” L’ULTIMA ESECUZIONE ” DI ROBERTO GANDUS- FRATELLI FRILLI EDITORI
22 Novembre 2013” GIALLI DI NATALE” – Antologia Autori Vari- EINAUDI
2 Dicembre 2013Enrico Tozzi scrittore ormai di comprovata capacità, che alterna partecipazioni a antologie con racconti in giallo e in noir all’attività più specifica del romanziere,
torna appunto a un personaggio a cui è molto attaccato, il commissario Cesari che avevamo conosciuto in Il piatto freddo.
Tutti ormai siamo abituati a prelevare il denaro che ci occorre dai bancomat, introduciamo la tessera nell’apposita fessura, digitiamo il codice segreto, componiamo la
cifra, ritiriamo tessera e banconote.
Gesti ormai automatici che chissà quante volte ripetiamo. Ed eccoci a Piovasco (località immaginaria ma non troppo….)dove appunto il commissario Cesari sta effettuan-
questa operazione di routine, figuriamoci la meraviglia del poliziotto quando la macchina non gli restituisce la tessera né ovviamente gli da i quattrini. E classico
delle giornate storte, è un venerdì sera, niente tessera e niente banconote, il nostro commissario è proprio nei guai.
Ma la sua meraviglia sarà ancora maggiore quando scoprirà che esiste una banda che clona le tessere e si approfitta degli ignari clienti degli sportelli automatici.
L’indagine ufficiale su questa storiaccia è condotta dai carabinieri ma Cesari, con l’aiuto del fido Russo,si getta a capofitto sul caso conducendo una inchiesta personale
con una serie di appostamenti e di pedinamenti. Gli si rivelerà un mondo dove la tecnica e l’inventiva sono sono sempre più perfezionate ma anche sfruttate per
fini sovente illeciti.
IL commissario Cesari da tempo risiede a Piovasco, quasi ” esiliato” dopo un errore di gestione in servizio di ordine pubblico (ma era poi tale , ancora si chiede ?)dove
c’era scappato il morto. E così si era trovato sbattuto in questa città, cosa che non aveva mai digerito. E allora si era sempre più chiuso in se stesso, nè con le donne i
suoi rapporti erano stati migliori. Non aveva amici, si era fatta fama di un solitario.In questura era mal tollerato dai suoi superiori, solo con il sovrintendente Russo
aveva legato in uno strano rapporto dove lui vessava di continuo il suo aiutante che non aveva mai la forza di ribellarsi o di dire di no alle sue spesso fuori regola
richieste.
Ma Cesari era stato e rimaneva un buon poliziotto, questo lo sapevano tutti.
E ovviamente in questa inchiesta del ” bancomat” metterà ben in vista tutto il suo repertorio di scontrosità, di nessun rispetto per le regole, di bizze e di pretese
anche assurde, ma tant’è questo è Cesari, e allora vediamo il povero Russo indaffarato a tamponare gli eccessi del superiore.
Una storia all’insegna delle tre B: il Bancomat da cui parte l’indaginr, la Bulgaria, ovvero il paese da cui provengono i clonatori, la Benemerita, ossia i carabinieri
a cui è affidata l’inchiesta. Ma Cesari è una furia, deve vendicare quello che considera un affronto personale.
Con una scrittura rapida, quasi ai limiti della cronaca, ma assai coinvolgente, Enrico Tozzi ci accompagna nell’arco di poche giornate riuscendo a caratterizare
fortemente i personaggi, quasi rendendoci partecipi e anticipatori delle loro mosse e delle loro intenzioni. E questo è un omaggio anche alla maniera in cui
venivano costruiti i gialli classici dei bei tempi andati.
Tozzi nel vasto firmamento dei giallisti toscani ( ormai lo possiamo considerare tale )ha il dono di una scrittura che sa ben adattarsi ai temi che tratta. Noi lo cono-
sciamo più come autore dalle tinte forti, torve, oscure, qui invece cambia tono e pigia forte sui pedali dell’ironia,. Ad onor del vero Tozzi non fa sconti a nessuno,
nemmeno al suo protagonista, bollandolo come troppo menefreghista, c’è infatti sullo sfondo di questa cronaca delle attività del commissario una triste vicenda
di un omicidio annunciato a cui però lui non presta la necessaria attenzione.
Divertentissimo il decalogo inserito alla fine del libro dedicato ai polli distratti e ai distratti in genere, aggiungiamo noi, su come comportarsi nell’utilizzo di carte
di credito e bancomat, ah dimenticavamo,Enrico Tozzi è un bancario !
GIUSEPPE PREVITI