
Certi argomenti sono assolutamente importanti, ed è necessario e giusto che se ne parli, e ben vengano libri come questo che possono rimanere nella memoria del lettore, in primis i giovani, a partire dalla piccola Aurora. E d’altra parte è giusto e bello che vi si ricordino figure luminose quali Falcone,Borsel-lino, Della Chiesa, e tanti altri, celebri e no, addirittura dei bambini sacrificati dal potere mafioso.
Ed è anche importante che sia stato scritto da un uomo delle istituzioni, tuttora operante sul campo , e quindi pienamente in grado di conoscere quello di cui
si parla.
Colpisce appunto che si senta la necessità di parlare di un fenomeno che forse, e colpevolmente, si tende a minimizzare, ed ecco la spinta necessaria per l’autore a scrivere questa storia, in primis per i giovani, ma, poi, pensiamo,dedicata a tutti.
Co-protagonista la piccola Aurora, il libro oltre tutto è ben scritto e molto curato, bello ad esempio lo spunto di una passeggiata tra padre e figlia per le strade di Firenze, che approderà ai Georgofili e darà modo di ricordare una brutta storia di mafia, piena di vittime innocenti.
Il libro vuole ricordare i tanti che si sono sacrificati o sono stati sacrificati,e perché questo sacrificio non sia stato inutile è giusto ricordare a tutti, compreso i
tanti lettori dei libri,, parole come libertà, legalità, rispetto delle regole, modo di servire lo Stato e la comunità. E tutto ciò lo troverete in La mafia spiegata a mia figlia.
GIUSEPPE PREVITI