” IL SEGRETO DI ASCANIO ” DI ALESSANDRO PRANDINI- 0111 EDIZIONI
12 Aprile 2016” MASCHERA BIANCA ” DI EDGAR WALLACE – POLILLO EDITORE
18 Aprile 2016Dopo la Triologia del male ecco che ritorna alla ribalta il commissario Michele Balistreri uno dei personaggi più riusciti nel panorama del giallo
letterario moderno .
La moglie perfetta è ambientato a Roma nel 2001: si incontrano due coppie, un professore italo-americano, Victor Bonocore, un genio della ma-
tematica,con la moglie Nicole, e un magistrato in carriera, il pubblico ministero Bianca Benigni con il marito Giovanni Annibaldi, uno psicologo
esperto in problemi matrimoniali.
Due matrimoni i loro apparentemente felici, ma inevitabilmente con i problemi di convivenza comuni a tutte le coppie. Compare nella storianche la sorella di Nicole, Scarlett, ragazza assai…disinvolta, disinibita, molto vistosa, assatanata di sesso, una vera e propria mina vagante che infrange l’apparente impertubabilita dell’Annibaldi.
Intorno a loro Roma con tutti i suoi rettroscena legati alla criminalità, e quindi una serie di altri personaggi, palazzinari. tangentisti, ultras politiciz-
zati e portatori di violenza, malavitosi, funzionari corrotti.
Una ragazza, Donatella, viene uccisa in maniera assai efferata, ma presto l’assassino viene trovato ucciso insieme al padre della vittima che si sarebbe suicidato, giustizia sembra fatta ! Si occupa della morte di Donatella il capo della Sezione Omicidi, Michele Balistreri, ma quando tutto sem-
bra risolto viene trovato il cadavere di Victor Bonocore. L’indagine è affidata al pm Bianca Benigni, il caso si rivela subito esplosivo in quanto coin-
volge Nicole e Scarlett. Ma si procede con troppe forzature sì da provocare un’autentica frattura tra Italia e Stati Uniti. Le due donne vemgono ar-
restate, poi finirà col pagare la sola Scarlett che resterà quattro anni in carcere prima di essere scagionata, mentre Nicole sparisce per sempre.
Ci saranno altre morti legate alla scomparsa di un malloppo di proprietà della mafia, ma poi tutto finisce nel nulla senza colpevoli.
Balistreri qualche anno dopo, grazie a un’imbeccata di Scarlett che tutto sommato lo ha sempre rispettato, riaprirà il caso pur se forse ormai è
tardi….Ma la vita continua !
Roberto Costantini con La moglie perfetta, è al suo quarto giallo ci si occupa di mafia nella capitale, delle comunità straniere nel nostro Paese,
vedi ad esempio il delitto di Perugia che coinvolse Amanda Knox. Ma il romanzo approfondisce il rapporto di coppia e la sorte dei matrimoni,an-
che quando sembrano felìici. Una storia piena di malvagi, uomini e donne, ci sono tanti criminali tra cui vari ” colletti bianchi”, giudici corrotti, tut-
ti personaggi in cerca di identità.
La storia prende spunto dall’assassinio di un professore universitario italo-americano, i sospetti si addensano sulla sorella della moglie, un personaggio che sembra per certi versi ispirarsi alla storia che vide coinvolta a Perugia l’americana Amanda Knox. Scarlett viene accusata
di omicidio , conduce le indagini il commissario Michele Balistreri che convinto della colpevolezza di Scalett e della sorella usa metodi spicciativi al
di là delle regole, con l’assenso più o meno convinto del pubblico ministero Bianca Benigni, la ” moglie perfetta” di cui al titolo, che alla fine si rive-
lerà assai meno perfetta….
Costantini ci presenta il commissario Balistreri, ormai al suo quarto appuntamento con i lettori, comfezionando un autentico noir, ma approfondendo di molto lo spessore psicologico dei protagonisti. La parte gialla del testo funziona bene partendo dalla corruzione che infesta la capitale svelando
le varie armi cui la mafia ricorre per corrompere e ricattare, alle volte basta una innocente partita di poker…. Ci vorr anni perché Balistreri
possa venire a capo di un caso iniziato con l’assassinio di una ragazza, e i lettori seguiranno via via il cammino dei vari personaggi in tutto questo
lungo periodo.Un cammino pieno di brutture, di violenze, di tradimenti, di ricordi, e in questo clima anche istituzioni come giustizia e matrimonio
possono miseramente fallire. Soltanto l’amore potrebbe salvare il tutto, sembra l’unica concessione che l’autore è disposto a fare.
Il fatto è che le vicende più o meno recenti occorse a Roma fanno vedere che la fantasia degli autori è sovente superata dall’amara realtà di tutti
i giorni. C’è una frase assai significativa del Sordomuto, il terribile capo della mafia romana : ” Bisogna esserci nati dentro a ‘sta cloaca….” con i suoi
quartieri, residenziali e popolari, location bellissime e bische clandestine, tutto fa Roma, e tutto finisce per incidere su chi vi vive.
La particolarità però di questa storia è che per larghi tratti cessa quasi di essere un giallo per addentrarsi di una disamina dell’amore, con i suoi
corollari, desideri, tradimenti, assuefazioni. E nel matrimonio cosa conta di più, la tranquillità del rapporto che può equivalere alla monotonia o
il desiderio di evadere per creare una vita nuova ? Costantini parte dal priuncipio che tutte le unioni sono imperfette, hanno i loro momenti di
tensione, solo l’educazione, la paura dell’ignoto fanno spesso sì’ che le coppie non si lascino.
Non vi sorprendete, non vi stiamo parlando di un libro d’amore o di un saggio sui comportamenti umani. C’è un eccezionale creatore di thriller,
oltre che un implacabile fustigatore dei costumi e dei vizi del nostro Paese, e del resto questo Costantini lo aveva già fatto nella Triologia. E quindi
anche ne La moglie perfetta ci sono i delitti, le indagini, i fatti, tutto narrato con un ritmo serrato e coinvolgente, con riferimenti mai celati alla
cronaca di tutti i giorni.
Se vi ricordate Amanda Knox e Raffaele Sollecito presunti colpevoli, poi scagionati, dell’omicidio di Perugiua non potete non pensare a Scarlett e
al suo fidanzato. E anche la Roma criminale si richiama alla Roma peggiore, quella spesso sotto il tiro della cronaca. Qui è la mafia a farla da padrona,
ma il romanzo è anche la storia di tante vite che appartengono a tanti personaggi, basta l’irruzione di una variabile incontrollabile come Scarlett
che tutto il sistema si sconvolge, si ridesta, si batta per tornate allo status quo.E due coppie in apparenza felici si scioglierannpo come neve al sole.
La spinta finirà per darla il ritrovato commissario Balistreri, un investigatore…anomalo nel panorama dei suoi….colleghi di carta, un uomo duro, cinico, che fa della solitudine il proprio credo. Ci vorranno tanti anni per capire cosa è successo, e la soluzione ha una sua spiegazione che va oltre
i meccanismi del poliziesco, per corrispondere a una linea aderente ai sentimenti espressi dai protagonisti.
La moglie perfetta resta un buon romanzo giallo che però amplia la sua indagine oltre che ai misfatti criminosi anche ai tempi duri della vita di cop-
pia. Lo stesso dottor Annibaldi, l’uomo che cura le coppie in crisi ma che non pensa minimamente che il primo in crisi è lui, dice che il collante di un
matrimonio è la stima reciproca più l’affetto, inutile chiedere di più.
Costantini usa il suo personaggio principe, ma si distacca alquanto dalla Triologia, cerca di traccontare i nostri tempi e le nostre contraddizioni, non
vuole giudicare ma segnalare stati d’animo tipici di questi periodi, cercando di lasciare a tutti un po’ di speranza. Costantini ambienta la sua storia
nella Roma del 2001 con tanti personaggi protagonisti di una trama piena di misteri e di menzogne. L’omicidio di una ragazza e poi del professore
portano Balistreri al centro di tutto, un Balistreri più cinico e disilluso che mai, non accetta, salvo che con i suoi collaboratori più stretti, nessun tipo
di rapporto umano, pur lavorando per una società e uno Stato che non gli piacciono. Non è simpatico nè fa niente per esserlo, però qui scatta la
legge del contrappasso, resta molto simpatico ai suoi lettori che in questa sorta di orso vedono alla fin fine un uomo con tutti i suoi difetti ma che
lotta sempre contro il male.
L’autore sa descrivere le passioni umane, la sua scrittura è densa ma attrae, fa riflettere, e anche questo suo intento di rivalutare l’ ” amore ”
a dispetto di una più comoda ” solitudine”, colpisce favorevolmente. E si presta oltre che a cercare indizi e assassini a chiederci quanto siamo
disposti a sacrificare di noi per amare e condividere la vita con un’altra persona.
Si può immaginare lunga vita per questo poliziotto, certamente tra i più riusciti e recenti personaggi della nostra letteratura gialla, un Balistreri
forse finalmente portato più a vivere il presente che non i fantasmi del passato.
GIUSEPPE PREVITI