” CORPO MORTO A PARATIA” di PASQUALE SGRO’- MAURO PAGLIAI EDITORE
23 Agosto 2017“NORA UNA DONNA” di DANIELE CAMBIASO & RINO CASAZZA- ECLISSI EDITRICE
15 Settembre 2017Dario Corbo è un giornalista che noi conosciamo nel 2016: dopo anni e anni di successi e notorietà ora è caduto in disgrazia, non ha lavoro, la moglie lo ha lasciato, ha grossi problemi finanziari. Ma ecco che nel mentre sta ripercorrendo la sua vita si imbatte in una vecchia storia di ventitre anni prima.
La Versilia era stata sconvolta da un efferato omicidio di una giovane diciottenne in villeggiatura a Marina di Pietrasanta, improvvisamente scomparsa.
Era una ragazza modello, aveva appena terminato con esiti lusinghieri gli esami di maturità, ma la prima sera che esce di casa non vi rientra più. Verrà ritrovata seviziata e uccisa, in un dirupo sulle colline versiliesi.
Tante indagini, tante illazioni, alla fine verrà incolpata e condannata Nora Beckford, figlia di un famoso scultore inglese da anni stabilitosi in Toscana.
Sulla ragazza pesa un pessimo carattere, la sua è una vita dissoluta, fa uso di droghe, è molto gelosa. Dario Corbo al tempo era un giovane giornalista alle prime armi, era stato manifestatamente colpevolista, influenzando così anche l’opinione pubblica.
A venti anni di distanza viene incaricato di scrivere un libro che ritorni su quell’antica storia. Lui non è molto convinto di rimettere mano a quel lontano episodio che ha rovinato due ragazze, una purtroppo ha perso la vita, l’altra ha scontato 15 anni di carcere. Ma il compenso prospettatogli è molto allettante, ma in più fa la conoscenza con una magistrato di pochi scrupoli che lo spinge a accettare e gli consente l’accesso agli incartamenti del tempo, ma indicando anche l’esistenza di nuove prove. Ma quel che darà una svolta alla vicenda è l’incontro con Nora, uscita da poco dal carcere. Lui si mette alla ricerca di nuovi indizi, di storie e situazioni a suo tempo trascurate, e anche questo finisce per minare le sue certezze di un tempo.
Ma quel che più lo colpisce è il personaggio di Nora, un tipo singolare che vuole riabilitare la memoria del padre organizzando proprio in Versilia una
mostra in suo onore , a Pietrasanta, La giovane donna si rivela un soggetto indecifrabile, questo lo spinge a andare avanti pur se lei sembra non voler ri-
cordare quei giorni. Già, ma cosa è accaduto veramente ? E quali oscuri legami esistevano allora e sembrano esistere ancora oggi ? Il giornalista si sente
attratto da Nora, vuole la verità, costi quel che costi….
Giampaolo Simi è troppo avveduto e convincente scrittore per scadere nel banale e nel già visto. Con La ragazza sbagliata ci presenta un eccellente noir
dove ci racconta la vita sempre più fortunata e poi sempre più grama di un giornalista caduto in disgrazia, il versiliese Dario Corbo. Questi agli inizi di carrie-
ra si era occupato della scomparsa di Irene Calamai, una ragazza di 18 anni, trovata poi cadavere nelle alture che sovrastano le piane che portano al mare.
A Corbo, che a suo tempo fu un colpevolista, viene chiesto di scrivere un libro su quel caso che tanto aveva appassionato l’opinione pubblica nel 1993. A
23 anni di distanza l’intento sarebbe quello di far rifiorire tutto quel clamore, stavolta partendo però dall’assunto di dimostrare l’innocenza della presunta
assassina, l’allora ventenne Nora Beckford, che aveva scontato 15 anni di carcere per quel delitto.
