” DI RABBIA E DI VENTO” di ALESSANDRO ROBECCHI – SELLERIO
19 Aprile 2017” LE PIANELLE DI MASACCIO ” DI LUCIA BRUNI – DARIO FLACCOVIO EDITORE
25 Aprile 2017Torna Guido Alberti che già avevamo conosciuto ne Il mazziere di Eleusi, un Alberti che ha deciso di laurearsi e nel cercare l’argomento su cui impostare
la tesi, su indicazione di un professore, conosce il Grande Atlante di Anatomia Patologica di Paolo Mascagni, un’opera rarissima del ‘700, che era stata
appena rintracciata ma in condizioni assai deteriorate nelle cantine del Museo delle Scienze. La direttrice del Museo sta cercando in tutte le maniere si
trovare i fondi necessari al costoso restauro rivolgendosi a una importante casa farmaceutica per la sponsorizzazione. Questi si rivolgono per una perizia
al massimo esperto di Anatomia Patologica, quel professor Mazzini che appunto aveva indirizzato il nostro Guido sull’argomento.
La storia si svolge su più piani ma anche con varie….sorprese, con la direttrice che si rivolge a varie persone e non tutte dio specchiata onestà, con il Maz-
zini che si scopre invischiato in una ragnatela di vizi ,debiti e usurai. Succede poi che la direttrice viene investita e uccisa (intenzionalmente ?) da un auto
mentre il prezioso tomo è scomparso….
Ce ne è da indagare per Guido….che cerca di scoprire chi fosse veramente Paolo Mascagni, studiandone la vita, l’opera, ritenendo che solo dal passato
può arrivare la soluzione per quel che sta accadendo nel presente
Renzo Berti , medico specializzato nella sanità pubblica, un passato politico rilevante, ma anche un grande amore per la letteratura, la scrittura, torna
a proporci con La polvere degli eredi il giovane fiorentino Guido Alberti che era stato il protagonista de Il mazziere di Eleusi, un romanzo che <Berti
aveva scritto in gioventù, abbandonandolo, per poi riprenderlo e concluderlo con una edizione definitiva pubblicata pochi anni fa.
Ora Berti ha ripreso il suo personaggio in una storia che si svolge per lo più in Toscana tra Firenze e Siena salvo…..incursioni amorose del protagonista in
quel di Parigi.
Guido ha deciso di dare un indirizzo definitivo alla sua vita e quindi inizia a programmare la sua tesi di laurea con il temutissimo prof.Mazzini, docente di
anatomia patologica. Una volta scelto l’argomento entra in contatto con la direttrice del Museo della storia della scienza, Carla Riboldi. Perla del museo
fiorentino è il ritrovato Grande Atlante di Anatomia Patologica del toscano Paolo Mascagni, medico toscano noto per essere stato il medico di Napoleone a
Sant’Elena, e la direttrice è appunto assai impegnata nel trovare le risorse per il costosissimo restauro dell’opera.
Guido che aveva conosciuto la direttrice in una visita al <Museo quando apprende che è stata uccisa e che il famoso libro è scomparso decide di indagare
per conto suo.Intanto vuole conoscere meglio il personaggio di Paolo Mascagni, per molti medico e scienziato, per altri un avventuriero e un millantato,
spesso in contrasto con le autorità politiche e religiose dell’epoca, fedele ( ma sarà vero ?)a Napoleone. Inoltre Guido è convinto che il mistero sulla morte
della direttrice(investita da una macchina) è legato alla scomparsa del Grande Libro.
Una storia abbastanza inedita, con incursione nel passato alla caccia di questo Paolo Mascagni, ma questo peregrinare tra Firenze e Siena, patria del Masca-
gni,porta alla scoperta di una Italia assolutamente affascinante, con i suoi colori, i suoi sapori, le sue tradizioni.
Una storia dei tanti personaggi, ma ognuno dei protagonisti principali è scolpito con grande cura, brevi tratti che ne delineano caratteri, vizi e virtù. Una
storia originale con alternarsi di presente e passato, il quale passato ci viene illustrato in forma originale,cioè attraverso le lettere,gli scritti che Guido
Alberti rintraccia visitando Musei, biblioteche, uffici comunali.
L’autore con prosa diretta , pur non lesinando le descrizioni, mette come punto centrale non soltanto l’omicidio legato al furto, ma fa assurgere al ruolo
di protagonisti il Mascagni e la sua opera, il primo Atlante anatomico a grandezza naturale, scritto tra il ‘700 e l’800. Un’opera monumentale la cui carat-
teristica principale erano le tavole anatomiche colorate di un uomo alto m.1,75.
E passando di museo in museo, studiando carte, lettere, libri, l’Alberti scopre e ci fa scoprire appunto il Mascagni e la sua opera.
Una indagine quindi storica e fortunata,quanto a quella più propriamente gialla ovviamente vi rimandiamo alla lettura. Una notazione interessante,
il romanzo è scritto seguendo il decorso delle varie giornate, e mai la polizia assume il ruolo di protagonista.
GIUSEPPE PREVITI