” SCRIVO DUNQUE SONO” ( Trovare le parole giuste per vivere e raccontarsi) di ELISABETTA BUCCIARELLI- PONTE ALLE GRAZIEuiu
3 Giugno 2014” LA ZIA- LA PISTA DEI DIAMANTI ” DI MONICA CONFRESCA- PHOTOCITY EDIZIONI
17 Giugno 2014Detto che sotto lo pseudonimo di Monica Confresca si cela uno scrittore pistoiese che, dopo un’attività lavorativa svolta come ingegnere elettronico, si
è scoperto la vena di scrittore licenziando in breve tempo un serie di libri, parliamo appunto di La mano. E’ la storia di una giovane coppia, Lucia e Luca, che
vivono con la figlioletta Noemi in una piccola località alle pendici di Pistoia. Sono in un appartamento in affitto, a piano terra, con un bel giardino, sopra di
loro abita un’altra famiglia, due coniugi senza figi, nei pressi altre abitazioni.
La loro vita scorre tranquilla, sino al giorno in cui una serie di rumori strani, luci che si spengono o si accendono, bisbigli, strepiti rendono la loro vita un
mezzo inferno.
Ma il tutto a onor del vero è iniziato qualche tempo prima quando in una fotografia che Lucia scatta a Luca compare una misteriosa mano monca. E dopo
questa singolare visione tutta una serie di fatti strani e allarmanti mette in subbuglio la casa e la vita dei due sposi.
Lucia pensa a delle cause e delle presenze soprannaturali, Luca invece è meno fantasioso, per lui ci devono essere delle cause più normali, più….terrene.
E così studia tutto quanto è successo, le varie…apparizioni, i segni lasciati e comincia anche a interessarsi dei vicini di casa, delle loro abitudini, dei loro
spostamenti, spiandoli anche di notte, quando normalmente si palesano i segni.
Troverà un alleato nel sig.Cosimo, il padrone di casa, che si è affezionato ai due sposini e non li vuole certo perdere….
La molla che può fare scattare l’ispirazione in uno scrittore è sempre molto soggettiva o molto casuale. Nel caso della nostra…autrice tutto parte da una
fotografia scattata veramente e in cui si notava alla destra di una persona sdraiata una “mano” misteriosa….
Ora ai fini dell’economia di questo libro non è che importi sapere quanto ci sia di vero o di possibile nella storia della fotografia, anche se poi ci verrà data una
spiegazione logica di questo “fenomeno” fotografico, ma è di certo che di qui inizia la storia di La mano. Immaginatevi di essere in casa, di fare un clik e vedere
nell’immagine sotto i vostri occhi una immagine di… troppo con un elemento in più, una mano che regge due chiavi inserite in un anello. E poi non sarà solo
questo a sconvolgere la vita di Luca e Lucia nella loro casetta.
Se per Lucia siamo in pieno clima da fantascienza, Luca invece comincia a sospettare che qualcuno voglia cacciarli di li, ma perché ?
Da neo-investigatore comprende che occorre trovare un movente, che va oltre le loro persone, c’è un qualcuno a cui da fastidio la loro presenza in quel parti-
colare posto. E così la sua inchiesta personale dovrà risalire molto indietro nel tempo, agli ultimi anni del fascismo.
Un libro scritto con mano agile, una storia con riflessi di giallo e che risale nel tempo verso la fine del fascismo, alla sua origine un furto e un delitto. Ma principal-
mente questa vicenda è una sorta di cronaca delle giornate di una famiglia presa di mira da…oscure presenze che poi si riveleranno non tanto oscure…..
Il romanzo ha una ambientazione molto localizzata, Pistoia e i suoi dintorni, da Pupigliana a Cireglio, uno spazio importante è lasciato anche alla biblioteca
San Giorgio, ad alcuni caffè cittadini, dove via via Luca svilupperà le sue ricerche.
In sostanza una storia snella, anche divertente, con un sapore gradevole di ” cose di casa nostra”, del resto non era forse uno dei segreti dei successi dei c.d.
“gialli all’inglese” l’averli ambientati in piccole comunità ?
GIUSEPPE PREVITI