Un caso apparentemente chiuso,un delitto per cui qualcuno ha pagato il conto, ma il giornalista non deve tanto pensare a salvare se stesso da un collasso
finanziario ormai prossimo, quanto ” salvare” la sua vita, la sua credibilità, la sua professionalità, la sua onorabilità difronte al figlio, riparando a certe pre-
sunzioni di gioventù e riscattandosi dagli errori di allora. Certamente c’è anche l’oocasione per riscoprire un tempo assai lontano in cui non c’erano i social,
i cellulari erano pochi, dove la scomparsa di una persona non generava allarme se non dopo un certo periodo. E’ senz’ altro difficile oggi immaginare la men-
talità degli anni ’60 e quindi anche riesaminare le cose con la mentalità di allora.
Simi conferma ancora una volta che non segue regole predeterminate, è la vita che con il suo evolversi segna i tempi e può portare anche a nuove possibilità
di riscrivere una sentenza e oltretutto si possono ribaltare anche tanti luoghi comuni, tanto che alla fine la supposta colpevole, la stessa magistrata che
sembra sovintendere a tutta la storia appaiono più simpatiche della vittima.
Bella anche l’immagine della Versilia considerata come una metafora della vita.Tutto bello e perfetto sul litorale, molto dura, sassosa, quasi ostile la Versilia
dell’interno, con le sue rocce, i suoi sentieri, i suoi boschi, i suoi abitanti, avidi, diffidenti,poco socievoli. Due mondi in cui si snoda la nostra vicenda.
L’autore è viareggino doc, conosce bene la sua terra e quindi sa bene come tirare le fila di questa storia e del resto già in Cosa resta di noi aveva ambien-
tato il suo noir in queste zone, allora era la Viareggio della stagione post-estiva a vedere una donna scomparsa nel nulla.
Ne La ragazza sbagliata abbiamo invece due giovani donne come protagoniste. Della giovane Irene sappiamo che è scomparsa nel nulla nell’estate del 1993
quando il giovane aspirante cronista Dario tenta di ricostruirne le ultime ore e anche la personalità. L’altra protagonista è Nora, figlia di una artista inglese
proprietario di una villa sulle Apuane:è stata giudicata colpevole della morte di Irene, ora tornata libera il suo pensiero è rendere un omaggio al padre nel
frattempo scomparso rendendogli onore e fama con una grande Mostra.
La notizia fa scalpore, riapre una vicenda con tutti i suoi risvolti morbosi, ma anche forse anche con dei lati non del tutto chiariti, tanto il colpevole ideale
c’era già. Torna da Roma anche il nostro Corbo, allora con i suoi articoli aveva contribuito a indicare la colpevole, assassina per gelosia era stato senten-
ziato. Ma adesso c’è un editore che invita Corbo a scrivere un libro su quella vicenda, ma un libro che ” riveda” tutto il fatto. Corbo accetta ma , e qui
la storia prende un’altra piega, l’impatto con la realtà di oggi non è indolore, e per di più sembrano aprirsi nuove prospettive.
Sbrigativamente potremmo parlare di un cold case riportato alla luce ma qui sta la forza del romanzo. Il nostro autore sembra interessato non tanto alla
soluzione del caso, quanto a ricostruire un’epoca, con le sue pulsioni, i suoi destini, i suoi silenzi, le sue tragedie. Non dimetichiamoci che è l’anno di Mani
pulite, delle bombe della mafia.
Corbo viveva allora in proivincia dove gli indirizzi sono fortemente limitati, ma è anche molto plausibile vedere nella morte di Irene il tragico epilogo di un
momento di gelosia, non era certo facile immaginarsi che dietro la scomparsa di Irene si potevano celare situazioni ben più criminose.
Si svolge una sorta di cavalcata tra monti e mari in una storia tragica che può anticipare tante verità, come del resto fa lo scrittore inserendovi i suoi perso-
naggi. Storie di tempi lontani, ma ora lo stesso protagonista finisce con l’ammettere che la posta in gioco era ben più alta.
E così oltre alla trama del noir Giampaolo Simi sviluppa il tema di una Versilia inquita, apparentemente dalle giornate sempre uguali, ma che poi tra spiagge
e monti finisce per rivelare un mondo assai variegato, come è del resto la vita al giorno di oggi.
Lode quindi a un romanzo e al suo autore che fortunatamente sfugge a ogni etichettatura, riuscendo sempre a costruire storie molto originali.
GIUSEPPE PREVITI