“LA SALITA DEI SAPONARI” DI CRISTINA CASSAR SCALIA- EINAUDI- 30.06.20
30 Giugno 2020” PER LEGGE SUPERIORE” DI GIORGIO FONTANA – SELLERIO 5.O7.2020
5 Luglio 2020Il maresciallo dei carabinieri Gregorio Misticò, detto Gori,ha avuto da sempre una grande predilizione per i fumetti di Topolino, ma anche una carriera più che impegnata nel-
l’Arma c0n una difficile missione da infiltrato conclusa con un conflitto a fuoco in cui si era beccata una brutta ferita. Dopo vari anni al Nord era diventato maresciallo ma era
stato trasferito al Sud, nel piccolo paesino di San Telesforo Ionico, dove tra l’altro lui era cresciuto.Ma dopo qualche anno era stato costretto a mettersi in aspettativa colto da
una brutta malattia,un cancro,che lo aveva ridotto veramente male. Ora era nelle mani di un suo vecchio amico, oncologo in un grande ospedale milanese, dove era costretto a
recarsi periodicamente.
Giù al paese trova un po’di pace e serenità specie quando va alla spiaggia del Paparo , un tratto di sabbia dove nidificano le anatre e il mare è sempre di un nitore splendido,
ma principalmente la spiaggetta gli ricorda alcuni tra i momenti più belli della sua vita, quando era un ragazzo e vi si recava con i suoi amici più cari.
Gori ormai sopporta il male a fatica perchè lo sta distruggendo, ma quando il suo ex-sottoposto, il giovane brigadiere Cosstantino Federico gli chiede aiuto per un caso di omici-
dio non sa dirgli di no e insieme affronteranno un caso assai complesso dove risalteranno le doti investigative e umane del maresciallo.
Il senso di questo romanzo La mezzaluna di sabbia di Fausto Vitaliano è che per ognuno di noi può sembrare piu’facile gettare la spugna, non impegnarsi pur se per ciascuno di noi esiste uno spazio, la “mezzaluna di sabbia ” dove si possono coltivare le proprie sperane, i propri sogni, e tutto questo gira intorno a un dato personaggio con i giorni contati per una brutta malattia e che pure riesce a manifestare un grande attaccamento alla vitaCon questo noir di estrazione calabrese facciamo conoscenza con l’ex-maresciallo dei carabinieri Gori Misticò, un burbero dal cuore buono che da Milano sta volando verso la Calabria tenendo la mano di un vecchietto terrorizzato dal volo… Misticò non ha paura, lui è un fatalista, del resto s’è beccato una pallottola vicino al cuore, e quindi ci è andato vicino alla morte, ma gli può capitare un qualunque incidente, una brutta malattia, e anche qui lui c’è dentro sino al collo e e del resto una delle sue massime recita “Siamo tutti morti ancora in vita….”.
Con questo Gori Misticò colmiamo una lacuna nel variegato mondo del giallo, anche la Calabria fa scendere in campo un suo detective e lo fa grazie a uno scrittore esordiente nella scrittura di genere ma con un buon passato di fumettista, scrittore, esperto di musica, sceneggiatore. IL nostro maresciallo non ha mai conosciuto suo padre, hè sempre vissuto nel piccolo paese di San Telesforo Ionico, ha avuto dei grandi amici, uno è scomparso giovanissimo e lui, ora che è sofferente,gli si rivolge spesso, l’altro è l’oncologo che l’ha in cura e da cui si reca periodicamente per le chemio risalendo l’Italia.
Entrato nei carabinieri ha vissuto a Milano negli anni di piombo e ha rimediato una brutta ferita durante uno scontro a fuoco, per poi tornare nella sua Calabria proprio in quello che era il suo Paese. Qui ama recarsi in una piccola spiaggia, quella del Paparo, dove le anatre depongono le uova, e lui sin fa ragazzino vi si recava con i suoi amici.
E’ un grande cultore di Topolino di cui spesso cita i titoli e è curioso pure come guarda il mondo che gli sembra essere come un documentario della National Geographic. Ma gli sta anche maturando la convinzione che la Terra ha preso sulle scatole gli uomini.Insomma un bel caratterino quello del Misticò, le cose non procedono bene per lui, il cancro non gli da tregua e nemmeno l’affetto del vecchio amico che lo sta curando leniscono le sue paure e le sue sofferenze -Il nostro protagonista è anche una buona forchetta, qui Vitaliano si cimenta in una serie di nostlagica rivisitazione di tanti piattin trdizionali della Calabria che fu, ma anche qui non ha fortuna, il male gli toglie l’appetito e i sapori e così i gusti se li puo’dimenticare. Nè miglior fortuna ha con le donne ,poteva anche avere una storia d’amore con una ragazza cinese, che ha conosciuto in un salone di massaggi, e anche c’è un pizzico di nostalgia per le buone maniere di un tempo che furono, comunque passeranno una bella giornata all’aria aperta, ma niente di più.
E così sta passando quel che gli resta della vita nella tranquilla San Telesforo,quando improvvisamente si scatena una sorta di furia omicida, in pochi giorni quattro o cinque persone passano a miglior vita, da un misterioso uomo arrivato dall’Ucraina a un vecchio boss dell’n’drngheta , da una donna di vita a un avvocato senza scrupoli, sino a un barone che aveva rinunziato da tempo alla vita attiva per una grave forma di depressione, distaccandosi anche dalla moglie, l’algida baronessa, e dal figlio, un borioso e presuntuoso giovanotto.
Misticò vede tutte le brutture e le ingiustizie che lo circondano, perfino quel piccolo angolo di paradiso che è la “sua” spiaggia è nel mirino degli speculatori , e quindi decide che il mondo deve conservare un certo ordine e che lui deve contribuire a questo e per prima cosa vorrà aiutare il suo giovane ex-collega. Lui vuole andarsene in pace con la coscienza, salvare anche la spiaggia del Paparo su cui hanno posto gli occhi certi figuri, incuranti dei miti e delle nostalgie del passato, e così eccolo assumere in pieno l’indagine pur facendo figurare il giovane brigadiere . Edf eccoli alle prese con un magistrato incapace, con nobili improvvisati speculatori, con criminali incalliti , con l baronessa che pensa di coprire le proprie malefatte facendo beneficienza , con mafiosi in combutta con gente dell’Est ,insomma un bel campionario di personaggi e di situazioni.
Una storia avvincente ,anche originale nella sua stesura e nei suoi sviluppi ,con al centro un’altra protagonista, la Calabria ,con i suoi profumi, il suo mare, i suoi vecchi, la sua religiosità, con quel giovane padre che non si vuole arrendere all’impossibilità di tenere la processione del santo patrono, perchè ormai quello è un paese di vecchi, e allora raduna tutti gli immigrati di un centro di raccolta e li fa partecipare all’evento.
Insomma, un bellissimo romanzo, di passaggio un…Noir.
GIUSEPPE PREVITI patrono,,incapacedelmpaocccertmhgpriex-.collegagacprimordinequdimessaggianchaverenostalgica >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Topolinoadredeksogniiolòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò